Proprio alcuni giorni fa abbiamo parlato della riproduzione delle galline, di come avviene e quali problematiche possono esserci con i riproduttori. E abbiamo anche sottolineato che l’accoppiamento tra maschio e femmina è l’atto che permette poi alla gallina la deposizione di uova fertili, ovvero uova che se covate (o inserite all’interno di una incubatrice) possono portare alla schiusa dei pulcini.
(Questa sottolineatura a molti può sembrare banale, ma invece ci sono davvero tante persone che pensano che tutte le uova deposte dalle galline siano feconde, anche quelle prodotte in pollai/allevamenti di galline ovaiole senza galli.)
Detto questo, andando però a ritroso dall’uovo fecondo all’atto sessuale, ci siamo accorti che manca ancora un tassello importante, che sta ancora più a monte, ovvero il corteggiamento. Sia mai che un gallina si conceda al maschio senza aver ricevuto prima un po’ di attenzioni e di essere stata corteggiata così come madre natura insegna.
Ecco, il “tidbitting” del gallo è proprio questo atto del corteggiamento e nel proseguo dell’articolo vedremo in particolare come funziona e perché è un elemento importantissimo della gerarchia sociale all’interno della vita di un pollaio.
Infine vi mostreremo quando e perché anche una gallina fa del “tidbitting”, anticipandovi che in questo caso, però, non si tratta di corteggiamento.
Galli e galline mostrano ogni giorno comportamenti e versi differenti, a seconda delle situazioni e del contesto in cui si trovano, e chi vive assieme a loro da un po’ di tempo sa anche riconoscerli e decifrarli. Il “tidbitting” è uno di questi, ed è anche uno dei più significativi e importanti.
La parola “tidbitting” deriva dall’inglese “tidbit” (leccornia) che al plurale “tidbits” prende anche il significato di “bocconcino / pezzettino prelibato”, e infatti quando il gallo fa “tidbitting” significa che sta cercando di corteggiare una femmina prendendo con il becco da terra un bocconcino speciale e prelibato, tirandolo poi in alto e facendolo ricadere sul terreno, e tutto ciò accompagnato da un verso ben preciso, come una sorta di “schiocchio” ritmato.
* Nel video qui sopra si vede bene il “tidbitting” effettuato dal gallo ma purtroppo per lui, in questo caso, si sta “esibendo” davanti ad un gruppetto di femmine appena salvato da un allevamento intensivo da parte di AnimalPlace, galline che non hanno mai visto un gallo e non sanno ancora decifrarne bene il comportamento.
Questa specie di danza è il rituale del maschio dominante per richiamare l’attenzione delle galline. La femmina interessata si avvicina e accettando di cibarsi del “bocconcino prelibato”, accondiscende alle avance del gallo; si potrebbe dire che, metaforicamente, diventa la gallina stessa il “bocconcino prelibato” del maschio, che infatti proverà a montarla, a volte arricchendo questa “danza di avvicinamento” anche un movimento di semi-apertura dell’ala.
Nel prossimo video (commentato ironicamente dalla proprietaria!) possiamo osservare benissimo tutta la sequenza del “tidbitting”, con il gallo che in questo caso non prende nel becco il “bocconcino,” ma per le galline il messaggio è esattamente identico. E infatti vediamo la femmina avvicinarsi, papparsi il bocconcino prelibato, e alla fine….
(il video funziona, cliccare sul tastino “play” per avviarlo)
Su alcuni forum si leggono anche testimonianze molto stupefatte di proprietari di galline “in erba” che per la prima volta vedono il proprio gallo fare “tidbitting” e rinunciare ai bocconcini più prelibati per offrirli alle galline del proprio “harem”.
Inizialmente, per chi non conosce bene l’etologia di questi animali, viene spontaneo di pensare che sia un semplice atto di galanteria e di premura verso le femmine, di cui si rimane molto meravigliati! 🙂
Gli scienziati dell’Animal Behaviour Lab della Macquarie University (Sydney, Australia) hanno studiato a lungo i rituali e la vita amorosa dei galli e il “tidbitting” è certamente uno dei fenomeni che sta al centro delle loro ricerche.
A questo link potete trovare un interessante studio (in lingua inglese): http://www.abc.net.au/catalyst/stories/2922948.htm
Nell’intervista presente nella pagina si racconta come lo studio, durato ben 4 anni, abbia dimostrato anche quanto siano importanti i bargigli e il loro “sballottamento” durante l’esibizione del “tidbitting”. Servono ad attrarre l’attenzione delle femmine, accentuando il messaggio lanciato dal gallo: è come se fossero una grande bandiera rossa che invita ad avvicinarsi perché c’è dell’ottimo cibo.
Il “tidbitting”, espresso in tutta la sua massima energia, spetta però soltanto al maschio Alfa del pollaio. Se il gallo dominante si accorge che un galletto più giovane (o comunque subalterno) fa del “tidbitting”, per lui le cose si metteranno davvero male e sarà assalito e picchiato.
Ma ciò non inibisce del tutto i galli più giovani, che devono solo fare molta attenzione e in un certo senso, devono trasformarsi in “silenziosi amanti”!
Infatti, i galli subalterni, se non visti dal dominante, eseguiranno una sorta di “tidbitting” muto, senza emettere alcun verso, in modo da non essere uditi dal gallo dominante ma essere comunque visti dalle femmine. In questo modo, alcuni galli riescono comunque ad attirare una femmina e a montarla, il tutto in silenzio “alle spalle” del maschio Alfa.
C’è anche un caso, però, in cui è la gallina a fare “tidbitting” (senza che alcun gallo si arrabbi!), ed accade quando una chioccia vuole richiamare l’attenzione dei suoi pulcini verso un bocconcino prelibato da mangiare e insegnare loro come fare. Ecco qui sotto un video che illustra perfettamente questo momento.
Mamma-chioccia, se razzolando nel terreno trova un seme gustoso o un vermetto, comunica questo “ritrovamento speciale” ai pulcini che ha intorno e prendendolo con il becco lo farà cadere a terra ai piedi dei piccoli; ripeterà questa azione eccitata di “tidbitting” (emettendo anche il classico verso) fino a quando un primo pulcino si lancerà coraggiosamente nell’assaggio.
Una simile strategia di insegnamento può essere replicata ed utilizzata anche da noi umani quando alleviamo pulcini nati in incubatrice.
Per attirare la loro attenzione e fare assaggiare loro qualcosa di nuovo, possiamo far cadere ad esempio dei semi dall’alto su un cartoncino (o altra superficie rumorosa), invitandoli così, come fa la chioccia, a provare il nuovo cibo.
Altro esempio di “tidbitting” di chioccia nel video sottostante.
Termina qui il nostro articolo dedicato al “tidbitting” che, come abbiamo visto, è un comportamento importantissimo nell’etologia di galli e galline e che coinvolge la struttura sociale e gerarchica e vari livelli, ponendosi come il “rito di corteggiamento” per antonomasia, che assicura l’accoppiamento e la prosecuzione della specie.
E voi, avete mai assistito a un vostro gallo o a una vostra chioccia intenti ad eseguire il “tidbitting”? Raccontateci la vostra esperienza nei commenti qui sotto.
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Il più bello è quello di mamma chioccia............troppo tenera!!!!!
Il tidbitting di mamma chioccia per i suoi pulcini pigolanti è tenerissimo... ma anche il gallo che offre il bocconcino per attirare e imbonirsi la gallina è forte! :)
Un salutone e grazie di seguirci sempre! Ciao!!!
Amo questo blog, ci sono tantissimi articoli molto interessanti! Grazie mille !
Grazie infinite Stefania, ne siamo felicissimi! :) Buona Pasquetta e... viva le galline! Ciao!
Complimenti per gli articoli davvero interessanti!