Le razze di galline al mondo sono tantissime (si stima circa poco più di 300), variegate, buffe, strane, grandi, piccole, e chi più ne ha più ne metta!
Per quanto riguarda la produzione di uova ci sono naturalmente le galline ovaiole, come ad esempio la Gallina Livornese Bianca o la Gallina Ancona, galline rustiche che depongono quasi 300 uova all’anno dal candido guscio bianco.
Per quanto invece riguarda puramente l’estetica ci sono le galline ornamentali, come ad esempio la Gallina Moroseta o la Gallina Padovana (che è comunque anche una discreta produttrice), ovvero galline di rara bellezza, dal piumaggio e dai colori incredibili, che si sfidano anche in appositi “concorsi di bellezza”, mostre avicole ed esposizioni.
Le galline nane (galline bantam), con le loro livree multicolori e il singolare portamento impettito, appartengono a questa seconda categoria di galline ornamentali, ed ovviamente, data la stazza assai ridotta, depongono uova molto piccole, appena poco più grandi di quelle di una quaglia.
Andiamo dunque a conoscere più da vicino le più famose di queste razze nane, con alcune informazioni sulla loro attitudine e su come allevarle al meglio.
Le galline nane, ovvero di razza “True Bantam”, sono galline di razza nana autentica, ovvero che non è dovuta alla scienza genetica dell’uomo la loro “invenzione” (come è invece accaduto per tante altre razze avicole, di cui esisteva naturalmente soltanto la versione “gigante” da cui si è poi ottenuta quella “miniaturizzata”).
La tesi più accreditata è che siano originarie della Malesia (Isole della Sonda) dove le razze nane originarie e progenitrici furono quelle di colore nero e bianco.
Questa tipologia di gallina, che catturò subito anche gli occidentali per la sua estetica e le sue piccole dimensioni, fu prelevata, selezionata e ibridata in Inghilterra a scopo puramente ornamentale, ottenendone molte varianti.
La gallina nana, nelle sue svariate ramificazioni, conserva comunque sempre un carattere vigile e attento; aggraziata nei movimenti è vivace e di buon temperamento, anche se abbastanza delicata; in generale la gallina nana è un’eccellente chioccia, con grande predisposizione alla cova (per le sue piccoli dimensioni e bene non affidarle mai più di 6/7 uova al massimo, altrimenti non riuscirà a scaldarle tutte in modo uniforme).
Prima di andare a conoscere nel dettaglio ogni singola razza nana tra quelle più note, vediamo insieme alcuni consigli su come allevarle al meglio.
Le galline nane, seppur di indole abbastanza vivace e discrete volatrici, richiedono certamente meno spazio per essere allevate di quelle di taglia grande, sia come ingombro occupato all’interno del pollaio, sia come superficie di di razzolamento (sono comunque ottime pascolatrici).
Se una casetta può ospitare al suo interno 5/6 galline ovaiole, certamente di galline nane ne potrà contenere una decina.
Un’importante accortezza: le galline nane, in generale, soffrono di più il freddo rispetto alle loro “cugine” grandi, quindi tenetene di conto, soprattutto se abitate in regioni dove il freddo invernale è particolarmente intenso.
Alcune razze di galline nane hanno i tarsi piumati e quindi è necessario avere molta cautela con loro e fare attenzione a terreni fangosi o molto umidi, che potrebbero provocare malattie alle loro zampe delicate.
Molte galline nane si adattano benissimo ad essere allevate anche in casa o in terrazzi spaziosi, e hanno un carattere davvero molto tenero e docile, una su tutte la Serama, che si rivela davvero una straordinaria pet da compagnia.
Il loro fabbisogno di cibo è molto ridotto (teniamo presente che un galletto nano può arrivare al massimo a pesare circa 800 grammi) e quindi la spesa per il loro allevamento, in parallelo, si abbassa di conseguenza; ovviamente dovrete accontentarvi di piccoli ovetti (che però in proporzione hanno un tuorlo più grande rispetto alle uova classiche)!
Se allevate galline nane insieme a razze standard o giganti, fate molta attenzione ai litigi, soprattutto tra galli; le razze bantam sono di indole nervosetta e ribelle, e non hanno timore ad “attaccar briga” anche con avicoli 2 o 3 volte più grandi di loro, ma l’esito dello scontro può essere per loro nefasto.
Ecco nel video qui sotto delle stupende immagini di galline nane che razzolano insieme libere e felici nel giardino.
La gallina nana di razza Barbuta d’Anversa è di origine Belga e la sua notorietà è letteralmente decollata dopo che diversi esemplari furono esposti, all’inizio del XX secolo, al Crystal Palace Show di Londra.
Più l’esemplare è piccolo è più è apprezzato; in queste galline la cresta è rosa e presentano un’abbondante barba e basetta molto evidente; il muso può ricordare quello di un gufetto e il colore quello di una quaglia. Le femmine sono di carattere docile e dolce, e dunque facilmente addomesticabili. I maschi invece sono più egocentrici (si fermano spesso in posa) e scorbutici; a volte possono dimostrare scatti di aggressività verso i padroni. Malgrado le loro piccole dimensioni sono fisicamente abbastanza resistenti e si trovano a loro agio anche in spazi non protetti.
La gallina nana di razza Barbus d’Uccle si pensa sia nata attorno al 1890, da un’ibridazione tra la gallina Barbus d’Anvers e dalla Nana Calzata. La denominazione “Uccle” deriva da un comune del Belgio situato nei pressi di Bruxelles.
Anche questa gallina nana dovrebbe avere folte basette piumate, cresta piccola e rosa, zampe e tarsi piumati.
La particolarità unica di questa gallina è sicuramente il colore del piumaggio, che si compone di piume color mogano chiaro terminanti con una parte nera e una puntina bianca (il bianco aumenterà poi sul mantello durante la crescita). L’effetto è davvero meraviglioso!
Le femmine sono dolci e docili, facilmente addomesticabili, mentre il maschio, come abbiamo visto già per il Barbus d’Anvers tende ad essere più “focoso” e scorbutico.
Sono adatte a vivere all’aperto, meglio se su pascolo di erba o comunque nel pulito, altrimenti il terreno fangoso sporcherebbe il bel piumaggio abbondante delle zampe.
(Ricordiamo che il fango è dannoso per le galline, che sono animali che soffrono l’umidità; se avete problemi di fango nel pollaio, soprattutto in inverno e nelle stagioni piovose, vi consigliamo caldamente la lettura del seguente articolo: Fango nel pollaio: perché è importante eliminarlo e come fare.)
La gallina nana di razza Nana Calzata spesso viene scambiata, dai meno attenti, con l’esemplare visto in precedenza, la Barbus d’Uccle, per via del piumaggio sulle zampe, ma in realtà è facilmente riconoscibile in quanto questa gallina, rispetto a quella belga, non presenta sotto al muso la folta basetta.
La Nana Calzata esiste in molteplici varianti di colorazione ed è molto diffusa e apprezzata in Europa (potrebbe essere di origine olandese, con testimonianze risalenti addirittura fino al 1600; infatti sono denominate anche “sabelpoot”, che in lingua olandese significa appunto “zampa calzata”).
Una particolarità per la quale si identifica subito una Nana Calzata è che, nonostante abbia il piumaggio sui garretti e sulle zampe, il dito medio ne rimane invece sprovvisto.
La gallina nana di razza Chabo è stata allevata in Giappone addirittura fin dal VII secolo D.C., derivata da un ceppo di origine indo-cinese. Ha zampe gialle cortissime e una coda lunga portata alta e un po’ in avanti. La parte superiore del corpo (la schiena) è a forma di “U” e le ali chiuse stanno molto in basso, quasi a toccare il terreno. La cresta è rosso brillante e frastagliata. Il passo è un poco ciondolante e sembrano quasi procedere accucciate quando invece sono perfettamente in piedi.
Date queste caratteristiche fisiche che, diciamo, la fanno tendere al suolo, la Chabo è una razza nana che si sporca con facilità e dunque sarebbe più opportuno tenerle in un ambiente pulito; in caso di maltempo posso soffrire lo stare all’aperto.
* Una curiosità sulla gallina nana Bantam Giapponese.
Il pittore olandese Jan Steen (1626 – 1679) di Leida, dipinse nel 1660 il quadro intitolato “L’Aia”. Tra i tanti animali e uccelli raffigurati, in basso a sinistra si può notare un galletto con la coda ritta in cui alcuni hanno riconosciuto una nana Chabo Giapponese. Ecco qui sotto il quadro, così potete giudicare voi stessi!
La gallina nana di razza Nana di Pechino ha una storia piuttosto travagliata, infatti, durante le “Guerre dell’Oppio” che contrapposero l’Impero Cinese al Regno Unito, le truppe britanniche riuscirono a saccheggiare il Palazzo Imperiale e tra la refurtiva spedita in Europa pare ci fossero anche alcuni esemplari di questa piccola gallina.
Dunque, dalla fine del 1860, la “nana di Pechino” diventa molto popolare in Inghilterra in quanto come razza ha un carattere dolce e affettuoso, ama essere coccolata e sembra veramente gradire la compagnia umana.
Anche fisicamente fa subito tanta tenerezza, in quanto ha l’aspetto di una “palla morbida e calda di piume”, con una coda molto particolare che sembra un cuscino o un soffice pon-pon, che completa la forma fisica di questo animale in maniera perfetta… la classica “ciliegina sulla torta”!
Le zampe di questa “gallina in miniatura” sono corte e a volte si potrebbe pensare che sia seduta; le colorazioni sono molto varie e anche il piumaggio può essere molto diverso da un esemplare all’altro.
Per essere delle galline nane depongono anche un discreto numero di uova e sono favorevolmente disposte alla cova e dunque a farsi chioccia. Sono molto piccole (difficilmente superano i 30 centimetri di altezza) e camminano con il busto inclinato un poco in avanti. Molto docili e pazienti, sono anche adatte a stare con i bambini.
La gallina nana di razza Sebright è di origine inglese, nata per la voglia di alcuni allevatori, all’inizio del 1800, di voler “creare” la gallina perfetta. Uno di questi allevatori, il più famoso in quanto anche deputato del Parlamento inglese, era tal Sir. John Sebright e la razza ottenuta è forse una delle più spettacolari, per quanto riguarda le galline ornamentali, con quel bordo nero che fa da orlo ad ogni piuma, facendone risaltare al massimo il colore di fondo.
Il primo esemplare ottenuto fu quello color oro, poi arrivò anche quello argentato.
Le zampe sono prive di piume e sono di colore blu ardesia. I maschi della razza nana Sebright sono privi delle piume falciformi ornamentali della coda e per questo motivo sono detti anche “maschi dal piumaggio femminile”.
Come dimensioni siamo nel gruppo delle nane più piccole: il maschio pesa in media 625 grammi mentre le femmine circa 570 grammi.
Sicuramente la Sebright è una delle galline ornamentali nane più belle disponibili in commercio, ma non sono molto adatte agli allevatori principianti in quanto hanno un carattere difficile e un po’ “schizofrenico”. Sono aggressive nei confronti di nuovi esemplari introdotti nell’allevamento ed è per questo motivo che è raccomandabile allevarle sempre in coppia. Come produzione di uova (piccole) stiamo attorno alle 70/80 all’anno, ma vedere un gruppo di nane Sebright razzolare per il giardino è uno spettacolo che ripaga di tutti gli sforzi e riempie gli occhi!
La Serama è la gallina nana più piccola e socievole al mondo, e proprio per questo motivo è sempre più diffusa nelle case di molte persone, anche come vero e proprio animale da compagnia.
Questa razza (una originale true bantam) è di origine malesiana ed è approdata negli Stati Uniti soltanto di recente, nel 2001, ma in pochissimi anni la sua diffusione è stata incredibile.
In Italia questa “dolce piccoletta” è arrivata nel 2007 e le sue 4 principali caratteristiche sono: le ridottissime dimensioni, il portamento a “S”, la grande varietà di colorazioni, la sua indole docile e mansueta, che la rende con facilità una grande amica dell’uomo.
Sono galline sensibili al freddo e depongono uova molto piccole (poco più grandi di un ovetto di quaglia).
Le galline nane non sono tutte di origine straniera e qui in Italia ne abbiamo a tutt’oggi ben due, la Mericanel della Brianza e la Mugellese, grazie, rispettivamente, al meticoloso e lungo lavoro di recupero e selezione effettuato per molti anni dagli allevatori e appassionati di avicoltura Maurizio Tona e Maurizio Pavone.
Di entrambe queste razze abbiamo ampiamente parlato nel nostro sito, con articoli dedicati. A seguire due foto che rappresentano queste due splendide galline nane nostrane.
NOTA FINALE SULLE GALLINE NANE QUI PRESENTATE:
Per tutte le informazioni riportate in questo articolo relative alle galline nane (true bantam), eccetto che per le Serama e le due italiane, ringraziamo di cuore gli autori del libro “Come Allevare Galline Felici”, ovvero Johannes Paul e William Windham (Edizioni “Il Castello”, 2014).
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