Lo Zen e l’arte di allevare galline (Zen and the Art of Raising Chickens) è un bellissimo libro scritto da Clea Danaan nel 2010 (acquistabile su Amazon), e che racconta l’esperienza del sua famiglia nell’allevare galline domestiche, un’esperienza che l’autrice arricchisce di sue personali riflessioni estrapolate dal mondo Zen, e (ri)condotte in tutto ciò che ruota e accade attorno ad un pollaio da giardino, quando la vicinanza uomo-animale e tale che cadono molte di quelle barriere e preconcetti che spesso, senza neanche saperlo, abbiamo.
“[…] Mia figlia parlotta con vivacità, cercando di restare seduta. Vuole che Maisy, la nostra gallina di razza Buff Orpington, si avvicini e becchi il filo d’erba trattenuto nel suo pugno di bimbetta. La gallina la guarda in modo strano, con diffidenza. Infine si avvicina impettita e afferra il lungo filo d’erba verde. La piccola fa un ampio sorriso e il suo viso è aperto e luminoso. Maisy dal fondo della gola emette un quesito in lingua gallinacea, poi si allontana per unirsi alle sue tre compagne di storno che raspano il pacciamo in cerca di insetti.”
La scelta di allevare galline anche in ambito urbano, nel proprio giardino, deriva in primis da una volontà di condurre una vita più vicina alla natura e più sostenibile, approvvigionandosi delle uova deposte dalle galline del proprio pollaio.
Immersi costantemente nel turbinio della vita moderna, tutto ciò che molti di noi desiderano (e questo desiderio si fa vivo in sempre più persone) è di ritirarsi in un angolo tranquillo di natura, sedersi sull’erba ad osservare il cielo o, meglio ancora, restare affascinati e in totale relax a guardare le proprie galline razzolare libere e tranquille in giardino.
“Il vero intento dello Zen è vedere le cose così come sono, osservare le cose così come sono e lasciare che tutto vada come deve andare.”
Perché allevare galline è molto più di questo: significa responsabilità di scelta, sostenibilità, ecologia, empatia e amore verso la natura.
Scopriamo quindi cosa può insegnarci, anche sulla spiritualità, allevare galline e prenderci cura di loro.
Per un’infinità di motivi. Le galline sono abbastanza semplici da tenere, non occupano troppo spazio, osservarle restituisce tranquillità e divertimento (date un’occhiata ai nostri video divertenti), e in dono si ricevono le uova, con cui realizzare tantissime ricette (senza dimenticare la pollina con cui concimare biologicamente l’orto).
Poi c’è anche chi decide di prendere alcune galline per far fare una bella esperienza ai propri bambini, per farli crescere con questi animali accanto, facendo raccogliere loro le uova e possibilmente facendoli assistere alla nascita dei pulcini, per poi accudirli e crescerli. Tutte emozioni fantastiche che non si dimenticano più.
Allevando galline si impara (e si entra a far parte) del ciclo della natura, della nascita-vita-morte, della sostenibilità, dell’attenzione ai buoni prodotti naturali e così del proprio benessere. Si è portati a ragionare di più, e più spesso, sui problemi legati allo spreco e ad una vita più attenta alle risorse rinnovabili.
Inoltre, allevare galline significa anche amare un nuovo animale da compagnia, ognuna con la sua personalità; significa comprendere i loro versi, coccolarle, passare del tempo con loro e giocarci assieme. A molte persone questo può sembrare incredibile, eppure è la realtà dei fatti, se soltanto si ha il desiderio di andare oltre i nostri “recinti” mentali.
”Un giorno, mentre Gallina stava fuori dal cancello, il contadino le domandò: Gallina, Gallina, ma perché non entri?
Gallina rispose: Non mi vedo di fuori. Perché dovrei entrare?”
Infine, allevare galline in ambito urbano o suburbano ha in sé qualcosa di meraviglioso e di magico, come una barca nel deserto. Un pollaio in un giardino è un po’ un paradosso, in quanto riesce a portare a contatto due mondi e due ambiti di significato e di esperienze considerati assai lontani: quello della vita cittadina e quello della vita di campagna.
E basta lo stupore e le domande degli amici quando vedono le galline razzolare in giardino, per capire quanto questo “gallinaceo connubio” sia incredibilmente attrattivo e ricco di ricordi, domande e futuri possibili e alternativi.
“Mente di Principiante è un concetto Zen con cui si intende l’avvicinamento a qualcosa senza nozioni, etichette o idee preconcette. Le mente del principiante è aperta. Le galline sanno come essere di ispirazione per la mente di un principiante. Mentre osservo i miei uccelli razzolare in giardino, io entro in un luogo di calma beata. […]”
Le galline sono allo stesso tempo animali d’affezione e animali che ci donano cibo, e questa combinazione assolutamente rara ci mette di fronte ad un senso di responsabilità e affettività diversa e profonda.
Le galline hanno bisogno di noi per essere protette, e noi abbiamo bisogno di loro per le uova. C’è uno scambio di necessità, un legame che risale indietro di millenni, e da cui si sprigiona potente il senso profondo della storia e di un legame che fa quasi parte del nostro DNA.
Allevare galline in giardino significa comprenderle giorno dopo giorno, e capire come allestire al meglio, per il loro benessere un’area che, originariamente, non era stata pensata a tale scopo.
Ma anche le galline, a starci insieme, sembra che dal canto loro non manchino di studiare il contesto, la vie di fughe, i punti più interessanti e quelli dove è inutile recarsi.
Ed è sorprendente come imparino velocemente, e quanto la memoria le guidi con esatta precisione.
Allevare galline in giardino ci fa conoscere e riscoprire da principio questo piccolo fazzoletto di terra che oramai (troppo presto) davamo per scontato. E questo ha molto a che fare con lo Zen.
E per entrare ancora più dentro a questa straordinaria esperienza che è l’allevamento di galline domestiche, l’autrice propone anche di tenere un diario, in cui annotare vissuti, emozioni, domande e risposte che il rapporto con le “cocche” (e con la loro “mente di principiante”) ci ha permesso di vivere, raccontando così la nostra crescita di consapevolezza assieme a loro. La nostra quiddità, si potrebbe dire, utilizzando un vocabolo prettamente Zen.
Tenere poche galline in giardino, in un pollaio domestico, è un’attività che, a dispetto di quanti ancora possano credere il contrario, porta via poco tempo e regala incredibili soddisfazioni.
Una volta superato il momento dell’installazione della casetta e dell’organizzazione pratica della vita degli animali (recinto, pascolo, mangime, ecc.), l’allevamento delle galline, con un minimo di organizzazione, procede quasi in automatico, senza che i vicini abbiano alcunché per cui lamentarsi, ed ottenendo quasi ogni mattina il miracoloso dono delle uova fresche appena deposte.
Le galline sono animali molto abituali, con un ritmo veglia/sonno molto simile a quello umano, e ciò rende il loro accudimento ancora più semplice e spontaneo. Basta ricordarsi di compiere quelle poche e fondamentali azioni quotidiane che tutto scorre fluidamente da sé. Inoltre, nei giardini urbani, non ci sono praticamente predatori (ad eccezione di topi e ratti), e questo rende la gestione del pollaio ancora più semplice.
“Con la piccola proprietà urbana, che garantisce una maggiore autosufficienza grazie all’orticultura, ai lavori fai da te e all’allevamento di animali su piccola scala, si ha modo di creare un ambiente domestico sano. Produrre il proprio cibo, accudire gli animali e praticare altre forme di autosufficienza, per la famiglia, sono attività equivalenti a un respiro profondo per il corpo. Si vive totalmente nel proprio spazio, con un’energia tutta concentrata lì, nell’ambiente domestico, il quale, per un piccolo proprietario, ha la stessa sacralità della natura.”
Inoltre, le casette per galline che oggi si può trovare in vendita sono esteticamente perfette e bellissime, addirittura impreziosiscono il giardino invece di essere un “pugno in un occhio”.
Allevare poche galline permette anche a una famiglia “cittadina” di riscoprire i piccoli lavoretti felici del giardino, della pulizia del recinto e dello spargimento del compost nell’orto. Grazie alle galline si torna anche a riappropriarsi di una parte di vita “esterna” che è fondamentale per il benessere psico-fisico umano. Ma non solo.
Accudire galline ci fa riscoprire con maggiore consapevolezza, anche il senso profondo del trascorrere delle stagioni. Le galline, con la muta, la cessazione della deposizione delle uova in autunno, la ripresa a fine inverno, il cambio delle penne, la nascita dei pulcini e il farsi chioccia in primavera, ecc., infondono tutt’attorno a loro, coinvolgendoci, la bellezza della necessità di ogni singola stagione, cosa che, abitando in ambito urbano, spesso si va a smarrire e dimenticare.
Grazie, care galline, per tutto questo.
E ciò è soltanto l’inizio. La passione e l’amore che allevare alcune galline infonde in chi se ne prende cura, è qualcosa di strabiliante, e pian piano c’è la curiosità e la meraviglia di conoscerle sempre più, ed entrare a far parte di un mondo che nemmeno lontanamente sospettavamo esistesse…
E voi, cosa ci raccontate del vostro “allevare galline” in ambito domestico? Vi ritrovate nelle parole e nelle emozioni dell’autrice del libro? Che cosa vi danno, ogni giorno, le vostre cocche, nel rapporto che avete instaurato con loro? Raccontateci tutto nei commenti qui sotto, è un argomento che ci sta davvero molto a cuore! 🙂
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......"Poi c’è anche chi decide di prendere alcune galline per far fare una bella esperienza ai propri bambini, per farli crescere con questi animali accanto, facendo raccogliere loro le uova e possibilmente facendoli assistere alla nascita dei pulcini, per poi accudirli e crescerli. Tutte emozioni fantastiche che non si dimenticano più"......
Parto da queste poche righe che ho ripreso per dire ai lettori, che non esiste verità più giusta, infatti le mie bambine hanno potuto ammirare la nascita dei pulcini in maniera naturale e in tutta la tranquillità e amore che mamma chioccia ci mette nei 21 giorni di cova.
Sono rimaste entusiaste nel vedere il miracolo della schiusa, e sono molto contente quando vanno nel pollaio per prelevare le uova sotto l'attento sguardo di "PIPPO" il gallo.
Lo consiglio ...............esperienza per i figli bellissima!!!!!!
Ciao Francesco, grazie infinite per questa bellissima testimonianza diretta della tua esperienza :)
Anche per noi è stato lo stesso: i nostri nonni avevano il pollaio con le galline, e non vedevamo l'ora di andarli a trovare per portare loro da mangiare, prendere le uova, stare nella "vigna" tutto il pomeriggio a vederle razzolare e a giocarci insieme... Ricordi che non si dimenticano, e che ti lasciano dentro un certo amore verso gli animali.
Ciao!!
Un bellissimo articolo, pienamente d'accordo su tutto! Le ragazze ???? ???? ???? ???? ????, come le chiamo io, sono fantastiche!
E proprio oggi pomeriggio ho passato un bel momento, seduta sul prato, sotto l'ombra del sambuco insieme a loro, ad osservare la chioccia Pia con i suoi 8 pulcini ???? ???? ???? ???? che procurava insetti ruspando sotto la compostiera! ???? W LE GALLINE
Ciao Angela... che dire, d'accordissimo con te! Una bellissima testimonianza, grazie! :) E ovviamente ci uniamo al tuo W LE GALLINE!