Pollaio

Biodiversità nel pollaio: come allevare insieme differenti specie avicole

Allevare insieme differenti specie di avicoli è possibile? Questa domanda è abbastanza comune. Vediamo quindi insieme quali sono i pro e i contro di una simile convivenza.

Prima di tutto una doverosa specifica: parliamo di differenti SPECIE, non di differenti RAZZE.
Molti allevatori principianti si chiedono, ad esempio, se sia possibile allevare diverse razze di polli insieme senza che si incrocino tra loro, e la risposta è ovviamente negativa: anche se appartengono a razze diverse restano tutti esemplari della specie Gallus gallus, per cui perfettamente in grado di accoppiarsi tra loro, a discapito di dimensioni, forme e caratteristiche differenti.
Se ad esempio allevate insieme razze grandi, come Brahma o Cocincina, assieme a razze nane come Olandese nana e Chabo, scoprirete la velocità con cui soprattutto i galletti di razze nane riescono a coprire qualsiasi gallina, anche di taglia molto maggiore; allo stesso modo, al contrario, un corpulento gallo di razza Brahma potrebbe coprire con successo una gallina Moroseta o una di razza Livorno.
Per cui, se volete evitare incroci indesiderati, nell’allevare più razze di una certa specie, evitate sempre recinti promiscui.

Come allevare insieme differenti specie di avicoli

Venendo invece al vero punto focale dell’articolo, è possibile allevare insieme differenti specie di avicoli?
Molti lettori avranno ricordi di aie contadine in cui convivevano oche, anatre, galline e tacchini, ad esempio. Era una situazione molto comune un tempo, e comportava, per gli allevamenti estensivi di una volta, il vantaggio abbastanza notevole di disporre di animali di specie differenti che fossero in grado di sfruttare a livelli diversi le varie zone che il pascolo allo stato semi-brado poteva offrire.
Ad esempio, anatre e oche potevano trarre nutrimento dalle rive dei canali e dai corsi d’acqua, le galline dai prati e dai frutteti, i tacchini sapevano sfruttare al meglio i tratti di terreno scosceso in virtù delle loro lunghe zampe, e così via.

Uno splendido gallo di Combattente Inglese Antico con anatre Cayuga. La convivenza tra più specie di avicoli è senz’altro possibile (foto: Andrea Mangoni)

Ancora oggi è certamente proponibile allevare insieme differenti specie di avicoli, ma occorre fare alcune precisazioni molto importanti.

Età degli animali

Prima di tutto, è sempre meglio partire con animali più o meno della stessa età da far crescere assieme. Questo ridurrà, almeno in parte, gli scontri, che verranno inevitabilmente a crearsi col tempo nel nostro allevamento: gli animali, crescendo insieme, vedranno costituirsi una gerarchia ben precisa che regolerà la vita del pollaio.

Dimensioni e numero degli animali (per specie)

Secondo punto molto importante da considerare nell’allevare insieme differenti specie di avicoli: parliamo di animali di dimensioni differenti.

I soggetti appartenenti alle specie di taglia maggiore, se in numero molto superiore a quelli delle specie più piccole, diverranno aggressivi e finiranno per impedire loro di alimentarsi correttamente al momento di competere per le stesse risorse.
Quindi, ricordiamoci sempre di allevare gruppi che possano relazionarsi bene tra loro: 4-5 oche con 10-12 anatre, ad esempio, oppure 6-8 tacchini con 20-30 tra polli e faraone. Se invertissimo questi rapporti numerici, se cioè allevassimo un numero maggiore di oche e tacchini rispetto a quello di polli e anatre, i primi renderebbero difficile ai secondi l’accesso al cibo o agli spazi comuni.

Se il pascolo dovesse scarseggiare ricordatevi di offrire regolarmente erbe e verdure commestibili, aiuterà a diminuire eventuali stress della coesistenza tra diverse specie (foto: Andrea Mangoni)

Una buona idea comunque, in caso di allevamenti misti, è quella di mettere un numero di mangiatoie superiore a quelle che si userebbero normalmente e di posizionarle in angoli diversi del ricovero, in modo da far si che anche gli animali più piccoli e deboli possano avere la chance di nutrirsi.

Quando convivono specie diverse (come polli e oche, in questo caso) può essere utile offrire cibo in mangiatoie diverse lontane tra loro (foto: Andrea Mangoni)

Lo spazio ideale per ciascun avicolo

Per evitare competizioni spinte nell’allevare insieme differenti specie di avicoli ricordiamoci sempre di calcolare ampi spazi sia nei ricoveri notturni che nel pascolo.

Ogni specie richiederà spazi diversi a seconda della taglia e delle abitudini.
In generale, tenete a mente che le esigenze delle varie specie sono le seguenti:

Polli e faraone: 3-5 capi per metro quadro di ricovero e circa 10 metri quadri di pascolo per capo;
Anatre: 3 capi per metro quadro di ricovero e circa 15 metri quadri di pascolo per capo;
Anatre mute: 2 capi per metro quadro di ricovero e circa 15 metri quadri di pascolo per capo;
Tacchini: 2 capi per metro quadro di ricovero e circa 25 metri quadri di pascolo per capo;
Oche: 1-2 capi per metro quadro di ricovero e circa 30 metri quadri di pascolo per capo;

Queste misure, sebbene possano sembrare eccessive, sono calcolate in eccesso per garantire sempre una migliore qualità della vita agli animali. Potreste ottenere buoni risultati anche con spazi leggermente più stretti, ma dipenderebbe molto anche dall’indole dei singoli soggetti.

Garantite sempre ai tacchini al pascolo uno spazio doppio rispetto a quello destinato ai polli (foto: Andrea Mangoni)

Il pascolo e gli abbeveratoi

Veniamo ora al pascolo: in generale un allevamento misto di avicoli troverà giovamento da un pascolo ricco, ben strutturato, con tante essenze differenti. Sarà importante progettare diversi punti di ristoro, come siepi fitte e arbusti. Scegliete specie di alberi e arbusti non velenose.

Se alleverete anche palmipedi, fate molta attenzione a come fornirete loro una zona d’acqua. In particolar modo è noto che anatre e oche amano sguazzare nell’acqua degli abbeveratoi, per cui niente abbeveratoi aperti nel recinto o nei ricoveri. Meglio sfruttare quelli a sifone o a goccia.
Se proprio dovete usare abbeveratoi aperti, posizionateli sopra una griglia sospesa o del materiale drenante, in modo che non si formino pozzanghere ai piedi dell’abbeveratoio, che potrebbero trasformarsi in ricettacolo di germi per gli altri avicoli.

Dovrete inoltre lavare e ripulire tutti i giorni gli abbeveratoi, perché gli anatidi, oltre che insozzare l’acqua di fango e feci, hanno anche l’abitudine di ammollare parte del proprio cibo in acqua, perdendone sempre una parte.

Le anatre tendono a sporcare molto l’acqua degli abbeveratoi, specie di quelli aperti (foto: Andrea Mangoni)

Altro punto importante: anatre e oche amano accoppiarsi in acqua. Può succedere che maschi isolati di anatidi cerchino di accoppiarsi con altri avicoli quando questi si avvicinino all’abbeveratoio per bere, in alcuni casi provocandone la morte per annegamento. Fate quindi attenzione, in un allevamento misto, a non lasciare mai un livello alto d’acqua negli abbeveratoi aperti, se li usate.

Le malattie

Infine dovete ricordare che differenti specie di avicoli comportano differenti sensibilità a malattie.
Ricordatevi ad esempio che gli anatidi sono generalmente molto resistenti a malattie che invece possono rivelarsi deleterie per i polli, e che questi ultimi possono fungere da fonte di contagio per i tacchini (in generale tra gli avicoli più delicati in questo senso).

La cosa migliore da fare per allevare insieme differenti specie di avicoli è probabilmente quella, quindi, di procurarsi uova o soggetti presso allevamenti in cui da anni sono tenute e riprodotte insieme varie tipologie di questi animali.
In generale si può dire che, in questo modo, aumenteranno le probabilità che col tempo i soggetti in questione abbiano sviluppato un buon sistema immunitario, che li possa portare a sopportare bene le possibili reciproche piccole malattie.

I tacchini tendono ad essere molto sensibili nei confronti delle malattie trasmesse dai polli (foto: Andrea Mangoni)

Conclusioni: la bellezza della biodiversità

Come vedete, si tratta di un’esperienza di allevamento – quella dell’allevamento misto – che richiede un po’ più di attenzioni. Ne vale la pena? Provate a immaginare il vostro pascolo, con galli e galline che razzolano, tacchini che fanno la ruota pomposi, e lucide e petulanti anatre che sguazzano nell’acqua… Immaginate la bellezza della scena, e decidete da voi!

Se invece siete tra i fortunati che avete già un allevamento misto di specie avicole differenti, raccontateci la vostra esperienza e i vostri consigli nei commenti qui sotto.

Andrea Mangoni

Andrea Mangoni, zoologo, fotografo e divulgatore, dal 2006 si occupa dello studio e della ricerca storica riguardanti le razze avicole italiane. Alleva e seleziona la Gallina di Polverara e collabora con altri allevatori alla selezione di altre razze venete. Dal 2016 collabora con la ditta Novital nella gestione dei social media, curandone l'aspetto divulgativo. Pagina Novital: https://www.facebook.com/Novital.Italia/

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  • Buongiorno, noi vorremo allevare galline di diverse razze quali ad esempio Araucana, Marans, Australorp, ecc.... L'idea è di tenere insieme in un pollaio comune solo le galline ovaiole senza galli (per non danneggiare le razze). Mentre galli e galline destinati ad accoppiamento o incroci in un secondo pollaio (ad esempio gallo marans con galline araucana, dato che vogliamo ottenere le olive egger). È possibile? Grazie.

    • Buonasera Susy, non solo è possibile, ma è auspicabile, in assoluto la cosa migliore da fare. E anche più di due pollai, se l'organizzazione lo richiede; ognuno con il suo recinto e spazio di pascolo ovviamente. Ricordate anche di tenere sempre in considerazione la giusta proporzione tra gallo e numero di galline (circa 1 ogni 8/10 galline). Un cordiale saluto e buon lavoro.

    • Buonasera Giovanni, assolutamente si, tutti gli avicoli da lei nominati possono dormire assieme nel ricovero, come spesso accadevo negli allevamenti di campagna di alcuni decenni fa. A tal proposito, le lasciamo in lettura anche questo articolo.
      Un cordiale saluto e buona giornata.

  • Buonasera ho tre polli due oche adulte e due oche di un mese. I tre polli alla sera vanno a dormire da soli nel pollaio le oche le devo accompagnare. Come posso fare per farle andare da sole nel pollaio? Datemi dei suggerimenti grazie

    • Ciao, hai risolto? Da quello che ho letto in giro le oche vanno allenate ad entrare, ma non daranno mai la sicurezza assoluta di rientrare da sole come le galline. Le hai prese già adulte?

  • Buongiorno, ho un gran voglia di adottare 2/3 galline nel contesto urbano con un grande giardino,ho un grosso pensiero che posano attirare ratti vicino casa, potreste darmi indicazioni in merito

    • Salve, il suo timore che un pollaio possa attirare ratti non è del tutto infondato, una parte di rischio c'è. Tutto si gioca sulla prevenzione. Se tiene il pollaio pulito e igienizzato, utilizza mangiatoie antispreco e non lascia avanzi di cibo in giro, sarà molto più difficile che ciò accada. Inoltre, se dispone di un grande giardino, potrebbe inserire anche un gatto, che è un ulteriore deterrente contro i topi. Un cordiale saluto

  • Buongiorno, sono un'allevatrice di ovaiole (isa brown e sussex) di modestissima entità (50 capi circa) e vendo le uova secondo normativa. Mi è stato proposto di prendere un tacchino, maschio adulto, da una persona che vuole disfarsene. Leggo che sono più delicati dei polli a livello di salute, ma al netto dell'utilità in un contesto agricolo con 5000 mq di pascolo, mi chiedevo se non fosse pericoloso in caso di monta delle galline o se ci fosse qualche altro fattore che possa andare contro le normative dell'allevamento di ovaiole. Grazie

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