Abbiamo deciso di creare questa risorsa per fornire una risposta veloce (con possibilità di approfondire successivamente) a tutte quelle domande sulla gestione del pollaio che di solito ci vengono poste o che comunque troviamo formulate su social e forum di settore avicolo (abbiamo anche realizzato una risorsa simile a questa ma dedicata interamente alle faq su come allevare galline).
Questo elenco sarà sempre in continuo divenire e aggiungeremo, strada facendo, tutte le risposte a nuove domande che ci saranno formulate, sia qui sul sito (nei commenti) che sulla nostra pagina facebook.
Vi invitiamo dunque, se avete qualche dubbio o interrogativo sul pollaio che queste domande non risolvono, di porcelo, in modo da poter arricchire sempre di più questa risorsa e renderla per tutti sempre più utile ed esaustiva. Grazie! 🙂
Il pollaio dovrebbe essere realizzato sotto un albero caducifoglie, in modo che sia in pieno sole in inverno e all’ombra in estate. Meglio se albero da frutto. Il terreno non deve presentare segni di umidità e non deve trasformarsi in un’area fangosa in inverno. Cercate anche il punto più riparato dai venti.
Puoi approfondire qui: Pollaio, dove e come realizzarlo per il benessere delle galline. [https://www.tuttosullegalline.it/pollaio-per-galline/pollaio-domestico-dove-e-come-realizzarlo/]
Su questo punto ci sono due scuole di pensiero difficilmente conciliabili: chi ama i pollai in legno (come noi) e chi invece quelli in ferro. Quest’ultimi sono sicuramente più facili da pulire e soprattutto danno meno problemi con acari e parassiti, di contro però isolano molto poco dalla temperatura esterna (sia in inverno che in estate), cosa che invece il legno assicura (e non è poco).
Non c’è “un pollaio in assoluto migliore”, decidete dunque in base al vostro gusto ma soprattutto alle vostre necessità e condizioni ambientali.
Anche in questo caso non c’è una risposta definitiva. Se siete un minimo esperti e avete buona manualità con i lavori “fai da te” in legno potete anche auto-costruirlo, seguendo un progetto che tenga conto di tutte le necessità etologiche e di benessere delle galline (spazio, collocazione di posatoi e nidi, areazione interna, isolamento termico, facilità di pulizia, ecc.).
Se invece siete alle prime armi con l’allevamento delle galline o comunque non siete esperti nella realizzazione “fai da te”, vi consigliamo allora di pensare all’acquisto di un pollaio già pronto, che richiede solo di essere montato.
Certo che è possibile, e proprio per questo motivo esistono i pollai mobili su ruote, per facilitare al massimo lo spostamento anche nel caso dovessimo fare questo lavoro da soli. Se abbiamo la possibilità di avere diverse aree di pascolo (al sicuro e/o recintate) è certamente buona cosa poter spostare nel tempo il pollaio da una all’altra, in modo da fornire alle galline sempre un’area verde e ricca di nutrienti, e dare tempo al terreno già esaurito di rigenerarsi (non sottovalutate mai l’abilità di un gruppo di galline di ridurre il vostro appezzamento di terra in un’area semi-desertica!)
Ogni gallina occupa circa 25/30 centimetri lineari sul posatoio; quindi, se utilizzate posatoi lunghi 1 metro, considerate che al massimo ci potranno dormire appollaiate 4 galline.
Innanzitutto è bene distinguere tra nido singolo e nido collettivo. Ecco le misure nei due casi:
Nido singolo: circa 30 cm (base) x 40 cm (profondità). Se chiuso anche sopra si può considerare un’altezza di circa 40 cm. Un nido singolo può essere sufficiente per 3 galline.
Nido collettivo (pollaio 10 galline): circa 100 cm (base) x 40 cm (profondità).
Per sapere tutto sul nido per galline ti consigliamo la lettura del seguente articolo: Nido per galline, come realizzarlo al meglio per non avere problemi.
All’interno del ricovero la concentrazione di galline non deve superare i 4 esemplari per 1 mq. Invece, per l’area esterna di razzolamento, si dovrebbero considerare almeno 10 mq per animale.
L’igiene del pollaio è fondamentale per il benessere delle nostre galline.
Occorre allestire nei pressi della casetta un bagno di sabbia e cenere e controllare sempre abbeveratoi e mangiatoie che non siano inquinati da muffe o deiezioni.
A seconda dello spazio, e del numero di galline che lo occupano, è necessario eseguire periodicamente una pulita dell’area di razzolamento e soprattutto del cassone raccoglie-feci posto sotto al posatoio (circa una volta a settimana). Controllare che anche i nidi non sia sporcati da feci e in tal caso cambiare immediatamente la paglia (o altro tipo di lettiera che avete utilizzato).
Nel seguente articolo è possibile trovare altre informazioni approfondite: L’igiene del pollaio per la salute delle nostre galline.
Se il vostro pollaio ve lo consente, potreste optare per la realizzazione della lettiera permanente, che andrà poi cambiata una volta ogni 2 mesi (potendola utilizzare anche come concime, ovvero come pollina).
Si inizia stendendo uno strato di materiale assorbente alto almeno 5 cm sul pavimento del ricovero notturno. Dopo una settimana si rastrella la superficie, eliminando le penne cadute e incorporando le feci nello strato più profondo, aggiungendo nel contempo altri 5 cm di materiale assorbente. Si continua così per settimane… (continua su: Come fare la lettiera permanente nel pollaio per la salute delle galline.)
Assolutamente no. Il pollaio deve essere il più possibile isolato dall’umidità. Prima di collocarlo nel luogo prescelto potete ad esempio mettere della sabbia e uno strato di mattoni, oppure realizzare una piccola gettata di cemento; potreste anche optare per farlo ben rialzato sulle 4 gambe “a palafitta” (le galline accederanno quindi all’interno tramite apposita scaletta) e sotto ad esso ricavare la zona per mangiatoia e abbeveratoio.
Se le pareti del pollaio di notte si bagnano di umidità significa che non vi è una corretta ventilazione. Questa si crea perché il calore e l’umidità generati dai volatili che dormono si trasformano in condensa.
E’ necessario risolvere quanto prima questo problema in quanto può portare le galline ad ammalarsi. Cercate dunque di acquistare (o costruire) pollai con uno spazio interno ampio e che abbiano un’ottima circolazione d’aria, che va mantenuta tale anche in inverno.
Il problema del fango nel pollaio non va assolutamente sottovalutato, come purtroppo, invece, spesso capita. Questo habitat è davvero molto nocivo per gli avicoli in quanto questi animali mal sopportano l’umidità (può causare raffreddori, anche molto pericolosi) e soprattutto il fango, mescolato anche agli escrementi dei polli, diventa zona ideale di proliferazione di batteri che, attraverso il sistema digerente, sono in grado di causare gravi danni all’organismo ospitante.
Ecco in questo articolo come intervenire in questi casi: Fango nel pollaio, perché è importante eliminarlo e come fare.
Assolutamente si. Ogni stagione porta con sé un tipo di clima che incide molto sulla salute delle galline e anche sulla loro frequenza di deposizione. Se desiderate che le vostre cocche stiano sempre in perfetta forma nel loro pollaio, vi consigliamo la lettura dei seguenti articoli (a breve aggiungeremo anche quello dedicato all’estate):
– La manutenzione del pollaio a inizio autunno per il benessere delle galline;
– Gennaio pollaio, ovvero come gestire il pollaio in inverno.
La biodiversità nel pollaio è sicuramente un’ottima cosa, ovviamente a certe condizioni. Allevare insieme differenti specie avicole era ad esempio una soluzione adottata spesso nella tradizione rurale per poter sfruttare al meglio tutte le zone di pascolo.
Al contrario, meglio evitare di far coabitare assieme nel pollaio galline e conigli.
Ecco qui come organizzare al meglio un pollaio con differenti specie avicole: Biodiversità nel pollaio, come allevare insieme differenti specie avicole.
Prima di realizzare un pollaio nel giardino di casa in area urbana è assolutamente doveroso informarsi presso l’ufficio Urbanistica del proprio Comune, per capire in primis se è consentito, e poi a quali condizioni (ad esempio, in molti casi, è consentito purché la struttura sia posta ad una distanza di almeno 10 metri dal muro di confine).
Nel caso possiate realizzarlo, recatevi anche alla vostra USL di competenza, per farvi rilasciare il vostro codice stalla (è obbligatorio, anche nel caso di una sola gallina, e gratuito).
Noi consigliamo sempre di informare anche i vicini sul progetto del pollaio e rassicurarli che farete di tutto per non arrecare disturbo, innanzitutto evitando di mettere un gallo (e successivamente, anche elargendo qualche uovo fresco).
Anche in tal caso, calcolate bene lo spazio a disposizione ed inserite in giardino un numero consono di galline.
Esistono in commercio delle porte crepuscolari automatiche per pollai. Questo non esenta dal controllare come e dove sono i propri animali, ma può essere un valido aiuto in molti casi.
Ecco qui un articolo approfondito su come funzionano: Pollaio con porta crepuscolare.
L’istinto atavico delle galline è quello di rifugiarsi sui rami degli alberi per dormire al sicuro dai predatori. Non è raro imbattersi in galline (soprattutto quelle di razza rustica) che optino per dormire sui rami anziché all’interno del pollaio. Poi le galline agiscono molto per imitazione, e quindi, se vedono le prime svolazzare sui rami, anche le altre le seguiranno. In linea generale, in latitudini con temperature abbastanza miti, le galline dormono sugli alberi sia in estate che in inverno, sia col freddo che con la pioggia, senza averne alcun danno.
Unica cosa, in questi casi, assicurarsi che non abbiano optato per i rami dell’albero perché qualcosa nel pollaio le ha spaventate (la presenza di un predatore ad esempio).
Il pollaio deve essere realizzato in modo da non consentire in alcun modo l’accesso ai predatori. Studiate bene il vostro territorio circostante e siate consapevoli di quali animali possono rappresentare un pericolo per le vostre galline, pulcini o uova: orso, volpe, lupo, donnola, faina, martora, rapaci, gazza ladra, serpenti, topi e ratti; ma attenzione anche ai propri cani. Per ognuno di essi è necessario mettere in atto delle dovute precauzioni. In tal senso risulta determinante la realizzazione di un ottimo recinto a “prova di attacco”. Ecco tutto spiegato nel seguente articolo: Come difendere le galline da volpi, faine e altri predatori.
Ratti o topi nel pollaio rappresentano un gravissimo problema, non solo per uova, pulcini e – nel caso di ratti – anche per gli animali adulti, ma anche perché possono portare vicino casa molte brutte e pericolose malattie. Inoltre, se non debellati velocemente, si rischia che creino una vera e propria colonia, cosa che poi vi obbligherà a chiamare una ditta specializzata in disinfestazioni. Ovviamente dispiace dover uccidere i topi, ma in taluni casi, visti i possibili rischi, è purtroppo inevitabile.
Sicuramente l’arma migliore che possiamo mettere in campo contro i topi è il possesso di un bel gatto (o più di uno) non troppo casalingo. Per altri rimedi, naturali e non, vi consigliamo la lettura del seguente articolo: Pollaio infestato da topi e ratti? Ecco come eliminarli.
Inserire nuove galline in un pollaio già esistente, con una struttura sociale e un ordine di beccata già costituito, è sempre un’operazione delicata. La cosa migliore da fare, quando si hanno nuovi esemplari da inserire, è metterli per almeno una settimana in un recinto separato ma in modo tale che i due gruppi possano vedersi. In questo modo cominciano già a familiarizzare, e quando verranno uniti tutti assieme nel pollaio, le scaramucce saranno molto meno intense e della durata di pochi giorni.
Se avete dubbi sulla salute dei nuovi arrivati, prima di inserirli nel pollaio è consigliato sottoporli ad una quarantena per verificare che siano effettivamente sani.
Per approfondire: Come inserire nuove galline in un pollaio già esistente.
Le galline, se vivono in un pollaio con poco spazio disponibile, alla lunga possono mostrare segni evidenti di noia e comportamenti dettati dallo stress (il più pericoloso dei quali è certamente la pica, che va assolutamente evitato).
Se non vi è possibile far razzolare le vostre galline in ampi spazi, potete sempre inserire nel recinto del pollaio dei “giochi”, dei “diversivi anti-noia”, che possono aiutare le galline a distrarsi e a tenersi occupate; ecco alcuni esempi: un mucchio di foglie, un’altalena, frutta e verdura appese ad una certa altezza, barattoli bucati pieni di semi, bagno di sabbia e cenere, rami e tronchi in decomposizione… E tanti altri che potete scoprire nell’articolo dedicato: Giochi divertenti per galline da mettere nel pollaio.
In un piccolo pollaio domestico a conduzione familiare, con galline che sono libere di razzolare all’aperto, nel caso di nascita di pulcini non è uso fare alcuna vaccinazione.
Il gallo dominante del pollaio (maschio alpha) vi attacca in quanto segue il suo istinto di difesa del suo territorio e delle sue galline. Lo si può tenere lontano respingendo i suoi attacchi con una frasca, ma esistono anche delle tecniche che possono smussare questa aggressività oppure finalizzate a far capire al gallo che il vero dominante siete voi. Ecco come funzionano: Gallo aggressivo? Ecco alcuni comportamenti ed esercizi per provare a prevenirlo.
Poter disporre tutti i giorni di uova fresche genuine è certamente il motivo principale che spinge la maggior parte delle persone a realizzare un piccolo pollaio domestico per l’allevamento alcune galline ovaiole. Ma non è certamente l’unico.
In questo articolo vi sveliamo altri 8 buoni motivi da non sottovalutare affatto: 9 buoni motivi per realizzare un pollaio domestico e allevare galline.
Buona lettura e buon pollaio a tutti!
Se scorrendo questo elenco non avete trovato la risposta alla vostra domanda o dubbio, scrivetecela nei commenti qui sotto, e provvederemo ad inserirla nella pagina con la sua corrispondente risposta.
Aiutiamoci tutti insieme a far diventare questa risorsa sul “pollaio”, la più completa ed esauriente possibile.
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Buongiorno,nella mia famiglia abbiamo un'azienda agricola dove alleviamo vaccini per la produzione di latte,il quale viene trasformato nel minicaseificio aziendale,alleviamo anche maiali e cinghiali. Per poter aumentare il fatturato ho costruito una recinzione all'aperto di 2.000 Mq. la quale e' suddivisa all'interno in 3 reparti da circa 700 Mq ognuno, nelle testata ho costruito circa 100 Mq. di coperto, l'ingresso al coperto avviene con delle porte e delle finestre a terra. Vorrei allevare le galline ovaiole per la produzione di uova biologiche. Vi chiedo, quali doc. devo produrre per la certificazione biologica, quante galline posso allevare in quello spazio, quanti nidi in % ho necessità. Voglio iniziare piano con 30 galline, CONSIGLI. Grazie in anticipo. Tonino Pintus Olbia tel. 349-8415532 0789-604507 aziendagricola.s'enadesapira@gmail.com -antonio.pintus50@gmail.com
Buongiorno Antonio, la sua è certamente un'ottima idea ma da parte nostra non offriamo consulenza su come realizzare un allevamento biologico di galline ovaiole e quali documenti preparare. Le possiamo dire che, per rientrare sotto la dicitura di "allevamento biologico" le galline devo poter razzolare all'aperto con uno spazio minimo di 4 mq a gallina e deve essere fornito loro mangime di origine biologica. Per tutto il resto, se necessita di consulenza e di aiuto per la preparazione dei documenti e l'organizzazione degli spazi, le suggeriamo di provare a contattare il dott. Maurizio Arduin, tramite il sito http://www.biozootec.it
Un cordiale saluto, buona giornata, e auguri di una serena Pasqua!
buongiorno, innanzitutto vi ringrazio per il vostro sito, che consulto regolarmente da un anno, da quando cioè ho preso delle galline. Ho trovato davvero importante leggere i vostri articoli che mi hanno aiutato molto. Ho circa 20 galline miste tra bianche rosse e nere, ma nelle ultime settimane le galline bianche, e solo loro, hanno problemi di "buchi" nelle piume all'altezza della base del collo. Stanno in un'aera molto grande all'aperto. Il pollaio è di circa 50mq. Pulisco ogni giorno e cerco di seguire tutte le regole da voi suggerite, ma le galline bianche non stanno bene. Non capisco cosa può mancare. grazie in anticipo e buon lavoro katja