Quando parliamo della perfezione della natura spesso ci riferiamo anche a quei piccoli e affascinanti dettagli di fronte ai quali non si può che rimanere meravigliati, e l’egg tooth rientra sicuramente in questa categoria, ovvero quel piccolo “dentino” presente sulla sommità del becco dei pulcini e che loro utilizzano come un piccolo corno con cui rompere il guscio e uscire dall’uovo… ovvero, per venire alla luce! 🙂
Quindi, l’egg tooth è assolutamente fondamentale nel processo di schiusa della uova.
Innanzitutto dobbiamo partire dal fatto che per un pulcino il momento di rompere il guscio e uscire dall’uovo (detto processo di schiusa e che potete approfondire nell’articolo intitolato Come nascono i pulcini) è un momento che necessita di grande sforzo fisico.
La schiusa inizia dopo 18 giorni di cova (sia essa naturale, dunque effettuata dalla chioccia, oppure artificiale, e dunque all’interno di un’incubatrice); tra il 19° e il 20° giorno si svolge il processo di fuoriuscita dall’uovo. Mediamente è un processo che richiede circa 24 ore, ma non c’è da preoccuparsi se un pulcino ce ne impiega qualcuna di più ed è bene non intervenire in alcun modo per aiutarlo, riuscirà da solo.
In queste 24 ore il pulcino alterna periodi di grande attività e di grande sforzo con periodi di riposo.
Parte essenziale della schiusa è la rottura del guscio dell’uovo; per questa ardua impresa il pulcino si avvale di un piccolo “dente” presente sulla punta del suo piccolo becco, ovvero, appunto, il così detto egg tooth.
Una volta che il pulcino è fuoriuscito completamente dall’uovo, impiega circa 24 ore a riposarsi e ad asciugarsi; per questo motivo deve essere lasciato sotto la “mamma chioccia” per questo arco di tempo (nel caso di incubatrice, dopo la schiusa è necessario aumentare un poco l’areazione della macchina al fine di assicurare un sufficiente apporto di ossigeno e, dopo che tutti i pulcini sono nati, è consigliabile abbassare la temperatura a 37,4°C).
I pulcini, dopo la nascita (quindi tra il 21° e il 22° giorno), devono ancora finire di assorbire il tuorlo dell’uovo, che è più che sufficiente a nutrirli per altri due giorni circa; non è quindi necessario preoccuparci di somministrare loro alcun tipo di alimento (nel tuorlo c’è tutto quello di cui hanno bisogno).
Al momento della schiusa il pulcino deve rompere pian piano il guscio dell’uovo fino a crearsi un varco sufficientemente grande per poterne uscire (questo processo è comunemente chiamato pipping).
La prima cosa che il pulcino deve riuscire a fare è incrinare il guscio di carbonato di calcio in un punto, producendovi un piccolo forellino. Quest’operazione richiede uno sforzo così consistente, che dopo questa operazione il piccolo, ancora all’interno, arriva a riposarsi addirittura anche per 8 ore.
Sempre grazie al suo piccolissimo ma robusto ed efficace egg tooth, il pulcino andrà a creare un taglio del guscio picchiettandolo con il suo “dente”, fino a riuscire a ritagliarne un calotta a conchiglia; questo ulteriore lavoro può richiedere anche altre successive 5 ore di riposo.
A questo punto, il pulcino comincia a spingere con la testa contro il cappuccio a conchiglia dell’uovo. Dopo circa 40 minuti di duro lavoro il pulcino riesce a mettere la testa fuori dal guscio, dopo di che si prende un’ultima breve pausa prima di dare una potente spinta con le zampe per venir fuori completamente dall’uovo.
Dopo la schiusa, il becco del pulcino continua a crescere e a rafforzarsi, mentre il dentino, avendo esaurito la sua funzione, cessa immediatamente di svilupparsi ed entro poco tempo si secca e cade. Alcuni pulcini perdono il loro egg tooth poche ore dopo la schiusa; altri pulcini possono conservarlo anche per 4 giorni o più. Con un po’ di fortuna, e prestando la giusta attenzione, è anche possibile trovare a terra il dentino caduto.
L’egg tooth non è uno strumento in uso soltanto ai pulcini di gallina, ma è presente ad esempio anche in molti altri uccelli (come anatre, pappagalli e aquile) e nella maggior parte dei rettili (lucertole, coccodrilli, tartarughe, ecc.), nei monotremi (quali l’echidna e l’ornitorinco), nelle rane della famiglia Eleutherodactylidae e anche addirittura nei ragni, ovvero in tantissime di quelle specie animali in cui “il venire al mondo” preveda di dover incidere il guscio dell’uovo per poter fuoriuscirne.
(I kiwi e i megapodi utilizzano invece, durante la schiusa, le zampe e i loro artigli per rompere il guscio.)
In alcuni animali si presenta come una piccola deformazione del becco (un corno epidermico che viene riassorbito o che cade), mentre in altri è una piccola protuberanza cranica che poi cade dopo l’uso (ad esempio nelle lucertole).
L’egg tooth è molto affilato in quanto deve permettere al piccolo di riuscire a incrinare, rompere e lacerare la superficie dell’uovo durante la schiusa.
In tutti questi casi il guscio dell’uovo è un rivestimento protettivo esterno costituito da carbonato di calcio (CaCO3).
Il guscio protegge il nascituro finché non è pronto a sopravvivere nel mondo esterno; il piccolo rompe il guscio solo quando è abbastanza forte e pronto per farlo.
I pulcini hanno un apposito muscolo sul retro del collo dedicato a questa specifica funzione (il guscio viene colpito con il dentino muovendo la testa verso l’alto).
È questo muscolo che dà loro la forza di affondare l’egg tooth attraverso la membrana interna del guscio per poi rompere il coriaceo strato di carbonato di calcio.
Il momento della schiusa avviene quando il pulcino è oramai troppo grande perché gli sia sufficiente per vivere l’ossigeno che riesce ad arrivargli attraverso i pori del suo guscio d’uovo; a questo punto utilizza il suo piccolo corno per creare dapprima un buco nella membrana d’aria, all’estremità “piatta” dell’uovo. Questa sacca garantisce al piccolo circa un paio d’ore d’aria, lasso di tempo durante il quale il pulcino dovrà forare il guscio verso l’esterno per ottenere tutto l’ossigeno di cui ha bisogno.
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Il momento della nascita è sempre un'evento commovente per l'allevatore professionale o amatoriale.
Vedere venire al mondo un pulcino è un'evento naturale magico da vivere con le lacrime agli occhi!!!!!!!!
Ciao Francesco, proprio vero... soprattutto per i bambini! Fortunati quelli che possono fare esperienze del genere :) Un salutone, grazie di seguirci sempre con passione, e ci vediamo presto! ciao!!