Insieme alla frittata e alle crêpes, l’omelette è una delle ricette con uova più semplici e veloci da realizzare, sia per una colazione nutriente che per uno spuntino pomeridiano, oppure come piatto unico per pranzo o cena.
Molto spesso viene fatta un po’ di confusione tra omelette, frittate e crêpes, quasi come fossero la stessa cosa; ma non lo sono affatto, e sarebbe bene sapere esattamente in che cosa si differenziano.
A volte, mentre prepariamo una ricetta, capita di farsi “rapire” dagli ingredienti e dai profumi, in sogni ad occhi aperti sui luoghi dove il piatto ha avuto origine… E per quanto riguarda le omelette, sicuramente la nostra fantasia non avrà difficoltà a condurci tra i tavolini di un elegante caffè parigino, per una colazione da divorare prima con gli occhi e poi con il palato, con, in sottofondo, qualche allegra canzone francese degli anni ’30.
L’omelette (talvolta italianizzata in “omeletta”) è una ricetta di origini francesi che pare risalire addirittura al 1300.
La preparazione, a base di uova sbattute e cotte con burro e poi ripiegata a libro, non ha subito grossi cambiamenti da come era realizzata in origine.
Sull’etimologia della parola omelette, due sono le teorie che vanno per la maggiore:
Per quanto riguarda l’omelette dolce, essa potrebbe anche essere di origini ancora più antiche rispetto a quella salata, infatti potrebbe far pensare all’ “ova mellita” descritta da Apicio e preparata dai romani proprio con uova sbattute e miele (e cotta poi nel forno).
Come abbiamo già visto per altre nostre ricette con uova (da quelle più semplici e conosciute come l’uovo sodo, l’uovo in camicia o le uova strapazzate, a quelle più complesse dei grandi Chef come l’uovo fritto di Carlo Cracco), per realizzare gustose omelette fatte in casa gli ingredienti sono pochissimi e determinante è seguire la giusta tecnica di preparazione.
Un uovo di qualità è sicuramente l’ingrediente base per ogni omelette che si rispetti; è l’uovo che ne caratterizza il sapore e la consistenza.
Poter realizzare squisite omelette con le uova del proprio piccolo pollaio domestico è certamente una grande soddisfazione.
Nelle omelette si utilizza l’uovo completo, sia tuorlo che albume: indicativamente con 2 uova avremo un’omelette per uno spuntino sostanzioso, mentre con 3 uova un’omelette per un pasto completo.
Difficoltà:
Molto facile.
Per la farcitura salata:
Per la farcitura dolce:
Per la base:
La caratteristica più importante della preparazione dell’omelette è tutta legata alla sua tecnica di cottura, che prevede la cottura da un solo lato e la piegatura a metà con ingredienti di farcitura al suo interno.
E’ quindi determinante, per prima cosa, preparare la farcitura e poi lasciarla da parte fino a quando non avremo preparato la base pronta ad essere piegata e richiusa su se stessa.
Procediamo quindi prima a definire la preparazione della farcitura e di seguito della base.
Sia nelle omelette salate che in quelle dolci, la farcitura non è altro che l’assemblaggio di ingredienti brevemente rosolati, stufati o caramellati, da unire eventualmente ad altri ingredienti crudi e/o ad alcune spezie:
Sbattete leggermente le uova in una ciotola con una forchetta (per non far incorporare troppa aria al composto) aggiungendo un pizzico di sale (anche nelle versioni dolci).
Scaldate una padella (meglio in ferro) e una volta calda imburratene tutta la superficie interna, facendo sciogliere velocemente la noce di burro.
Versate l’uovo sbattuto e cuocete finché il composto non comincia a rapprendersi sul fondo. Con una spatola (non in metallo) create delle piccole aperture per far scendere l’uovo sbattuto in superficie a contatto con il fondo; continuare a far rapprendere l’uovo fino a quando rimarrà soltanto poco composto non ancora rappreso.
E’ determinante riuscire a valutare il giusto grado di cottura del composto prima di ripiegarlo e farcirlo; in generale l’omelette non deve essere troppo secca, ma deve avere una cottura uniforme, con la parte interna morbida e cremosa (baveuse).
Raggiunta la cottura desiderata, disponete la farcitura preparata su una metà del composto e procedete poi a ripiegare l’altra metà chiudendola a libro.
Fate scivolare l’omelette sul piatto ed eventualmente guarnite anche sopra con parte della farcitura avanzata.
Le omelette sono ottime servite calde, ma si possono conservare in frigorifero anche per 3/4 giorni, oppure nel freezer, avvolte con pellicola o in appositi contenitori.
Praticamente le omelette si possono realizzare dando spazio alla propria fantasia senza alcun limite; di seguito riportiamo alcuni abbinamenti fra i più classici:
Infine, un paio di video sulla preparazione delle omelette, in versione salata e dolce.
E voi come preparate le vostre omelette? Le preferite dolci o salate? Raccontateci nei commenti qui sotto la vostra personale ricetta!
Interessato a realizzare sane e genuine ricette con le uova del tuo pollaio?
A parte tutte le idee sfiziose (e anche a volte insolite) che vi suggeriamo ogni settimana, queste a seguire sono le preparazioni con le uova più famose e cliccate sul web.
A voi la sfida di confrontarvi con ognuna di loro, facendo attenzione che per raggiungere la perfezione, anche quella in apparenza più semplice può in realtà nascondere diverse insidie:
Quando vanterete ottimi risultati in ognuna di queste 12 TOP ricette con le uova (che vanno dal primo al secondo, per finire con il dolce), potrete davvero definirvi degli Egg Chef stellati, in grado di servire un intero pranzo (o cena) a base di uova, un vero superfood che ci accompagna in tavola da migliaia di anni.
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