Molti sono i dati che sembrano confermare un aumento di interesse delle persone verso un’alimentazione sana, biologica e che pone maggiore attenzione alla provenienza del prodotto e alla sua eticità, soprattutto quando si ha a che fare con alimenti che mettono in gioco il trattamento degli animali.
Le uova, in questa categoria di prodotti, sono forse l’emblema più rappresentativo di tale mutata sensibilità, al di là dell’ultimo e grave scandalo del fipronil.
Le uova sono infatti già da molti anni al centro dell’attenzione di associazioni che tutelano i diritti degli animali per via delle condizioni insostenibili, inaccettabili e ripugnanti, in cui sono costrette a “vivere” le galline ovaiole negli allevamenti intensivi (avevamo affrontato nel dettaglio questo problema in un articolo di alcuni mesi fa: Uova di galline ovaiole allevate in gabbia: ecco come informarsi ed evitarne l’acquisto).
Alcuni passi avanti, grazie alle molte battaglie sostenute, sono stati fatti e se acquistate le uova nei supermercati almeno assicuratevi di acquistare quelle provenienti da allevamenti biologici. Come fare a riconoscerle?
Semplice, basta scegliere quelle che sul codice identificativo riportano come prima cifra il numero “0” (zero).
Se invece desiderate uova ancora migliori avete due alternative:
– approvvigionarvi direttamente presso un contadino di vostra fiducia che allevi “galline felici allo stato brado”, facendole razzolare libere in campagna in un ambiente incontaminato;
– diventare voi stessi prosumatori* e quindi, magari oltre all’orto familiare che già curate, realizzare anche un piccolo pollaio domestico con 2/3 galline ovaiole da tenere in giardino intorno casa per l’autoconsumo di uova.
Ed è proprio su questa seconda alternativa che si concentrerà il nostro articolo nel suo proseguo.
* (da “prosumer” -> Chi è allo stesso tempo produttore e consumatore di un bene.)
Allevamento domestico di galline ovaiole per l’autoconsumo di uova
Diventare consumatori delle proprie uova è forse più semplice di quello che solitamente si è portati a pensare. Una volta presa conoscenza del normativa comunale sulla possibilità e modalità di realizzare un proprio piccolo pollaio domestico anche in area urbana (esistono tantissimi pollai in legno da giardino veramente belli tra cui scegliere), si acquistano delle buone ovaiole presso allevatori, fiere avicole o amici che già le hanno, e il più è praticamente fatto.
Accudire quotidianamente le galline richiede un impegno minimo che ben presto, però, ve lo assicuriamo, si trasformerà un passatempo così bello e piacevole che non potrete più farne a meno, e scoprirete che animali fantastici, intelligenti e affettuosi che sono le galline…
Un mondo incredibile vi aspetta, al di là di poter preparare delle ottime ricette con uova per tutta la famiglia.
Dati e trend del 2017 sul consumo di uova e l’allevamento domestico di galline
Nell’ultimo Rapporto Coop da pochissimo pubblicato, viene evidenziato come nella grande produzione si stia assistendo ad una sorta di “sostituzione” tra i prodotti acquistati, con un trend nettamente favorevole per quelli maggiormente salutari.
Per quanto riguarda nello specifico le uova, viene segnalato un calo nelle vendite dell’8,2% per quelle provenienti da allevamenti in batteria e un incremento di ben il 15% per quelle provenienti da allevamenti biologici e a terra.
In un altro articolo, sempre uscito pochissimi giorni fa, si è fatto invece il punto sulle galline come “animali d’affezione o domestici” che, sebbene siano ancora lontane dallo scalfire il primato di cani e gatti, sia in Europa che in America che in Nuova Zelanda si sta assistendo ad un incremento vertiginoso del numero delle famiglie che le scelgono come “compagne di giardino” (e in vari casa addirittura di appartamento). basti pensare, qui da noi in Italia, ai casi più famosi e noti di Silvia Amodio e la gallina Nina e quello di Simo La Vegana e le sue galline (salvate dalla macellazione) o ancora alla vita domestica, in compagnia di cani e gatti, di Apollo il gallo.
Soprattutto se in famiglia ci sono dei bambini, sempre di più capita che “questi uccelli vengano chiamati per nome, tenuti in braccio e coccolati come cuccioli e sistemati nel cortile di casa o sul terrazzo.” (Nancy Luce fu la prima donna, nell’America del 1800, ad instaurare un rapporto affettivo di questo tipo con le proprie amate galline, cosa questa che le costò, a quel tempo, l’etichetta di “pazza”. Oggi la sua figura è stata invece totalmente recuperata e l’appellativo di “signora delle galline” le rende almeno un po’ di giustizia nella memoria.)
Se nel 2011, già in Francia, aveva destato curiosità un aumento del 50% delle vendite di avicoli, il Dipartimento dell’Agricoltura degli USA ha stimato che nel 2019 si assisterà, in America, ad un aumento del 400% dei pollai urbani e, come è risaputo, ciò che succede al di là dell’Oceano Atlantico entro pochi anni, nella stragrande maggioranza dei casi, si realizza anche qui da noi in Europa.
Quindi, da questi dati, sembrerebbe già essere in atto una tendenza nella società contemporanea (anche e soprattutto tra i più giovani, come emerge da alcune indagini eseguite da associazioni di categoria) verso un’attenzione sempre più crescente nei confronti dell’allevamento domestico delle galline e dell’autoconsumo di uova.
Le galline saranno i nuovi cani?
Concludiamo con un interrogativo che in realtà è il titolo di alcuni articoli che soprattutto negli ultimi mesi abbiamo visto campeggiare su siti web e blog americani a tema avicolo: are chickens the new dog?
Sicuramente, come abbiamo visto, le galline, anche grazie soprattutto a internet e ai social media, si sono oramai affrancate dall’immagine stereotipata di animali da campagna stupidi e insensibili. Sul web (e dunque nel mondo) abbondano video e immagini di galline come esseri intelligenti, affettivi, che amano chi le accudisce e che sono in grado di stabilire rapporti di amicizia con cani e gatti, anche giocando insieme a loro (non perdetevi in tal senso i nostri video divertenti in cui galline e altri animali sono incredibili protagoniste si scenette tanto buffe quanto tenere ed emozionanti).
Anche molte star del cinema, dichiarando il loro amore per le galline, hanno contribuito affinché i media ne parlassero, e dunque a portare l’attenzione del grande pubblico verso questi animali che hanno cominciato quindi ad essere presenti in modo trasversale “dalle stalle alle stelle”! 🙂
Auguriamo a tutti di allevare galline felici e di godere delle loro ottime uova fresche!