La gallina di razza Orloff (detta anche Russian Orloff o soltanto Russian) è una delle poche razze avicole russe note e diffuse anche in numerosi altri Paesi. Il loro aspetto esotico è unico, maestoso ed elegante, e il piumaggio, fitto e abbondante, ha sfumature e colori che colpiscono immediatamente chi si trovi ad osservarle.
Il manto fitto e abbondante, la piccola cresta a noce e i piccoli orecchioni e bargigli rivelano subito che la Orloff è una razza molto rustica e resistente al freddo (come si conviene ad un uccello abituato al rigido clima russo), in grado di deporre uova anche durante gli inverni più gelidi.
La Orloff è da considerarsi in prima istanza una razza ornamentale; la caratteristica più importante (ed evidente), specialmente dei maschi, è sicuramente il piumaggio facciale che vede i favoriti unirsi all’abbondante barba e al piumaggio che ricopre tutto il collo.
L’espressione di questa gallina è spesso descritta come “cupa” e “vendicativa” (forse per via del piccolo becco adunco da predatore), ma nonostante le loro fattezze possano farla assimilare a qualche possente razza combattente (dalle razze malesi alle razze tipiche dell’Iran e Afghanistan), sono in realtà, di fatto, animali dal temperamento mansueto.
Le origini e la storia della razza avicola Orloff sono tanto lunghe (circa 200 anni) quanto confuse.
Per quanto riguarda la sue origini, queste sono radicate nella provincia di Gilan, nel nord dell’Iran (Persia), dove a quel tempo era molto conosciuta la razza Chilianskaia. La teoria più accreditata dagli studiosi, circa l’origine della razza Orloff, ritiene che alcuni esemplari della Chilianskaia furono portati dalla provincia di Gilan fino a Mosca, in dono al conte Alexei Grigoryevich Orloff Techesmensky (Aleksej Grigor’evič Orlov-Česmenskij; 1737-1808), e che da queste si sia poi originata la razza ribattezzata come Orloff proprio in onore del loro nobile possessore.
Il conte Orloff fu un politico e un militare di rilievo durante il periodo dell’Impero di Caterina II (1727-1796); molto interessato all’agricoltura e allo sviluppo di nuove razze di animali (compresi gli avicoli). Al conte Orloff è da attribuirsi anche la paternità del nome “Orloff” di rinomati cavalli russi da trotto (Orlov Trotter).
Le razze originarie, alla base della creazione della razza Orloff, non sono state ancora chiaramente determinate. A riguardo ci sono varie ipotesi:
Allevatori contemporanei hanno notato che, in alcuni casi, i discendenti derivati da incroci di Orloff possono talvolta presentare tratti sia dell’antica razza di Gilan sia delle antiche razze combattenti inglesi.
E’ noto con certezza che la prima colorazione di Orloff fu quella rossa.
Circa l’antica razza di Gilan, si è al corrente del fatto che era presente in Russia all’inizio del ventesimo secolo, sia come razza a sé stante sia come razza allevata con la Orloff.
Lo standard e una rappresentazione della razza di Gilan è disponibile nell’Album of Husbandry Puoltry Breeds del 1905. La razza di Gilan aveva una testa più piccola e allungata e il becco e i tarsi bianchi; la Orloff ha una testa piuttosto larga e il becco e i tarsi sono gialli.
Alla fine del diciottesimo secolo e durante il diciannovesimo, la razza Orloff si diffuse in Russia.
È interessante notare che la razza Orloff arrivò prima in America che nei Paesi dell’Europa occidentale. Così, negli Stati Uniti, gli standard per questa razza furono redatti tra il 1875 e il 1894, anche se poi la Orloff affondò nell’oblio, a causa della mancanza di popolarità.
Nel 1881 fu presentata per la prima volta al 1° “Moscow Society of Poultry Fanciers Show”.
In seguito, a partire dalla Russia, tra il 1880 e il 1890, la razza Orloff fu poi conosciuta anche da esperti di avicoltura britannici, olandesi e tedeschi.
La razza Orloff riscosse invece grande successo in Italia, alla fiera internazionale di Milano (1906) e di Torino (1911).
Risulta che negli anni ’20, un altro principe Orloff, che viveva in Inghilterra in esilio dalla rivoluzione, mantenendo il nome e la tradizione della famiglia, abbia reso noti alcuni esemplari di Orloff, partecipando e vincendo svariati premi ad un’esposizione avicola.
In Gran Bretagna esisteva un Club della razza Orloff già attorno agli anni 1920/1930, Club che ha poi di nuovo preso vita (dopo essere scomparso) nel recente 2011, sempre con la denominazione di “Russian Orloff Society of Great Britain” (oggi questo club è molto attivo: russianorloffsociety.weebly.com).
Le bantam Orloff erano conosciute in Germania già interno al 1925, ma tale varietà nana non si diffuse, se non molto in seguito (hanno raggiunto la Gran Bretagna solo alla fine degli anni ’70).
Un tempo anche le Orloff Bantam erano incluse nello standard di razza dell’American Poultry Association, ma in seguito furono rimosse a causa della mancanza di interesse da parte della maggior parte degli allevatori.
Fino agli anni ’70, la razza Orloff è stata conservata separatamente nell’URSS e nella RDT, quindi ora possiamo parlare di diversi rami indipendenti della razza Orloff, la tipologia russa e la tipologia tedesca, perché gli standard di razza tedeschi differiscono da quelli russi.
Oggi, dopo gli eventi storici (le due Guerre Mondiali hanno contribuito a ridurne la popolazione) e i successivi cambiamenti socio-economici, come l’industrializzazione del settore avicolo, la razza Orloff è considerata gravemente a rischio.
E’ una razza rara, presente solo in Europa e Russia (“The Livestock Conservancy” la elenca tra le razze in pericolo di estinzione). Recentemente, l’interesse per la razza Orloff è rinato tra gli allevatori amatoriali russi. La razza è anche conservata nella collezione dell’Istituto Russo di Ricerca e Tecnologia del Pollame come riserva genetica.
Per ulteriori approfondimenti è consigliabile leggere con attenzione l’ottimo articolo “Orloff chicken bredd” di Irina Moiseyeva, Michael Romanov, Helene Ovsyannikova e Andrei Alimov (https://fermer.ru).
Le galline di razza Orloff hanno un temperamento molto attivo e vigile e al tempo stesso sono fiduciose e indipendenti. Dedicandogli un’attenzione regolare risultano molto mansuete e facilmente gestibili (anche il gallo). Sono in tal senso note per essere una razza molto amichevole con un buon temperamento.
La chioccia Orloff è un’ottima madre dei propri pulcini. Anche tra galline che vivono nello stesso pollaio, sono socievoli e di buon temperamento.
Amano gli ampi spazi, ma possono essere allevate anche in spazi più ridotti, pur sempre con disposizione di pascolo dove poter razzolare, come ad esempio in un giardino.
Producono circa 160-180 uova/anno. Il colore del guscio delle uova è marrone chiaro.
La Orloff è una razza avicola di origine russa presente nello standard italiano FIAV con sei colorazioni.
Sono di seguito riportate tutte le specifiche e le caratteristiche delle varietà di Orloff riconosciute dallo standard italiano (tricolore, rosso mogano, bianca, nera, sparviero, nera picchiettata bianco), così come risultano nell’elenco della FIAV :
I – GENERALITÀ
Origine
Importata dall’Asia Minore in Russia dal conte Orlov alla fine del diciottesimo secolo.
Uovo – Peso minimo g.56
Uovo – Colore del guscio: bianco fino a brunastro.
Anello Gallo : 22
Anello Gallina : 20
II – TIPOLOGIA ED INDIRIZZI PER LA SELEZIONE
Pollo di una buona taglia media, molto muscoloso, dal corpo ampio e ossatura relativamente forte; forma che sta fra il pollo comune e la Malese; portamento rilevato e di media altezza; barbuto.
III – STANDARD
Aspetto generale e caratteristiche della razza
1- FORMA
Tronco: possente; portamento rilevato. Portamento della gallina meno rilevato.
Testa: di grandezza media; molto larga sul davanti; mediamente bombata; arcate sopraccigliari ben pronunciate.
Becco: corto, possente e poco ricurvo; giallo, con parte superiore scura, eccetto che nella varietà bianca.
Occhi: grandi; iride di color perla fino a rosso arancio; sembrano più piccoli a causa delle arcate sopraccigliari prominenti e che danno allo sguardo un aspetto cupo.
Cresta: a cuscinetto con infossatura; parzialmente guarnita da piumette; ben impiantata sul cranio.
Bargigli: rudimentali e nascosti dalla barba. Nella gallina molto meno sviluppati e anche qui con qualche piccola piuma.
Faccia: rossa; parzialmente dissimulata dalla barba.
Orecchioni: senza importanza; nascosti dalla barba.
Barba: barba folta e piena, favoriti sviluppati che si estendono sotto la mandibola inferiore.
Collo: lungo, in linea dritta, forma un angolo ben marcato con la nuca; mantellina abbondante che non nasconde le spalle e che forma sotto la nuca, a causa del piumaggio irsuto, una specie di criniera, anche nella gallina.
Spalle: larghe, nettamente evidenti.
Dorso: di media lunghezza; largo e piatto; cadente. Groppa larga con numerose lanceolate, ma non troppo lunghe.
Ali: abbastanza lunghe; portate serrate al corpo; pomo dell’ala un po’ prominente.
Coda: proporzionalmente corta, larga e rilevata, quasi ad angolo retto, con numerose falciformi abbastanza lunghe.
Petto: largo e non prominente.
Zampe: gambe di media lunghezza, ben allargate e con piumaggio serrato. Tarsi di una buona media lunghezza e lisci; colore arancio
fino a giallo. Dita possenti; di lunghezza media; ben allargate.
Ventre: largo e ben sviluppato. Nella gallina più sviluppato.
2 – PESI
GALLO : Kg. 3.0 – 3,5
GALLINA : Kg. 2,25 – 2,75
Difetti gravi: Corpo stretto, gracile; ventre poco sviluppato; petto molto stretto; dorso bombato o troppo stretto; portamento troppo alto; barba troppo poco sviluppata; piumaggio sui tarsi.
3 – PIUMAGGIO
Conformazione: serrato sulla testa; nella mantellina non troppo lungo, ma molto abbondante e irsuto sulla nuca; discende fino alle spalle senza ricoprirle; groppa piena ma senza cuscinetti; piumaggio pieno e mediamente lungo nella coda; abbastanza rado sul petto di sorta che il piumino fuoriesce quando il gozzo è pieno.
IV – COLORAZIONI
La scheda dello standard FIAV della razza Orloff.
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