Razze di Galline (ovaiole e ornamentali)

Allevamento e selezione: i 9 punti a cui porre attenzione

Per chi alleva polli e galline a scopo ornamentale (trovi qui un elenco delle più conosciute galline ornamentali), una delle parole che assumono ben presto la maggiore importanza nella gestione dell’allevamento è: “SELEZIONE”.

La selezione è infatti lo strumento, nelle mani dell’Avicoltore che, più di ogni altro, permette di raggiungere determinati obbiettivi nella ricerca dell’avvicinamento allo standard di razza.

Esistono centinaia di razze di galline, ognuna con un proprio standard e con le proprie peculiari caratteristiche. Chi decide di allevare polli di razza si troverà ben presto nella posizione di dovere decidere se e come procedere per ciò che riguarda la riproduzione dei propri animali.

Una delle prime cose da considerare è probabilmente la scelta del tipo di allevamento: desiderate allevare tante razze per godere della varietà di caratteristiche di ognuna di esse, o preferite dedicarvi a una sola razza (o a poche) cercando nel contempo di selezionarle per migliorarle e farle avvicinare il più possibile all’ideale estetico sintetizzato nel cosiddetto standard di razza?

Allevare più razze contemporaneamente, tenendo gli animali tutti insieme, è certamente una gioia per gli occhi: in un piccolo spazio avremo forme, colori, portamenti e caratteristiche differenti. Spesso, questo desiderio, coincide anche con la molla che fa scattare la passione per l’Avicoltura.

Una delle primissime domande che spesso si pongono gli avicoltori in erba è questa:
“Ma posso tenere insieme più razze di polli senza che si incrocino tra loro? Ad esempio polli nani e polli molto grandi?”
La risposta, purtroppo, è no: visto che tutte le razze di pollo appartengono comunque ad un’unica specie, Gallus gallus, sono tutte interfeconde tra loro.

I polli di razze diverse possono quindi tutti accoppiarsi fra loro, generando prole fertile. E vi assicuro che non vi sono differenze di taglia che tengano: i galli di razze nane sono perfettamente in grado di coprire galline di grande mole, e galli di 4 kg sono risultati in grado di fecondare gallinelle nane.
Per cui, fino a che desiderate solo avere dei bei polli variopinti in giardino e nel pollaio, non vi sono particolari problemi (se non garantire il corretto numero di galline per ciascun gallo e gestire l’aggressività dei maschi).

Ma nel momento in cui desiderate riprodurre più razze mantenendone la purezza, l’unica strada percorribile è quella di dedicare a ciascuna uno pollaio a sé (con annesso ricovero e recinto).

In ampi recinti possono essere allevati insieme molti giovani galli, in attesa di scegliere il riproduttore migliore. Per evitare grossi litigi in questi recinti non vanno mai inserite galline. [foto: Andrea Mangoni]
Questa situazione, vista la limitazione di spazio che ne deriva, comporta un naturale ridimensionamento del numero di razze che un Avicoltore può allevare.
Da questo punto in poi inizia ad essere necessario fare alcune scelte ben precise, la prima delle quali, naturalmente, è quella di decidere se dedicarsi a molte razze, a poche o addirittura a una sola.
E qui entra in scena la nostra principale alleata, la selezione.

Selezione delle razze avicole

Selezionare un ceppo avicolo significa, in generale, operare un’eccellente scelta dei soggetti da riprodurre e decidere il modo migliore per farlo. La scelta dei riproduttori influenza infatti tutte le caratteristiche della prole, da quelle puramente estetiche a quelle di carattere sanitario e riguardanti la salute dell’animale.

Un tempo la selezione dei polli veniva effettuata unicamente su base produttiva, scegliendo le galline che producevano più uova (e carne); oggi invece gli avicoltori cercano per lo più di selezionare i propri soggetti per arrivare a una maggiore uniformità estetica. Ma alcuni principi base si ritrovano costanti presso tutte le tipologie di selezione.

Alcune livree hanno più di altre bisogno di attenta selezione, come ad esempio le livree orlate. Questa femmina di Padovana Gran Ciuffo oro orlo bianco ha una buona colorazione e una più che discreta orlatura. [foto: Andrea Mangoni]

Allevamento e selezione: i 9 punti principali a cui porre attenzione

Vediamo quindi insieme i 9 principali punti da affrontare quando si parla di selezionare una razza di polli.

  1. Conoscenza ed idee chiare. Non si può selezionare una razza di polli senza conoscerne a dovere lo standard ufficiale e, in parallelo, senza conoscere quelle nozioni elementari di genetica che stanno alla base delle caratteristiche degli animali che si vogliono allevare.
    La prima cosa da fare, per una buona selezione, è quindi quella di cercare attivamente lo standard della razza (o delle razze) che ci interessano, e di studiarlo a fondo. Potrete reperire gli standard delle razze avicole chiedendo, ad esempio, alle locali associazioni di Avicoltori collegate alla FIAV.
    Sarebbe molto utile anche imparare le basi genetiche dei principali caratteri della razza (se sono dominanti o meno, come possono essere trasmessi ai figli, eccetera). In questo potrà esservi molto utile il sito Summagallicana (genetica del pollo).
  2. Non concentratevi solo sull’estetica. Nel selezionare una razza di polli vale la pena far tesoro di alcune conoscenze ereditate dai nonni. Alcuni allevatori fanno selezione cercando la sola bellezza dei soggetti; questo però, alla lunga, può portare a un indebolimento della vigoria del nostro ceppo di polli oltre che a una diminuzione del numero di uova deposte.
    Cercate dunque, se possibile, di selezionare animali prima con buone caratteristiche fisiche (vitalità, struttura fisica, fetazione) e poi tra questi quelli esteticamente più belli.
  3. Non fate riprodurre animali deboli o con una cattiva complessione fisica. Controllate lo sterno: dev’essere dritto e forte. Non fate riprodurre polli con lo sterno piegato a “S”. A parità di bellezza, preferite sempre i soggetti con sterno ben sviluppato, groppone largo, addome profondo. Se due soggetti, a parità di età, hanno tarsi di diametro differente, in generale quelli con tarsi più grossi daranno soggetti più robusti e forti.
  4. Non fate riprodurre animali che abbiano mostrato durante l’anno sintomi di malattie a trasmissione verticale (trasmissibili cioè da genitori ai figli tramite le uova, come ad esempio certi micoplasmi). Accoppiate animali sani e avrete una prole sana.
  5. Tra le femmine, oltre a questi aspetti, fate riprodurre quelle che presentano maggiore distanza tra coda e ossa pelviche e anche tra le ossa pelviche stesse: saranno galline ovaiole migliori. Se possibile cercate di controllare quali galline (o quali gruppi di galline) depongano più uova, e tenete per la rimonta i loro discendenti.
  6. A livello estetico, alcuni difetti sono considerati tali in maniera trasversale in tutte le razze (non dipendono cioè dal singolo standard). Ad esempio, tra le creste semplici la presenza di doppi denti o di colpi di pollice vengono considerate di solito difetti in tutte le razze (scopri tutto sulle creste nel nostro articolo a loro dedicato: Cresta di galli e galline: tipologie, utilità e spia della salute dell’animale).
  7. Nella scelta dei riproduttori, se allevate razze grandi ricordate di incubare nei primissimi mesi dell’anno, dando la precedenza a uova di galline di due o tre anni: avrete pulcini più forti che diventeranno davvero grandi. Se allevate razze nane, e al contrario volete avere animali più piccoli, incubate le uova delle galline al primo ciclo di deposizione, e quelle deposte da giugno-luglio in poi (ecco come utilizzare al meglio un’incubatrice: Incubatrice per uova: guida completa per alte percentuali di schiusa).
  8. Per selezionare con serietà una razza non basta allevarne un gruppo di soggetti; spesso si devono allevare più nuclei familiari, più o meno incrociati tra loro.
    La consanguineità (di cui parleremo in un futuro articolo) gioca un ruolo fondamentale nella selezione e nel fissaggio di determinare caratteristiche genetiche, per cui occorre imparare a gestirla al meglio, senza farsi troppo spaventare dalla prospettiva di averci a che fare.
  9. Per chi fa selezione può essere comodo prevedere una serie di molti pollai e ricoveri notturni, di dimensioni adeguate, al posto di un unico pollaio di grandi dimensioni. In questo modo sarà possibile lavorare bene con varie famiglie distinte della razza di nostro interesse.

I gruppi di riproduttori selezionati, come questo in foto di razza Siciliana, vanno allevati in recinti dedicati. [foto: Andrea Mangoni]

Ecco qui, dunque, le principali note generali su come selezionare un ceppo di polli. Come già detto, la conoscenza dello standard di razza unita a un occhio attento e amorevole, vi permetterà di ottenere dei buoni risultati.
E alla fine, magari, i primi concorsi di bellezza aspetteranno voi e i vostri beniamini… Buon allevamento e… vi auguriamo tanti trofei!

Attenzione, prima delle mostre, a ogni dettaglio. Questo galletto di Cocincina nana mostra tracce di ferite alla cresta, che non lo aiuteranno in fase di giudizio. [foto: Andrea Mangoni]
Sguardo fiero, piumaggio in buone condizioni, cresta regolare: questo gallo di Cocincina si appresta a dare il meglio di sé alla mostra di bellezza cui partecipa. [foto: Andrea Mangoni]
Se anche tu fai allevamento di selezione, raccontaci nei commenti qui sotto le principali difficoltà che hai incontrato, come le hai risolte e come sei cresciuto in questo speciale settore. Ovviamente, anche sei domande da porre saremo lieti di provare a darti risposta. 

Andrea Mangoni

Andrea Mangoni, zoologo, fotografo e divulgatore, dal 2006 si occupa dello studio e della ricerca storica riguardanti le razze avicole italiane. Alleva e seleziona la Gallina di Polverara e collabora con altri allevatori alla selezione di altre razze venete. Dal 2016 collabora con la ditta Novital nella gestione dei social media, curandone l'aspetto divulgativo. Pagina Novital: https://www.facebook.com/Novital.Italia/

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  • Io seleziono varie razze avicole ma soprattutto ibridi per avere buone galline ovaiole che siano anche portate a farsi chioccia, con una buona rusticità e portamento e bellezza davvero unici; sono riuscito anche ad avere una coppia di galline nane da galline grandi.

  • Appena ho conosciuto la razza Moroseta me ne sono innamorata! Così ho studiato e poi ho fatto nascere 3 bei pulcini che adoro.Solo successivamente ho scoperto che ci sono standard di selezione,gare e tutto il resto! Poiché sto x andare in pensione mi piacerebbe dedicarmi ad un piccolo allevamento e migliorare le eventuali riproduzioni. Come devo fare?

    • Buongiorno, un'idea bellissima! Per cominciare ad avvicinarsi al mondo dell'allevamento, comincia intanto a seguire la FIAV (https://www.fiavinfo.eu/) e a fine anno dovrebbe esserci la Mostra Nazionale delle Razze e le consigliamo caldamente di andare a vederla, così potrà prendere anche contatti con allevatori. Un caro saluto.

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