Saper valutare le galline di razza durante l’acquisto è fondamentale per iniziare col piede giusto il proprio allevamento. Vediamo quali considerazioni vanno fatte per essere certi di non commettere errori importanti di valutazione.
Molte persone iniziano ad allevare galline perché desiderano delle uova fresche per le proprie ricette, e magari poi frequentando qualche fiera di paese o qualche mostra di animali scoprono che in effetti questi avicoli possono essere ben più che semplici animali da prodotto, e che ne esistono centinaia di razze e colorazioni differenti.
Presi dall’entusiasmo si lasciano tentare magari da un acquisto poco considerato, rischiando poi di finire col restare delusi in seguito.
Eppure ci sono alcune regole da seguire nel valutare le galline di razza durante l’acquisto e conoscerle è essenziale per evitare poi dopo cocenti e spiacevoli delusioni.
Vediamo insieme quali sono.
La prima considerazione da fare è questa: per valutare galline di razza bisogna conoscerne a fondo la… razza! Può sembrare banale, ma così non è.
La prima fonte di errori e di delusioni è infatti la mancata conoscenza dello standard di base della razza di nostro interesse. Come ovviare a questo dilemma?
Iniziamo quindi leggendo, e leggendo tanto. Che si tratti di articoli su internet o di libri veri e propri, dei buoni testi ci aiuteranno ad avere le idee molto chiare sulla razza che intendiamo allevare.
Per poter accuratamente valutare galline di razza durante l’acquisto, infatti, dobbiamo conoscerne al meglio la storia, le origini e in definitiva lo standard di razza, ovvero tutte quelle caratteristiche fisiche che rendono unica quella razza che ci interessa: dalla forma al portamento, dal colore degli orecchioni alla forma della cresta, dalle livree del piumaggio al colore del guscio delle uova. E dove trovare le giuste informazioni?
È importante capire che non tutti i siti internet danno informazioni attendibili riguardo alle razze avicole e ai loro standard. Vale la pena quindi fare qualche sforzo in più per trovare le fonti giuste.
Iniziamo dai libri. Alcuni volumi possono aiutarci a trovare informazioni di base sulle singole razze. Tra questi, ad esempio, possiamo ricordare:
Una volta ottenuta un’infarinatura di base sulle caratteristiche e la storia della razza, possiamo cercare di approfondire maggiormente le nostre conoscenze, e dissipare i dubbi in merito.
Lo standard ufficiale FIAV può essere una fonte preziosa di informazioni su molte razze, così come lo sono i giornalini delle singole associazioni. Cercate quindi l’associazione più vicina al vostro territorio e valutate la possibilità di iscrivervi ad essa.
Anche alcuni gruppi su Facebook possono essere fonte di preziosissime informazioni e di chiarimenti. Ecco un elenco di siti, gruppi e pagine facebook in cui poter reperire notizie e chiedere consigli riguardo la razza da voi scelta:
Una volta che avrete molto chiare in mente le caratteristiche della razza che vi interessa, iniziate a cercare i soggetti con cui iniziare il vostro allevamento. Il primo passo è decidere se partire da riproduttori adulti, pulcini o uova.
Per quanto l’acquisto di un riproduttore sia certamente più oneroso dal punto di vista economico, sulla lunga distanza può far risparmiare tempo e denaro.
Infatti, acquistare i riproduttori significa poter vedere per lo meno il fenotipo dei soggetti che si acquistano e capire in base alle conoscenze precedentemente acquisite quanto siano in standard.
Acquistando uova, invece, aumenta il rischio di veder nascere esemplari non conformi allo standard, per non parlare di quei venditori truffaldini che vendono uova di incroci per uova di razze pure.
E qui veniamo al terzo punto importante nel valutare galline di razza durante l’acquisto: la valutazione del… venditore!
Iniziamo a dire che di solito le fiere di paese NON sono il posto migliore per trovare i riproduttori dei propri sogni: spesso si vedono capi malati o fortemente stressati. Senza contare che spesso si trovano incroci spacciati per razze pure… meglio cercare altrove.
Le mostre organizzate dalle Associazioni di avicoltori sono un buon posto dove vedere animali già più interessanti, più vicini allo standard. Spesso si possono prendere contatti con gli allevatori dell’Associazione per poi andare a recuperare gli animali nei loro allevamenti.
È importante affidarsi ad un allevatore serio e conosciuto nel panorama avicolo nazionale a cui richiedere i soggetti per iniziare, in modo da evitare cocenti delusioni.
Alcuni gruppi facebook pubblicano regolarmente feedback sugli allevatori, per cui possono essere un buon punto di inizio. Anche le pagine delle associazioni possono spesso offrire informazioni in merito a chi, in seno all’associazione stessa, si occupi seriamente di una o più razze avicole.
L’allevatore ideale a cui rivolgersi conosce bene lo standard delle razze che alleva, offre agli animali spazi adeguati e le cure necessarie per mantenerli in buona salute.
Meglio rivolgersi a un allevatore che faccia selezione, ovvero che si impegni non solo a mantenere semplicemente galli e galline di razza, ma anche a migliorarne le caratteristiche morfologiche e produttive.
Molti allevatori si presentano sul mercato con 10, 15 o 20 razze al loro attivo; difficilmente questi allevatori si rivelano dei selezionatori, perché per fare selezione ogni razza richiede spazio e un numero di box adeguati.
Meglio, in generale, rivolgersi quindi ad allevatori che si dedicano a poche razze, anche se esistono comunque lodevoli eccezioni.
È arrivato il momento di andare a ritirare i nostri soggetti.
Ecco un breve elenco di fattori a cui fare attenzione nel valutare galline di razza durante l’acquisto:
Se i soggetti sono sani e conformi allo standard, preparatevi a portarli a casa.
Il trasporto deve garantire che gli animali viaggino in sicurezza e in condizioni igieniche accettabili. Gli avicoli di solito sono piuttosto nervosi al momento del viaggio, per cui meglio evitare di utilizzare trasportini rigidi e trasparenti, o con ampi lati in griglia o rete. Meglio pensare ad appositi trasportini in cartone, abbastanza alti affinché i nostri animali possano stare accovacciati con la testa ben eretta.
I contenitori di trasporto devono essere muniti di fori di areazione di numero sufficiente e posizionati nella metà superiore del contenitore; i fori devono essere di dimensioni tali da impedire che gli uccelli possano far fuoriuscire testa o arti da essi, rischiando pericolosi schiacciamenti in caso di urti o ribaltamenti del contenitore.
Spesso gli avicoli defecano abbondantemente nel corso del viaggio, per cui ricoprite il fondo del trasportino con un soffice strato di paglia, fieno o trucioli depolverati da lettiera, strato che possa assorbire le deiezioni degli animali.
Se possibile, cercate di non mettere più di uno/due soggetti per trasportino, in modo da limitare il rischio che si facciano male fra loro.
Soprattutto non fate mai viaggiare insieme adulti e giovani o galli/galline di taglia grande con razze nane.
Cosa importantissima: verificate che nella zona in cui risiedete e in quella del venditore non vi siano restrizioni alla movimentazione degli avicoli dovute a motivi sanitari (es. epidemie di influenza aviaria). Telefonate al servizio veterinario della vostra ASL di competenza per ogni chiarimento.
Di quali documenti dovrete avere bisogno? L’allevatore dovrebbe rilasciarvi o il modello 4 cartaceo o registrare tramite modello IV telematico il trasferimento dei soggetti. In ogni caso fate attenzione che indichi le eventuali vaccinazioni fatte agli animali.
A livello nazionale è obbligatoria quella per la pseudopeste, ma localmente potrebbero esservi indicazioni differenti. Chiedete sempre informazioni alla vostra ASL di competenza.
Giunti a casa, se avete già un pollaio, potreste aver bisogno di sapere come inserire al meglio le nuove arrivate insieme alle altre… ma queste informazioni le trovate in un altro articolo, ovvero qui: Come inserire nuove galline in un pollaio già esistente.
Buon allevamento!
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