Le razze avicole spagnole più note sono la Spagnola faccia bianca e la Minorca (nota anche come “Spagnola faccia rossa”); insieme alle galline autoctone italiane rappresentano le così dette razze mediterranee.
Nella Spagnola faccia bianca la tipica colorazione bianca dell’orecchione (comune ad esempio alla Livorno, alla Valdarno, all’Ancona e alla Siciliana) è risalita anche a ricoprire la faccia e questa “anomalia” è poi diventata elemento di gran pregio, oggetto di attenta selezione da parte degli allevatori fin dall’Ottocento.
L’orecchione, inoltre, ha la caratteristica di essere particolarmente sviluppato, e addirittura superare per dimensione e lunghezza il bargiglio.
Questa caratteristica peculiare, rafforzata dallo splendido contrasto con il nero intenso dai riflessi verdi del piumaggio e il color ardesia dei tarsi, è proprio quella che ne origina il nome.
Il Dott. Elio Corti, nella sua opera omnia Summagallicana, definisce così la “faccia” della Spagnola faccia bianca: “guance bianche d’un bianco matto, farinoso e dagli orecchioni lunghissimi e bianchi egualmente”. […] Le guance bianche danno un aspetto particolare all’animale, si direbbe d’avere davanti a sé il valoroso hidalgo dell’immortale Cervantes, Don Chisciotte, dalle guance smunte e dall’occhio fiero.”
La Minorca, dal canto suo, assomiglia perfettamente alla Spagnola faccia bianca e ne differisce soltanto nella colorazione rossa delle guance.
Spagnola faccia bianca, una razza molto rara
L’origine di questa razza non è assolutamente certa. Quel che è certo, è che oggi è considerata come una razza antica spagnola autoctona.
La prima notazione storica risale all’epoca romana, quando Giulio Cesare, nei suoi resoconti sulla conquista della Spagna, descrisse un gallo particolarmente nero con grandi pettini rossi, facce bianche e una corporatura arrogante.
Secondo Lewis Wright potrebbe essere arrivata in Spagna dall’Inghilterra durante il Regno di Filippo II (dato che ne è attestata la presenza in Inghilterra già in registrazioni britanniche del 1572 e poi in documenti del 1816, dato che il commercio del tempo tra Inghilterra e Spagna era particolarmente attivo); secondo altre fonti la “carablanca” è arrivata in Spagna dai Paesi Bassi, allora dominati dagli spagnoli.
E’ poi stata ammessa alla American Poultry Association nel 1874.
Per capirne la storia, e apprezzare dunque quanto questa razza sia rara, possiamo fare riferimento alle informazioni fornite da France Bassom nel suo libro Galline: Cura e Razze – Guida pratica all’allevamento:
“Le illustrazioni del 1801 della Spagnola non mostrano la faccia bianca, tuttavia la descrizione fa specificatamente menzione degli orecchioni bianchi. In seguito, in ‘The Mirror of Literature, Amusement and Instruction’, nel 1833, troviamo un accenno agli: ‘eleganti uccelli spagnoli neri come mai visti prima e con creste grandi come bistecche e orecchioni bianchi come federe’. La Spagnola è stata certamente una delle razze più popolari delle prime esposizioni dal 1850 circa in poi, con gli allevatori che cercavano di superarsi esibendo la faccia più bianca. Come per molte altre razze, la sua popolarità è diminuita e, attorno agli anni Venti, la Spagnola era quasi estinta. Fortunatamente è stata riportata in vita negli anni Settanta a partire dagli esemplari rimasti grazie al lavoro di appassionati di razze rare.”
La Spagnola faccia bianca dalla Spagna arrivò poi nei Caraibi, e da lì al resto dell’America. In Sud America questa razza è diventata popolare durante il periodo coloniale, i cui esemplari erano conosciuti come gli “uccelli di Siviglia” (“Las aves de Sevilla”) o anche “polli pagliaccio” (“pollos payaso”).
Sfortunatamente, nel XX° secolo, in parte a causa del declino degli allevamenti su piccola scala (sostituiti da agricoltura e allevamenti industriali intensivi), la diffusione della spagnola faccia bianca diminuì significativamente, e questa razza avicola divenne estremamente rara.
Come sembra accadere in molti casi, la caratteristica che distingue è ciò che poi, purtroppo, ne segna anche la rovina. Gli allevatori, concentrati solo sul miglioramento delle dimensioni e del colore dei lobi bianchi, finiscono per trascurare molti altri aspetti, e soprattutto il più importante, ovvero la resistenza della razza (i pulcini stessi sono infatti molto delicati).
Oggi, questa razza, è difficile da trovare in Spagna, e nonostante il fatto che fosse molto popolare negli Stati Uniti meridionali, la “Livestock Conservancy” oggi elenca la Spagnola faccia bianca in uno stato conservativo “critico”. Sfortunatamente, quindi, la futura sopravvivenza di questa particolare razza avicola è attualmente incerta.
Spagnola faccia bianca: carattere e peculiarità
Come tutte le razze spagnole, la Spagnola faccia bianca è molto vivace e quindi ama trascorrere la maggior parte del tempo a razzolare dappertutto in cerca di cibo.
E’ una discreta ovaiola, e depone uova a guscio bianco di grosse dimensioni (anche se risulta che le selezioni effettuate a scopo ornamentale le abbiano fatto un po’ perdere questa caratteristica).
Come tipico delle razze ruspanti, la gallina Spagnola faccia bianca non è una buona chioccia, e quindi non ha propensione alla cova. Indicativamente, il numero di uova deposte è di circa 180 uova/anno.
C’è inoltre da aggiungere che è molto difficile ottenere una faccia bianca e allungata totalmente priva del pigmento rosso. In tal senso possiamo dire che è una razza rara e indicata soprattutto per allevatori esperti (se si vuole fare selezione).
In particolar modo la Spagnola faccia bianca è unna gallina molto delicata, in quanto soggetta a vesciche e sensibile agli agenti esterni, quali ad esempio il freddo (per cui deve essere fornita una protezione sulla faccia in caso di gelo intenso).
La faccia bianca diventerà più estesa e bella con l’età; indicativamente impiega un anno intero per raggiungere la piena maturità di sviluppo.
Maurizio Tona e la razza Spagnola faccia bianca
Maurizio Tona è un noto allevatore brianzolo molto conosciuto nel panorama avicolo italiano ed europeo e che qui sul nostro sito abbiamo già imparato a conoscere abbastanza bene nell’articolo che riguarda la razza nana Mericanel della Brianza, oggi esistente grazie a lui (ha pubblicato anche un bellissimo libro in cui racconta tutta la sua intrecciandola alla ricerca e alla riscoperta di tale razza avicola).
Anche per quanto riguarda la razza Spagnola faccia bianca, Maurizio Tona è un vero precursore, in quanto è stato il primo ad importarla e ad allevarla in Italia, con campioni di razza che ogni anno presenziano ai Campionati Italiani.
Maurizio Tona sarà presente, con i suoi esemplari, anche al XVI° Campionato Italiano di Avicoltura che si svolgerà a Carrara nei giorni 14 e 15 Dicembre 2019. Ecco a seguire alcune foto relative al suo allevamento di razza Spagnola faccia bianca.
Spagnola faccia bianca: lo standard FIAV della razza
La Spagnola faccia bianca è una razza avicola di origine spagnola presente anche nello standard italiano FIAV. Lo standard riconosce anche la razza nana (miniaturizzata).
Sono di seguito riportate tutte le specifiche e le caratteristiche così come risultano nella scheda FIAV disponibile per tutte le razze presenti nello standard:
I – GENERALITÀ
Origine incerta, si presume sia stata selezionata da polli comuni spagnoli neri.
Uovo Peso minimo g. 50
Uovo Colore del guscio: bianco.
Anello Gallo : 20
Anello Gallina : 18
II – TIPOLOGIA ED INDIRIZZI PER LA SELEZIONE
Pollo elegante, ma nondimeno possente, di taglia media, portamento ben rilevato, faccia completamente bianca.
III – STANDARD
Aspetto generale e caratteristiche della razza
1- FORMA
Tronco: cilindrico; allungato; leggermente inclinato verso il dietro.
Testa: lunga con cranio largo.
Becco: di lunghezza media. Possente; color corno scuro; con l’età potrebbe assumere una colorazione grigio-blu.
Occhi: grandi e rosso scuro.
Cresta: semplice di media grandezza con denti non troppo profondi e ben dritta. Nella gallina è dritta nella parte anteriore e ricade su un lato nella parte posteriore senza nascondere l’occhio; una cresta dritta nella gallina è tollerata.
Bargigli: rossi, lunghi e larghi; le parti interne superiori sono spruzzati di bianco e racchiudono la gola anch’essa bianca.
Faccia e orecchioni: partendo dalla cresta e dall’attaccatura del becco le parti si uniscono in una maschera bianco puro che discende, nei due sessi fino ai due terzi o tre quarti della lunghezza dei bargigli. La superficie deve essere il più liscia possibile, senza pieghe né pennette. Occhi contornati di bianco. I soggetti giovani di valore hanno una faccia con lieve velatura bluastra che diventerà bianca con l’età. Nella gallina la faccia bianca è meno lunga in genere non oltrepassa i bargigli.
Collo: abbastanza lungo; un po’ ricurvo verso il dietro; mantellina piena.
Spalle: larghe e arrotondate.
Dorso: largo; mediamente lungo, più lungo nella gallina; visivamente più corto a causa dell’abbondanza della mantellina. Groppa con abbondanti lanceolate.
Ali: lunghe; ben chiuse e ben serrate al corpo.
Coda: ben chiusa e portata un po’ rilevata; falciformi di larghezza e lunghezza media. Nella gallina portata stretta e ben chiusa.
Petto: non troppo largo; ben sagomato; portato alto.
Zampe: gambe abbastanza lunghe un po’ divaricate; piumaggio corto. Tarsi lunghi, fini e arrotondati; color ardesia scuro che diverranno grigio-blu con l’età. Dita di media lunghezza; ben distese.
Ventre: il più largo possibile e ben piatto nella sua lunghezza; nella gallina largo e profondo.
2 – PESI
GALLO : Kg. 2,5 – 3,0
GALLINA : Kg. 2,0 – 2,5
Difetti gravi:
Corpo troppo stretto e gracile; portamento troppo basso o troppo stretto; spalle angolose; coda fortemente rilevata; ali pendenti; formazioni di cuscinetti; piumaggio opaco o troppo morbido; cresta ad “S” nella gallina; maschera facciale troppo rugosa, spugnosa o
divisa.
3 – PIUMAGGIO
Conformazione:ben serrato al corpo.
IV – COLORAZIONI
NERA
GALLO e GALLINA
Piumaggio in generale: nero intenso con forti riflessi verdi.
Difetti gravi: piumaggio opaco; piume bianche; riflessi blu o porpora; tracce farinose.
Spagnola faccia bianca, alcuni video
Gruppo di galline e gallo Spagnola faccia bianca nel pollaio.
Gallina Spagnola faccia bianca va nel nido per la deposizione dell’uovo.
Raramente la gallina Spagnola faccia bianca si fa chioccia, ma in questo video siamo fortunati, ed è stata proprio ripresa proprio la “mamma” con i suoi adorabili pulcini.
A seguire, infine, un video dove possiamo vedere un esemplare di gallo Spagnola faccia bianca bantam.