Questa razza avicola è una delle razze da canto più nota al mondo. Il gallo ha un gorgheggio strascicato che può durare anche 20 secondi e come altri galli dal canto lungo è apprezzato proprio per i tempi record del suo “chicchirichì”.
Appartengono a questa categoria del “lungo canto” il gallo canterino del Belgio (Canterino di Berg), il Totenko (Giappone), il Koeyoshi (Giappone), il Tomaru (Giappone), il gallo Bosniaco (Bosnia Erzegovina), il Gallus musicus (Brasile) e il gallo Jurlow (Russia).
Spesso questi animali vengono fatti gareggiare in festival canori, in cui viene presa in considerazione e premiata, sia la durata che la timbrica del canto stesso.
La caratteristica peculiare di questa razza (che può essere fatta rientrare nelle razze ornamentali dato anche che la femmina depone al massimo circa 70 uova all’anno) è il lungo canto; segue, in ordine d’importanza, la forma, e, ultima, la colorazione. Appartiene, proprio per il tipico gorgheggio, alla categoria dei galli urlatori. Eccone alcuni esempi impressionanti nei tre video seguenti:
La denominazione Denizli ha origine dalla Provincia di Denizli, nel centro Turchia, nota per essere il luogo – Patrimonio UNESCO dell’Umanità – dell’area termale di Pamukkale (castello di cotone).
Il gallo Denizli è il vero simbolo di questa regione della Turchia, tanto da essere sia raffigurato come statua-emblema ubicata sia in Piazza Deliklicinar che in Piazza Demokrasi, sia ritratto come effige nello stemma ufficiale della Provincia di Denizli.
In passato era anche stato realizzato un terzo gallo Denizli, ubicato all’ingresso del centro termale di Pamukkale e poi però rimosso dal “Consiglio di conservazione del patrimonio culturale e naturale di Aydın”, sulla base del fatto che la scultura era stata costruita illegalmente (in quanto posizionata all’interno di un’area protetta).
Il gallo Denizli è stato riconosciuto come simbolo istituzionale a partire dal 1974, anche se era un’immagine già in uso in stemmi ben più antichi (dapprima in colore rosso e solo successivamente in verde). Anche il Denizlispor (squadra di calcio militante in serie B) utilizza il gallo nel suo emblema.
Il rapporto tra questa regione turca e l’utilizzo del simbolo del gallo risale ad epoche molto antiche, come evidenzia il ritrovamento di una stele raffigurante un combattimento di galli negli scavi di Laodicea di Frigia (Laodikia).
Le rovine dell’antica Hierapolis fanno parte del distretto di Denizli e il testo “L’ERMA di BRETSCHNEIDER” (della collana “Missioni archeologiche italiane: la ricerca archeologica, antropologica”) riporta:
“Si presume che prima della fondazione di Hierapolis (tenuto presente il grande numero di cavità sotterranee, da cui fuoriuscivano gas mefitici, considerate nell’antichità punto di comunicazione con il mondo degli inferi) il sito fosse dedicato al culto di Cibele, la grande Dea Madre anatolica, servita da sacerdoti galli eunuchi che soli erano immuni dal potere venefico del vapore, …”
Ancora una volta quindi, anche qui in Anatolia, il gallo è simbolo della luce, del sole e dell’illuminazione (lo attesta la stessa denominazione horozu derivante dalle parole ‘horus’, ‘hor’, ‘hur’, ‘horizon’; Horus è anche il dio della luce e del sole degli antichi dei egiziani), nonché della speranza e del risveglio.
Ad un gallo Denizli si ispira anche la statua che l’artista tedesca Katharina Frisch ha realizzato per l’installazione temporanea londinese del 2013 a Trafalgar Square, con l’intenzione di simboleggiare appunto, «rigenerazione, risveglio, forza. Il gallo blu è una specie di nobile guerriero o sentinella, presenza celeste che osserva dall’alto la città, un po’ dominandola, un po’ sorvegliandola.»
Il riconoscimento della Denizli da parte della FIAV risale al 2007 (in risposta alla richiesta della signora Sandra Allegri Bagnoli, socia dell’AIRPA, che ne chiese al CTS il riconoscimento); essendo una razza già presente nello standard tedesco, e di conseguenza anche in quello europeo, fu riconosciuta senza l’applicazione dell’iter per le nuove razze.
Da quel momento la razza è giudicata sulla base dello standard seguente.
Razza da canto originarie della Turchia. L’origine è attestata fino dal 13° secolo. La durata del canto di oltre 12 secondi è una caratteristica peculiare.
Per la sua conservazione e promozione sono in molti Paesi organizzate gare di canto. La durata e la chiarezza della voce sono fra i criteri di apprezzamento.
III-STANDARD
Aspetto Generale e caratteristiche della razza.
1-FORMA
Tronco: cilindrico; largo e muscoloso; posizione del corpo inclinata. Nella gallina portato più orizzontale e di forma più arrotondata.
Testa: cranio largo.
Becco: possente; di lunghezza media; color corno scuro.
Occhi: profondi; iride bruno scuro; nei soggetti di colorazione chiara con bordo dell’iride leggermente verdastro.
Cresta: di media grandezza; quattro/cinque denti. Nella gallina di media grandezza; dritta, talvolta piegata nella parte posteriore.
Bargigli: di media lunghezza.
Orecchioni: rossi; leggere tracce di bianco ammesse.
Faccia: rossa, con qualche piccola piuma.
Collo: abbastanza lungo; portato dritto; mantellina poco abbondante.
Dorso: di media lunghezza; dritto e leggermente bombato; portato inclinato.
Spalle: un po’ in vista; larghe.
Ali: impiantate alte; portate parallele al dorso; falciformi larghe, ma non troppo numerose.
Coda: portata leggermente alta e aperta con falciformi larghe, ma non troppo numerose. Nella gallina portata chiusa.
Petto: un po’ rilevato e leggermente arrotondato.
Ciuffo: se presente, esso è formato di un piccolo ciuffo di piume dirette verso il dietro.
Gambe: in vista; di una buona lunghezza media; piumaggio molto aderente.
Tarsi: lunghi; forti; grigio scuro fino a nero; i soggetti a piumaggio fortemente disegnato presentano dei tarsi un po’ più chiari, tendenti al verde oliva.
Dita: quattro, ben aperte.
Ventre: mediamente sviluppati.
2-PESI
GALLO kg. 2,5 – 3,00
GALLINA kg. 2,00 – 2,5
Difetti gravi:
Gallo: posizione orizzontale; angolo della coda troppo aperto; spalle troppo strette; dorso troppo corto; tarsi fini, portamento troppo basso; testa stretta; becco fine; cresta piegata; meno di quattro denti; orecchioni bianco puro; piuma bianche o tracce farinose.
Gallina: tipologia diversa di pollo campagnolo; petto piatto; ventre poco sviluppato; troppo bianco negli orecchioni; piume bianche o tracce farinose.
3-PIUMAGGIO
Conformazione: ben aderente al corpo.
IV-COLORAZIONI
Nota: Il Denizli non costituisce una razza selezionata sull’uniformità del colore. La purezza del colore e del disegno hanno un’importanza secondaria. Tuttavia, piuma bianche o forti tracce farinose costituiscono difetto grave.
NERA ORO
Gallo: Il colore di fondo è nero. Mantellina, sella, copritrici delle ali e dorso disegnate di bruno dorato. Il petto è disegnato di bruno, addirittura interamente bruno nei galli fortemente disegnati o anche quasi nero nei soggetti con poco disegno. Le remiganti secondarie sono da nere fino a grigio con leggera lapissatura.
Gallina: colore di fondo nero con barratura bruna più o meno pronunciata nel mantello. Piumaggio della mantellina più o meno disegnato di bruno dorato con larghe fiamme che vanno al bordo della penna. La dimensione del disegno è priva d’importanza.
NERA ARGENTO
Come la varietà Nera a mantellina Dorata, ma l’argento sostituisce il bruno ed il bruno dorato.
NERA
Piumaggio nero vellutato in entrambi i sessi; la mantellina e le lanceolate della groppa del gallo hanno riflessi verdi e non sono disegnati.
Vi lasciamo in compagnia di un ultimo splendido video con immagini suggestive dei luoghi di origine del gallo Denizli; immaginatevelo cantare al sorgere del sole che rifrange i suoi raggi sulle meravigliose acque di Pamukkale…
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