Le uova sode. Inauguriamo questa nostra sezione del sito dedicata alla ricette con uova (ovviamente fresche, deposte dalle galline ovaiole del nostro piccolo pollaio domestico) con la più classica (e semplice?) delle preparazioni: le uova sode (insieme forse all’uovo in camicia, alle uova strapazzate, all’uovo alla coque e alla frittata)
Anche nel modo di parlare comune (almeno dalle nostre parti), quando non si sa bene cosa mangiare o si ha ancora fame dopo un primo piatto, non c’è mamma o nonna a cui non scappi detta la fatidica esclamazione: “Un ovino sodo lo vuoi?”.
In estrema sintesi l’uovo sodo (o uovo bollito) deve essere tenuto 9 minuti in acqua in ebollizione in modo che albume e tuorlo si coagulino.
Insomma, niente di più comune e apparentemente semplice da preparare. Ma è proprio così?
Vediamo quindi insieme come preparare delle uova sode perfette davvero degne di tal nome, quanto cuocerle, e qualche piccolo consiglio su come sbucciarle facilmente senza romperle e su come gustarle al meglio scegliendo il giusto condimento.
Le uova sode, in termini di tecnica culinaria, rappresentano una delle 3 possibili ricette date dal trattamento termico (bollitura) dell’uovo intero (guscio compreso).
Oltre alle uova sode, appartengono a questa categoria di “uovo intero bollito” anche l’uovo alla coque e l’uovo barzotto; queste tre modalità di cottura si distinguono sostanzialmente per i tempi di bollitura.
Periodo dell’anno consigliato:
Questa ricetta è “senza tempo”; possiamo godere delle nostre uova sode in qualsiasi periodo dell’anno (tranne che nei periodi di pausa di deposizione delle nostre galline).
Difficoltà:
Facile (ma insidiosa).
Ingredienti e preparazione
Iniziamo quindi così come di consueto la preparazione, controllando in primo luogo di avere nel paniere il numero sufficiente di uova e procediamo poi a scorrere tutta la lista degli ingredienti (in tal caso molto pochi davvero).
Ingredienti per 2 persone:
– 4 uova “del nostro paniere”
– qb acqua
Procediamo a cuocere le nostre uova sode con la tecnica “a caldo”.
Poniamo un pentolino pieno d’acqua sulla fiamma e dal momento in cui l’acqua inizia a bollire immergiamo le uova e calcoliamo circa 8-10 minuti di cottura (i minuti variano in funzione delle dimensioni delle uova: 8 minuti per uova di piccola dimensione, 9 per uova standard di media dimensione, ovvero quelle classiche da 55 grammi, e infine 10 minuti per uova di grande dimensione).
Allo scadere del tempo previsto svuotiamo e riempiamo di acqua freddissima il recipiente, fino a quando avremo raffreddato le uova e potremo così toccarle e sbucciarle senza scottarci.
Per raffreddarle più velocemente (pare che il cambio repentino di temperatura esterna sia uno dei trucchi per rendere poi più semplice la successiva fase di sgusciatura) è anche possibile immergere le uova sode in acqua fredda in cui siano stati immersi anche molti cubetti di ghiaccio.
Appena raffreddate, le uova sode vanno sbucciate in modo tale che il guscio e la pellicola si distacchino dall’uovo con facilità.
Questo è il metodo proposto anche dallo chef Gualtiero Marchesi e consiste nel mettere le nostre uova immerse in acqua fredda e lasciarle sulla fiamma fino a quando non si raggiunge la forte ebollizione (in questo preciso istante avremmo le uova alla coque).
A questo punto si spegne il fuoco e si attendono circa 15 minuti, dando dunque tempo alle uova di cuocere dolcemente a temperatura inferiore.
Trascorsi i 15 minuti le mettiamo in acqua fredda con ghiaccio e le nostre uova sode sono perfette e pronte per essere gustate.
Sia nella ricetta delle uova sode “a caldo” che in quella “a freddo” è importante evitare il rischio di cuocere troppo l’uovo, facendo ossidare il tuorlo (che virerà su un colore verdastro) e rendendolo così meno digeribile e leggero (ossidazione che avviane anche nel caso di cottura perfetta ma di successiva lunga attesa prima di consumarle; per questo motivo le uova sode non sono fatte per essere conservate a lungo, ma bensì per essere gustate appena fatte).
Da un punto di vista nutritivo si ha solo una piccolissima perdita di ferro e la patina verdastra non è affatto velenosa e non causa alcun problema di salute: la miglior cosa è prevenirla con una cottura perfetta dell’uovo.
Se proprio, però, avete necessità di conservare le uova sode, allora la cosa migliore da fare, una volta freddate, è di lasciare il guscio, avvolgerle in uno scottex umido, metterle dentro un contenitore di vetro e riporle in frigorifero.
In questo modo resteranno assolutamente commestibili per circa 5 giorni, nonostante il tuorlo, come detto, diventerà di colore verdastro, esteticamente poco presentabile in tavola (ovvero, vi sconsigliamo di proporle a degli ospiti).
A questo argomento abbiamo dedicato un apposito articolo: Come sgusciare un uovo sodo: 5 tecniche per farlo bene in pochi secondi.
Per comodità vi riportiamo qui i trucchi più utilizzati e efficaci per sgusciare un uovo sodo appena cotto senza rovinarlo:
Per gustare al meglio il sapore delle uova sode potrebbero bastare anche soltanto sale e olio extra-vergine di oliva del contadino ma, a seconda dei gusti, anche l’aggiunta di condimenti quali pepe, origano, o qualche erbetta aromatica fresca (timo, prezzemolo, basilico, dragoncello, …sempre del nostro orto!) finemente tagliuzzata, potrebbe impreziosire questo piatto semplice, essenziale e molto nutriente.
Essendo un alimento molto proteico è ideale abbinare a delle uova sode delle verdure fresche di stagione, ma anche della frutta (ad esempio insalata di avocado mela e noci, oppure insalata di finocchi e arancia).
Altro matrimonio perfetto è quello tra uova sode e maionese, meglio se una maionese fatta in casa. Se le uova sode vengono farcite allora prendono il nome di uova mimosa (o uova ripiene) e possono essere preparate in tante gustose varianti, come mostra il video seguente.
Considerate che 100 grammi di uovo sodo (ovvero l’equivalente di due uova) donano al nostro organismo 155 calorie.
Sottolineando ancora una volta che l’uovo è un vero super-alimento preziosissimo per la nostra salute (e non fa affatto male al colesterolo, come tutti gli studi più recenti in fatto di alimentazione dimostrano), ecco la tabella riepilogativa completa delle sue proprietà nutrizionali, tra cui anche grassi, carboidrati, vitamine e proteine:
Molti vip e star di Hollywood allevano galline e alcuni di loro ci vanno proprio “matti” e le amano davvero molto. Drew Barrymore è una di queste e sul suo profilo Instagram ha postato la foto di un uovo sodo cotto alla perfezione, “senza l’utilizzo della fiamma”; infatti l’attrice ha detto di aver immerso l’uovo nell’acqua calda solo dopo aver spento la fiamma e di avercelo tenuto per 15 minuti esatti. Quindi un metodo che si rifà a quello descritto poco sopra dell’uovo sodo “a freddo”, ma ancora più “estremo”, in quanto l’uovo non “sente” mai l’acqua bollente a 100°.
Secondo quanto da lei sostenuto questa tecnica sarebbe assolutamente la migliore per ottenere delle uova sode perfette.
Su alcuni siti americani abbiamo trovato delle tabelle alimentari relative alla “dieta delle uova sode” (boiled eggs), che può essere assimilabile a quella che da noi è nota come dieta dell’uovo. Basta sostituire, volendo, le uova sode con uova cucinate in altra maniera.
Trovate la tabella qui sotto, ma è soltanto un possibile esempio indicativo generico che poi ognuno dovrà adattare alla propria persona, consultando prima il proprio medico o un esperto in alimentazione.
Interessato a realizzare sane e genuine ricette con le uova del tuo pollaio?
A parte tutte le idee sfiziose (e anche a volte insolite) che vi suggeriamo ogni settimana, queste a seguire sono le preparazioni con le uova più famose e cliccate sul web.
A voi la sfida di confrontarvi con ognuna di loro, facendo attenzione che per raggiungere la perfezione, anche quella in apparenza più semplice può in realtà nascondere diverse insidie:
Quando vanterete ottimi risultati in ognuna di queste 12 TOP ricette con le uova (che vanno dal primo al secondo, per finire con il dolce), potrete davvero definirvi degli Egg Chef stellati, in grado di servire un intero pranzo (o cena) a base di uova, un vero superfood che ci accompagna in tavola da migliaia di anni.
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Ciao ragazzi, vi seguo sempre con passione, anche proprio per le ricette che fate, mi piacciono tantissimo tutte le curiosità che scrivete e la storia… bello cucinarle sapendo tutte queste cose! :)
Vi scrivo perché oggi l'ho letta io una curiosità sulle uova sode e volevo dirvela, visto che nell'articolo non c'è: lo sapevate che nelle locande (soprattutto al sud) l'oste metteva sempre una cesta di uova sode da far mangiare agli "ubriaconi" per fargli passare un po' la sbornia? Dice usi anche in America, anche se lì le fanno sotto salamoia! Spero di avervi dato una curiosità che non sapevate! Attendo la vostra prossima ricetta, ciao!!
Ciao Fabio, ma grazie!!! Siamo contenti di trovare qualcuno che ogni tanto ci elogia anche per le ricette con le uova che proponiamo! :) Adesso cominciano ad essercene un bel po', e da ogni parte del mondo... E le prossime non saranno da meno!
Per quanto riguarda questa cosa delle uova sode nelle locande non la sapevamo... fortissimo, grazie! Sarebbe bello che queste nostre tradizioni non morissero mai...
Per l'America, con le uova sode in salamoia, ci hai fatto venire in mente i Simpson... ahah! Se li segui, hai presente la taverna di Boe dove Homer va tutte le sere a bere? Sul bancone, in effetti, c'è sempre un barattolone di vetro con delle uova (marce!!) sotto un qualche liquido... quelle altro che farti passare la sbornia!!! :) Un salutone!!!