La Crème brûlée, così come la crema catalana, sono entrambe “ricette parenti” del Crème Caramel; sono tutte creme a base di uovo (ingrediente essenziale), ma con piccole differenze l’una dall’altra che le rendono ognuna particolare; per l’esattezza:
La principale caratteristica, sia nella Crème brûlée che nella Crema Catalana, è lo zucchero superficiale, aggiunto da ultimo e poi caramellato (bruciato) con strumenti e tecniche varie:
La soddisfazione più grande dello “chef prosumatore” moderno? Realizzare con le proprie mani una ricetta così antica utilizzando le uova fresche e genuine deposte dalle galline del proprio piccolo pollaio domestico.
La Crème brûlée, letteralmente “crema bruciata”, è una ricetta di origini francesi che risulta addirittura risalire, quantomeno, alla fine del 1600; infatti se ne trova evidenza nel libro di ricette del 1691 “Nouveau cuisinier royal et bourgeois” del cuoco François Massialot.
Inghilterra e Spagna (Catalogna) competono però per per vedersi attribuire le origini della ricetta predecessora della Crème brûlée francese:
Massialot, cuoco anche per Monsieur Philippe Duca d’Orleans, nel suo libro non cataloga la Crème brûlée tra i dessert, ma la menziona nella prima parte del libro, in cui descrive i menù per un anno intero. Qui la crème brûlée appare in Maggio e in Agosto come un antipasto, mentre in Aprile è un entremêt (sorta di contorno) per un pasto semplice, insieme con animelle, foie gras, asparagi e ancora pane ripieno di prosciutto.
Ecco di seguito la ricetta originale del 1721 del libro “Nouveau cuisinier royal et bourgeois” di Massialot (da far presente che qui compare anche un pizzico di farina e la cottura non è a bagnomaria):
“Il faut prendre quatre ou cinq jaunes d’oeufs, selon la grandeur de vôtre plat ou assiette. Vous les délaierez bien dans une casserole, avec bonne pincée de farine; & peu à peu vous y verserez du lait, environ une chopine. Il y faut mettre un peu de canelle en bâton, & de l’écorce de citron verd haché, & d’autre confit. On y peut aussi hacher de l’écorce d’orange comme celle de citron; & alors on l’apelle Crème brûlée à l’Orange. Pour la faire plus délicate, on y peut mêler des pistaches pilées, ou des amandes, avec une goutte d’eau de fleur d’orange. Il faut aller sur le fourneau allumé, & là toûjours remuer, prenant garde que vôtre Crême ne s’attache pas au fond. Quand elle sera bien cuite, mettez un plat ou une assiette sur un fourneau allumé; & aiant versé la Crême dedans, faites-la cuire encore, jusqu’`a ce que vous voiez qu’elle s’attache au bord du plat. Alors il la faut tirer en arriere, & la bien sucrer par-dessus, outre le sucre que l’on y met dedans: on prend la pêle du feu, bien rouge; & du même-tems on en brûle la Crême, afin qu’elle prenne une belle couleur d’or.”
ovvero:
“Prendi quattro o cinque tuorli, a seconda delle dimensioni della terrina (o terrine). Mescola bene in una casseruola, con un buon pizzico di farina; a poco a poco versa il latte (circa 4,5 decilitri). Devi mettere un po’ di cannella in polvere, un pò di scorza di lime e di altri frutti canditi. Può anche essere usata la buccia d’arancia al posto del lime; in tal caso la chiameremo Crème brûlée à l’Orange. Per renderla più delicata, possiamo unire pistacchi (o mandorle), sbucciati e pestati nel mortaio fino a farne una pasta, uniti con una goccia d’acqua di fiori d’arancio. È necessario cuocere su un fornello mescolando continuamente, sempre facendo attenzione che la crema non si attacchi al fondo. Quando la crema è ben cotta, mettila in una terrina in forno e falla cuocere fino a quando non vedi che si attacca al bordo della terrina. A questo punto cospargi bene di zucchero la superficie e utilizza la pêle du feu incandescente per bruciare lo zucchero fino ad ottenere un bel colore dorato.”
Per realizzare un ottima Crème brûlée fatta in casa gli ingredienti sono pochissimi e determinante è seguire la giusta tecnica di preparazione; è una tra le ricette più diffuse (anche nei ristoranti) e per questo più rivisitate in diverse varianti.
La nostra ricetta (testata) è quella che riteniamo possa garantire una grande soddisfazione anche in termini di rispetto della tradizionale ricetta dello chef cusinier Massialot.
Periodo dell’anno consigliato:
Questa ricetta è “senza tempo”; possiamo godere della Crème brûlée in qualsiasi periodo dell’anno (tranne che nei periodi di pausa di deposizione delle uova da parte delle nostre galline). Non ci sono infatti altri ingredienti stagionali.
Difficoltà:
Media.
Ingredienti e preparazione
Iniziamo quindi così come di consueto la preparazione della nostra ricetta, controllando in primo luogo di avere nel paniere il numero sufficiente di uova e procediamo poi a scorrere tutta la lista degli ingredienti.
In questa ricetta è previsto l’utilizzo di soli tuorli e quindi potrete utilizzare gli albumi rimanenti per realizzare altre ricette con uova, come ad esempio una semplice frittata di soli albumi o delle ottime meringhe, nonché (per esagerare) una splendida Torta Pavlova.
INGREDIENTI per 6 persone:
Preriscaldate il forno a 180-190°C.
Scaldate la panna e il latte in una casseruola con i semi di vaniglia raschiati dal baccello e con il baccello stesso.
Nel frattempo, sbattete un poco i tuorli con lo zucchero.
Appena il composto a base di latte e panna prende il bollore, versatelo sul composto di tuorli e zucchero, mescolando continuamente con la frusta. Filtrate il composto e suddividetelo in piccoli stampini da forno.
Cuocete in forno a bagnomaria per circa 30/40 minuti circa, prestando attenzione a immergere gli stampini in acqua fino a metà della loro altezza; a fine cottura le creme devono essere rapprese, ma ancora leggermente tremolanti. Togliete gli stampini dal bagnomaria e lasciate raffreddare la crema. Poi lasciateli riposare in frigorifero.
Al momento di servire estraete dal frigorifero, spolverate la superficie con lo zucchero di canna e fatelo caramellare utilizzando apposito bruciatore/cannello (strumento più diffuso) o, in alternativa, il ferro caramellizzatore (consigliato quello elettrico, ma molto costoso e per utilizzi professionali).
Altra possibilità, laddove si voglia conferire anche alla nostra Crème brûlée un leggero aroma liquoroso, è distribuire un cucchiaio di liquore dolce (quale il Cointreau o Grand Marnier) sopra allo zucchero e poi accedere la fiamma per fare un flambé.
Ulteriore alternativa è l’utilizzo del grill del forno ad alta temperatura (la più alta disponibile), ma in tal caso anche il composto verrà scaldato.
La crème brûlée deve essere servita il più rapidamente possibile, perché lo strato duro di zucchero caramellato tornerà morbido non appena avrà assorbito l’umidità dalla crema sottostante. E la cosa più attraente e gustosa di questa ricetta è proprio il contrasto tra lo strato di zucchero croccante e duro (caldo) e la morbida crema pasticcera (fredda).
Il Massialot serviva la crème brûlée con biscotti croccanti, oppure biscotti di pasta sfoglia o meringhe.
Sempre nel rispetto della ricetta originale di Massialot, potreste realizzare una Crème brûlée apportando alcune piccole varianti:
Per gli amanti degli “effetti speciali”, laddove disponiate di arance biologiche non trattate, potreste anche cimentarvi nell’utilizzo di calotte di buccia d’arancia da posizionare negli stampini da forno per una Crème brûlée à l’Orange anche nell’impiattamento.
Interessato a realizzare sane e genuine ricette con le uova del tuo pollaio?
A parte tutte le idee sfiziose (e anche a volte insolite) che vi suggeriamo ogni settimana, queste a seguire sono le preparazioni con le uova più famose e cliccate sul web.
A voi la sfida di confrontarvi con ognuna di loro, facendo attenzione che per raggiungere la perfezione, anche quella in apparenza più semplice può in realtà nascondere diverse insidie:
Quando vanterete ottimi risultati in ognuna di queste 12 TOP ricette con le uova (che vanno dal primo al secondo, per finire con il dolce), potrete davvero definirvi degli Egg Chef stellati, in grado di servire un intero pranzo (o cena) a base di uova, un vero superfood che ci accompagna in tavola da migliaia di anni.
Finalmente tornano i Campionati Italiani di Avicoltura! Un evento che, prima del Covid e di…
Pollai per Galline: scegli subito tra i più venduti Qui sotto trovi subito una selezione…
La settimana scorsa abbiamo parlato delle galline ovaiole, razze molto richieste in quanto, chi decide…
I pulcini, che per definizione sono i piccoli di gallina appena nati, ovvero usciti dall'uovo,…
EVENTO ANNULLATO! Scopri qui: Campionati Italiani di Avicoltura 2023 - 9 e 10 Dicembre a…
Le migliori galline ovaiole sono quelle che riescono ad assicurare all'allevatore la deposizione di uova…
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.