In un articolo precedente vi abbiamo descritto accuratamente come gestire un pollaio in inverno e come prendervi cura delle vostre galline ovaiole quando fuori imperversa il freddo e il gelo, con temperature anche ben al di sotto dello zero (su questo potete vedere anche dei video divertenti di galline alle prese con la neve).
E se in generale le galline (tranne le “setose” come la Moroseta) non soffrono troppo il clima invernale (un’attenzione particolare va però data a cresta e bargigli), hanno invece diversi problemi e un “rapporto conflittuale” con gli ambienti umidi e/o fangosi.
Anche in aree di terreno dove in primavera ed estate è rigogliosa l’erba verde, è possibile che in inverno – per via del freddo, del raspare delle galline, dei forti acquazzoni, della guazza e della neve – si venga a creare uno strato superficiale di melma e fanghiglia, anche difficile da far asciugare, data la debolezza dei raggi solari.
Questo habitat è davvero molto nocivo per gli avicoli in quanto questi animali mal sopportano l’umidità (può causare raffreddori, anche molto pericolosi) e soprattutto il fango, mescolato anche agli escrementi dei polli, diventa zona ideale di proliferazione di batteri che, attraverso il sistema digerente, sono in grado di causare gravi danni all’organismo ospitante (ecco come curare le galline da vermi e parassiti intestinali).
Ecco dunque perché è così importante per le galline vivere e razzolare in ambienti privi di fango e asciutti, preferibilmente ricoperti da erba verde.
Come abbiamo accennato poco sopra, il fango è molto spesso veicolo ottimale per diverse malattie e infezioni che possono colpire le nostre galline, ma non solo; vivere in ambiente fangoso sottopone le galline ad avere costantemente zampe sporche (e spesso anche la zona inferiore del corpo), cosa questa che poi si ripercuote su tutti i loro ambienti di vita, e quindi anche sulla zona di deposizione, dove troverete molto probabilmente anche uova dal guscio assai sporco di terra, cosa questa che può essere l’inizio di tutta un’altra serie di problematiche (sia che le uova le dobbiate mangiare che destinarle all’incubatrice per far nascere i pulcini).
Spesso (soprattutto quando siamo neofiti dell’allevamento avicolo), facciamo l’errore un po’ “egocentrico” di pensare di più a come fare a non sporcarci scarpe e pantaloni quando andiamo nel pollaio, che non a preoccuparci veramente della salute degli animali, e quindi ci accontentiamo di mettere una tavola o alcuni sassi/mattoni a terra per raggiungere “incolumi” i nidi, senza pensare a come risolvere in maniera permanente e definitiva il problema “pozzanghere e fango”.
Ecco di seguito alcune idee e soluzioni pratiche che è possibile mettere in atto se si hanno problemi di fango nella zona del pollaio:
1) Creare una copertura più ampia sopra alla zona del pollaio, ad esempio con una pergola in legno (con grondaie e pluviali), oppure anche con una recinzione munita di tetto a spiovente con telo resistente plastificato. Sarebbe però opportuno che sulla zona fangosa picchiassero comunque i raggi diretti del sole, che sono il migliore nostro alleato nell’uccisione dei batteri dannosi per le galline.
2) Creare per il pollaio vero e proprio (la casina) una base in cemento, anche un pochino rialzata da terra, e dare al terreno circostante una leggera pendenza (oppure anche a “schiena d’asino”) realizzando anche fossette di scolo, in modo che l’acqua non ristagni ma che abbia più facilità a defluire via.
3) Realizzare nel terreno intorno al pollaio un’area con ghiaia fine (alta circa 10 centimetri e delimitata da mattoni di contenimento) in modo che l’acqua filtri al di sotto e la pavimentazione superficiale si mantenga pulita. Questa, forse, potendo effettuarla, è la soluzione migliore e da prediligere.
4) Se per qualsiasi motivo l’intervento descritto al punto precedente non è fattibile, si può optare per stendere un po’ di sabbia (drenante) a cui aggiungere un bello strato di paglia e trucioli di legno, e infine mettere ancora sopra alcune assi di legno (quelle da muratori), da rimuovere poi una volta passata la brutta stagione.
Qui sotto un video dove vediamo l’effetto sul fondo del pollaio di 4 sacconi di trucioli di legno.
5) Un intervento provvisorio e veloce per casi di emergenza può essere quello di rivoltare il terreno fangoso con una vanga, in modo da “capovolgere la situazione” ed eliminare la zona acquitrinosa portando invece in superficie terra più compatta e asciutta, come si vede in questo video.
Infine, altri accorgimenti per limitare i danni del fango, possono essere quelli di disseminare il recinto e la zona dove razzolano le galline di tronchi e altri “punti di appoggio” sopra-elevati e di aggiungere nell’acqua degli abbeveratoi vitamine che possano aiutare il sistema immunitario delle galline a combattere contro le avversità di questo periodo annuale per certi versi problematico.
Se anche voi avete avuto problemi con la presenza di fango e pozzanghere nel pollaio o di galline che si sono ammalate a causa di questo, scriveteci nei commenti qui sotto la vostra esperienza e come avete risolto. Può essere di grande aiuto per altre persone ed evitare sofferenze ad altri animali. Grazie.
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In questo periodo di piogge, questo articolo è veramente utile.
Grazie Francesco :) Poi vediamo di riuscire a fare anche quello sul bagno alle galline!
Un salutone e auguri, ciao!
Mi avete dato un bel suggerimento con la ghiaia per il pollaio... provvederò al più presto perché con queste piogge il pollaio è una pozzanghera...
Buonasera Miriam, bene, siamo sempre contenti quando qualcuno ci dice che un nostro articolo è stato utile! :)
Grazie, un saluto e buona serata!
Grazie per i suggerimenti!
Dove posso acquistare la ghiaia a poco prezzo?
Ciao Valentina, sicuramente nelle rivendite per materiali edili. Informati magari presso il tuo murature. Un saluto!