Quando alleviamo le galline, a volte dimentichiamo che una parte fondamentale per la riuscita di questa impresa è la scelta del giusto ricovero notturno o pollaio. Quest’ultimo, invece, ricopre un ruolo importantissimo per garantire ai nostri animali buone condizioni di vita e salute.
Andiamo dunque a fare alcune considerazioni generali sulla sua sistemazione e soprattutto sui materiali migliori per realizzarlo, confrontando tutti e “pro” e i “contro” delle quattro tipologie che più di sovente si incontrano:
- pollaio in muratura;
- pollaio in legno;
- pollaio in metallo;
- pollaio in plastica.
Dove posizionare il pollaio
Anche le galline amano godere di una buona postazione. Il ricovero notturno andrebbe sempre posizionato con l’apertura rivolta ad est sud-est, in modo da ricevere le prime luci del sole e da avere una buona esposizione a meridione. Se sono presenti delle finestre, anche queste dovrebbero affacciarsi su questo lato.
Il pollaio dovrebbe essere sistemato in maniera tale da non surriscaldarsi troppo d’estate e non raffreddarsi troppo d’inverno, questo in particolar modo quando il ricovero è realizzato in plastica o metallo. Può essere utile quindi usare degli alberi o degli arbusti caducifogli a sua protezione: d’estate, con la loro ombra, rinfrescheranno il pollaio, mentre d’inverno, perdendo le foglie, lasceranno passare i raggi del sole che lo riscalderanno.
Evitate di usare conifere o piante resinose e velenose che potrebbero dare problemi ai vostri animali.
Quale materiale scegliere per il nostro pollaio?
Possiamo affermare che generalmente troviamo i pollai costruiti in quattro materiali differenti: muratura, legno, metallo e plastica. Vediamo insieme pregi e difetti di ciascuno di essi.
1. Pollaio in muratura
I pollai in muratura sono i più solidi tra quelli proposti, e indubbiamente possono durare anche molti decenni. Ovviamente la loro realizzazione è più complessa, e può richiedere l’intervento di una ditta edile.
Tuttavia, se avete la prospettiva di un allevamento professionale a lungo termine, potrebbe essere un’idea da non sottovalutare quella di realizzare una serie di box in muratura collegati tra loro ma separati e dotati di parchetti esterni indipendenti.
Il pollaio in muratura offre l’indubbio vantaggio – oltre a quello della durata – di offrire un maggiore isolamento termico, garantendo agli animali un ambiente potenzialmente più fresco in estate e maggiormente protetto dal gelo d’inverno.
Inoltre, cosa assolutamente da non sottovalutare, consente di intervenire con pulizie di fondo accurate e meticolose, in caso di necessità di “vuoto sanitario” o di semplice insorgenza di malattia o parassitosi.
Certamente però, tra i difetti – oltre al costo elevato di realizzazione -, esiste la seria possibilità, se le pareti sono lasciate grezze, che possa dare asilo più facilmente agli acari rossi (genere Dermanyssus). Molto meglio, quindi, prevedere di ricoprire le pareti con piastrelle o superfici facili da pulire e disinfettare, che possano quindi permetterci di contrastare eventuali infestazioni da acari e parassiti in maniera più efficace.
Ricordate infine che per la realizzazione di un pollaio in muratura dovrete verificare la possibilità di effettuare i lavori necessari e chiedere permessi e autorizzazioni al comune di appartenenza; avrete bisogno ovviamente di un progetto da far approvare e di mantenere le adeguate distanze dagli edifici vostri e dei vostri vicini di casa.
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2. Pollaio in legno
Il legno è un materiale estremamente adattabile che permette di realizzare quasi ogni tipo di struttura ci venga in mente, e che quindi ben si presta per comodità anche alla realizzazione di pollai fissi e mobili di vario tipo.
Per i pollai a casetta realizzati in legno vale quanto già detto per quelli in muratura: informatevi presso l’ufficio tecnico del vostro Comune per richiedere quali permessi siano necessari nelle vostre zone. Potrebbe essere necessaria una DIA, quindi chiarite sempre questi punti prima di iniziare i lavori di costruzione.
In commercio si trovano spesso pollai in legno di piccole dimensioni, facilmente spostabili e non ancorati al suolo. Questi ovviamente, rientrando nel concetto delle cosiddette arche mobili, non richiedono di solito così tante autorizzazioni, ma solo l’accortezza di seguire le regole del vostro Comune in fatto di animali da cortile.
Ricordate di scegliere sempre pollai in legno realizzati con assi di un certo spessore. I pollai in legno fatti con assi leggere, di 0,8-1 cm di spessore, spesso durano pochi anni all’esterno. Scegliete quindi strutture fatte da assi più spesse, di circa 2 cm di spessore e anche più. Resisteranno molto più a lungo e vi permetteranno di allevare i vostri animali con più serenità.
A questo proposito, potreste anche riadattare a pollaio una casetta da giardino, che risulterà piuttosto comoda e robusta.
Ricordate di non posare mai il pollaio in legno direttamente sul terreno, perché finirebbe col marcire nel giro di poco tempo. Posatelo sempre su un cordolo formato da mattoni o cemento.
Non utilizzate legno impiallacciato, perché per quanto inizialmente esteticamente più bello, finirà per andare incontro a scollatura degli strati superficiali a causa degli agenti atmosferici.
Se avete un pollaio in legno leggero, in ogni caso, ricordate sempre di proteggerlo in modo che non prenda la pioggia direttamente. Per i ricoveri notturni a casetta in travi di legno, rivestite il tetto con carta catramata spessa, per impermeabilizzarlo ed evitare così fastidiose infiltrazioni (un ambiente umido può far ammalare i nostri avicoli).
Vi consigliamo la lettura del seguente articolo per capire meglio gli interventi che potrebbe essere necessario fare su un piccolo pollaio in legno: Pollaio in Legno: pro e contro e come intervenire con modifiche fai da te.
Il legno tende a diventare luogo prediletto di annidamento di molti parassiti, tra cui i più temibili sono i già citati acari rossi. In questo caso ricordate di fare delle periodiche disinfestazioni; in caso i parassiti siano conclamati, anche una disinfestazione ogni 20 giorni (solitamente è l’estate il periodo più critico).
Pulite quanto più possibile le pareti con una buona idro-pulitrice e se necessario ripassatele con la fiamma di un cannello a gas.
Il legno, rispetto a plastica e metallo, di solito garantirà un po’ più di frescura in estate, e maggiore riparo in inverno – sempre a patto, ovviamente, che abbiate scelto travi di un certo spessore.
3. Pollaio in metallo
Difficile che qualcuno costruisca un ricovero notturno in metallo, inteso come vera e propria “casetta” (anche se a volte ci si può imbattere in delle baracche in lamiera “fai da te” che spesso sarebbe meglio evitare); ma in metallo sono costruite (del tutto o in parte) molte delle arche mobili presenti attualmente sul mercato.
Il metallo, se trattato adeguatamente, ha il vantaggio di essere molto resistente e di avere una lunga durata nel tempo (i pollai anti-orso nel parco Nazionale d’Abruzzo sono realizzati in metallo). Tende però a surriscaldarsi rapidamente se esposto al sole, e i pollai semplici in metallo saranno generalmente più freddi d’inverno e più caldi d’estate rispetto a quelli in legno e muratura.
Vale la pena quindi adottare il suggerimento già dato in precedenza: posizionate questi pollai al riparo di alberi caducifogli, in modo che il fogliame li protegga dai caldi estivi e che in inverno, al contrario, cadendo le foglie, lascino passare i timidi raggi di sole per poterli riscaldare.
Uno dei vantaggi dei pollai in metallo, oltre alla relativa leggerezza, è la maggiore facilità di trattamento in caso di attacchi di acari rossi e altri parassiti. Negli ultimi anni sono stati presentati sul mercato vari modelli di arche in metallo con spioventi coibentati. In questi casi l’influsso della temperatura è certamente inferiore rispetto ai pollai in metallo semplici, ma nel contempo gli spazi della coibentazione possono offrire spazi e rifugi ai dermanissi e ad altri animaletti che possono rendere la vita dei nostri avicoli molto più difficile.
Fate sempre molta attenzione alla pulizia e all’igiene del pollaio, in modo da evitare il più possibile questo problema.
Non posateli direttamente a terra ma predisponete, sotto le aree in contatto col terreno stesso, dei mattoni o un cordolo di cemento, in modo che siano maggiormente protetti dall’arrugginimento.
4. Pollaio in plastica
I pollai in plastica sono relativamente recenti e si presentano in vari modelli. In generale mostrano pregi e difetti simili a quelli in metallo.
La durata nel tempo di queste strutture, se poste in posizione riparata, magari sotto una tettoia e lontane dal sole diretto, può essere egualmente molto lunga.
Come per i pollai in metallo vale la pena ricordare che i pollai in plastica possono essere soggetti a maggiore dispersione termica, per cui cercate di mantenerli protetti dalle avversità.
Esistono comunque pollai in plastica di ultime generazione molto ben coibentati, con una camera d’aria attorno al rivestimento esterno, e superfici lisce senza troppi nascondigli che possono offrire rifugio ai parassiti. In questi casi, per la pulizia delle strutture, può bastare un’idro-pulitrice di adeguata potenza.
Anche le griglie e altri elementi rimovibili di questi pollai spesso sono in plastica e integrate con la struttura, e dunque parimenti semplici da pulire.
I pollai in plastica sono generalmente delle vere e proprie arche mobili, e uno dei loro principali difetti è la difficoltà di trovarne di dimensioni adeguate anche se si allevano solo poco più che dieci galline. In questi casi si dovrà optare per un acquisto multiplo di più “casette” oppure dirigersi su altri modelli di pollaio.
Siamo così giunti alla fine di questa carrellata sui materiali con cui è più facile vedere costruiti i pollai (muratura, legno, metallo o plastica). E voi, avete già progettato il vostro? Come lo avete fatto? Scriveteci la vostra esperienza (o le vostre domande e perplessità) nei commenti qui sotto.
In riferimento al pollaio anti orso realizzato in metallo, ciò è pacifico, ma lo stesso è coibentato. Infatti, la corazza in metallo è sovrapposta al normale tetto coibentato, termoparete da 25 mm, che isola da freddo e caldo nei termini tecnici previsti. Tale ulteriore protezione è stat studiata per evitare l’attacco e la predazione dell’orso. Nota tecnica della FAZA srl – Roma costruttrice del suddetto pollaio.
Buongiorno, grazie per la precisazione. Un cordiale saluto e buona giornata.
Nell’ottica del riciclo ho realizzato il pollaio con un vecchio congelatore a pozzetto coricato di lato e rialzato di circa un metro. Ho realizzato una piccola porticina per l’ ingresso e una scaletta in legno con un bancale. Dentro ho sistemato un trespolo. Sotto al congelatore rialzato su un muretto a U, c’e la cassetta per la deposizione. Fresco d’estate e caldo d’inverno.
Bellissima idea, complimenti per la realizzazione del pollaio! 🙂