In due nostri articoli precedenti intitolati rispettivamente Pollaio: dove e come realizzarlo per il benessere delle galline e L’igiene del pollaio per la salute delle nostre galline avevamo già accennato al recinto come una delle componenti fondamentali per un buon allevamento delle nostre cocche, essenziale alle caratteristiche della loro etologia.
In questo articolo però ci concentreremo esclusivamente sul recinto per galline classificandolo come quello spazio che è una via di mezzo tra la corsa della casetta (quando presente) e il pascolo libero su prato erboso o terreno incolto (parchetto esterno).
E’ bene ricordare che la “corsa” (piccola area della casetta delimitata da rete metallica su quattro lati e dal terreno nella parte inferiore), che molti pollai che acquistiamo già includono nella propria struttura, non deve essere assolutamente intesa come la zona entro la quale tenere le galline tutto il giorno e farle razzolare (cosa che sarebbe peraltro impossibile!); la “corsa” è soltanto uno spazio momentaneo e di emergenza entro cui chiudere gli animali in caso di bisogno.
Per la loro vita felice gli spazi sono ben altri, ovvero il recinto e il pascolo (che in taluni casi possono anche coincidere); di seguito parleremo del primo, inteso come via di mezzo tra la corsa e il prato.
Il recinto è un’area attorno al ricovero notturno (casetta) entro cui le galline stanno al sicuro dai predatori e hanno a disposizione almeno 3 mq a testa per potersi muovere e razzolare.
E’ lo spazio vitale in caso il pascolo non sia disponibile o lo sia solo per alcune ore al giorno (ad esempio soltanto quando sono presenti in loco i proprietari). Inoltre, come si legge nel libro Il pollaio per tutti di Andrea Mangoni, il recinto ci consente anche di assolvere ad alcuni obblighi legali:
“Infatti, quando si sono verificate epidemie di influenza aviaria, alcuni Enti Pubblici hanno stabilito che galli e galline dovessero essere allevati in recinti rivestiti di rete a maglie fini (rete anti-passero), allo scopo di scongiurare possibili contagi da parte di uccelli selvatici.”
Perché il nostro recinto sia a prova di predatori dobbiamo utilizzare una rete a maglie fini (2×2 cm), alta almeno 2 metri, non troppo tirata, rinforzata nella parte bassa e che presenti in alto uno svasamento verso l’esterno di almeno 50 centimetri (vedi immagine sotto), in modo da rendere impossibile lo scavalcamento della stessa ad esempio da parte di una volpe.
A livello del terreno possiamo stendere verso l’esterno una rete metallica larga circa 50 centimetri, cosa questa che impedirà ai predatori di scavare per passare sotto al recinto.
Se utilizzate pali in legno conficcati nel terreno, assicuratevi che quelli ai quattro angoli siano più forti e robusti, senza sottovalutare l’idea di stabilizzarli con plinti di cemento interrati.
Infine, se risiedete in luoghi ad alta densità di predatori (come la vicinanza ad un bosco) potreste anche valutare l’opzione di perimetrare esternamente il recinto con cavi elettrificati alla base, a mezza altezza e in alto, per disincentivare ancora di più “l’arrampicata”.
Se la zona in cui è situato il nostro recinto è frequentata anche da predatori del cielo (come poiane, falchi, gheppi, ecc.), allora sarebbe ottima cosa includere all’interno dello stesso anche degli alberelli e degli arbusti bassi, in modo che le galline possano all’occorrenza rifugiarvisi sotto, e che funzionino anche come ostacolo visivo per chi osserva dall’alto.
Se questa “soluzione naturale” crediamo che possa non essere sufficiente, allora dovremo adoperarci per tendere una rete antipassero anche sopra al recinto (in tal modo sarete anche certi al 100% che le galline non potranno in alcun modo uscire).
Gli alberelli e i cespugli non servono soltanto a difendere le galline da eventuali predatori alati, ma sono utilissimi, soprattutto in estate, per creare zone d’ombra più fresche all’interno del recinto.
Le galline soffrono abbastanza la calura e l’ombra è fondamentale per il loro benessere. Il “top” sarebbero degli alberi caducifogli, che riparano dal sole nei mesi estivi e invece lasciano passare i suoi benefici raggi in autunno e inverno.
Le migliori in assoluto sono le piante da frutto, a cui non devono essere effettuati trattamenti antiparassitari; in estate i frutti caduti a terra saranno apprezzati dalle galline, così come gli insetti attratti in primavera da gemme e fiori; in estate la fronda verde proietterà ombra a terra e in inverno, i rami spogli lasceranno passare il sole.
Se non avete la possibilità di includere nel recinto degli alberi dovrete pensare a sistemare dei teli ombreggianti durante l’estate.
Bisogna comunque tener conto che il recinto è sempre un’area ristretta per le nostre galline (le quali abbisognano di almeno 10 mq ciascuna di terreno) e che quindi, in breve tempo, il terreno sarà completamente diradato dall’attività degli avicoli e dunque sottoposto, soprattutto in inverno, a diventare una zona fangosa e poco salubre (vedi su questo: Gennaio pollaio: ovvero come gestire il pollaio in inverno).
Per ovviare, o almeno contenere, tale problema, è possibile spargere sul terreno alcuni centimetri di ghiaia, in modo da facilitare il drenaggio dei liquidi e rendere il tutto anche più facilmente lavabile, ad esempio con una idropulitrice.
Altro metodo, della tradizione dei nonni, è quello di mettere nel recinto un fondo in paglia, che isola le galline dal freddo e dall’umido e assorbe molto bene le deiezioni (predisponendole così alla trasformazione in ottima pollina).
Inoltre, nell’area del recinto, dovremo anche ritagliare uno spazio per il bagno di sabbia e cenere, fondamentale per le galline per proteggersi dall’infestazione di acari, pidocchi e parassiti.
Le galline sono animali curiosi e attivi, sempre in movimento e alla ricerca di cibo; il confinamento in uno spazio ristretto può osteggiare questa loro naturale inclinazione.
Per evitare che questo accada e per cercare di fare annoiare il meno possibile le galline chiuse all’interno del recinto, potremmo inserire anche dei toys per cocche, dei giochi/passatempi per tenerle occupate, come un’altalena (se hai qualche minuto di tempo dedicalo per vedere questi video divertenti di galline che si dondolano su un’altalena, per capire quanto questa attività sia loro gradita!), un mucchio di foglie secche, delle palline di plastica sforacchiate riempite di semi, e altri piccoli diversivi per cercare di evitare il più possibile la noia e di conseguenza lo stress e la possibilità che si azzuffino tra di loro.
Molto apprezzate sono anche le foglie di cavolo nero legate alla rete del recinto e su cui le galline possono avventarsi beccandole; meglio non appenderle troppo in alto in quanto il continuo dover saltare per raggiungere l’ambita verdura potrebbe incidere negativamente sulla deposizione delle uova.
Se siete interessati ad acquistare recinti per galline già pronti o prefabbricati, ci sono diverse aziende che vendono questo tipo di prodotto in diverse tipologie, materiali e dimensioni, per le esigenze più comuni dei piccoli allevatori, appassionati, e per coloro che desiderano tenere alcune galline in giardino sia per scopi ornamentali che per l’autoconsumo di uova.
Omlet è un’azienda che punta decisamente al target di chi alleva galline in giardino e offre una gamma di prodotti assolutamente innovativa sul mercato, tra cui anche il recinto “Walk-in”, facile da montare, in maglie di acciaio e componibile in nuove soluzioni.
Nel video sottostante tutte le informazioni.
Anche Il Verde Mondo offre sul mercato dei Kit recinti prefabbricati per galline con i quali è possibile “chiavi in mano” delimitare “aree giardino” sicure e protette per le nostre cocche. I recinti partono da una dimensione di 3×2 mt fino a d arrivare al più grande che è di 6×3 mt.
Se siete amanti del “fai da te” e magari, dopo aver realizzato il vostro bel pollaio fai da te avete anche intenzione di installare da soli una recinzione intorno al ricovero, ecco qui sotto un video tutorial dove potrete trovare alcune dritte su come montare pali e rete.
Il video non si riferisce espressamente ad un recinto per galline ovaiole, ma può risultare comunque molto utile per chiarirvi alcuni passaggi tecnici che vi ritrovereste ad affrontare anche nel caso di una recinzione da apporre intorno alla casetta delle vostre cocche. Soprattutto per i neofiti può essere un video da vedere.
Contenuto del video e materiali utilizzati
Dalla posa dei pali tramite trivellazione del terreno, al fissaggio della rete, passando per le predisposizioni dei fili da tensione e da tutti gli altri trucchetti indispensabili per posare in opera una recinzione nel modo più semplice e a portata di tutti.
Un tutorial di livello base, dedicato a chi vuole ottenere un risultato soddisfacente con gli strumenti a portata di mano di qualunque hobbista.
Materiali utilizzati nel tutorial:
– Rete in plastica Tenax Millennium
– Pali e saette
– Filo da tensione
– Filo da legatura
– Fascette di plastica Tenax
[amazon_link asins=’B078SSGJW2,B01M6V3UX7,B016ZUW06A’ template=’ProductCarouselnoTitle’ store=’newallproducts-21′ marketplace=’IT’ link_id=’4374d579-ca39-4667-b45d-30bc85472a34′]
Terminiamo questo articolo con un “richiamo” all’attenzione che deve essere portata alla cura quotidiana e alla manutenzione del recinto delle vostre galline.
Ok, avete realizzato una stupenda area protetta per le vostre cocche, dotata di tutti i confort di cui abbiamo parlato per il loro benessere, e questo è sicuramente un ottimo lavoro. Ma adesso non lasciate tutto in abbandono.
Anche se voi magari non lo percepite ma la natura (pioggia, sole, vento, neve, ghiaccio), l’usura dei materiali e i tentativi giornalieri dei vari predatori metteranno costantemente “sotto stress” la vostra struttura, e può bastare una piccola falla per ritrovarsi al mattino con spiacevoli e molto tristi “sorprese”.
Quindi controllate sempre che nella recinzione non vi siano varchi o passaggi, che non ci siano buchi nel terreno (potrebbero essere ratti che scavano), che il cavo elettrificato (se presente) sia sempre funzionante (controllo della batteria) e che il fondo dove razzolano le galline sia in buone condizioni. Se notate qualcosa che non va, intervenite immediatamente.
E voi come avete realizzato il recinto per le vostre galline? Avete avuto problemi una volta terminato o nella manutenzione? Alcuni predatori sono riusciti ad entrare lo stesso? raccontateci le vostre esperienze e le vostre storie utilizzando i commenti qui sotto o sulla nostra pagina facebook.
Finalmente tornano i Campionati Italiani di Avicoltura! Un evento che, prima del Covid e di…
Pollai per Galline: scegli subito tra i più venduti Qui sotto trovi subito una selezione…
La settimana scorsa abbiamo parlato delle galline ovaiole, razze molto richieste in quanto, chi decide…
I pulcini, che per definizione sono i piccoli di gallina appena nati, ovvero usciti dall'uovo,…
EVENTO ANNULLATO! Scopri qui: Campionati Italiani di Avicoltura 2023 - 9 e 10 Dicembre a…
Le migliori galline ovaiole sono quelle che riescono ad assicurare all'allevatore la deposizione di uova…
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.