Le galline bevono molto, più degli altri uccelli, e per questo è essenziale la presenza di un abbeveratoio idoneo che garantisca una riserva d’acqua fresca costantemente a loro disposizione all’interno del pollaio.
In una giornata di calura estiva possono arrivare a berne anche mezzo litro (per sapere come gestire al meglio il pollaio durante la stagione calda, ti invitiamo a leggere il seguente articolo: Pollaio in estate, le galline soffrono il caldo: ecco cosa fare).
La disponibilità di acqua fresca e pulita è fondamentale tanto quanto una corretta alimentazione.
Il fabbisogno di acqua giornaliero è proporzionale al peso della gallina; in generale c’è da tener conto che, rispetto ad ogni altro animale domestico, le galline hanno un fabbisogno due volte superiore e approssimativamente, in termini quantitativi, è stato calcolato un consumo d’acqua pari a 2-3 volte il peso del mangime ingerito (stimando circa 130 gr. al giorno di cibo, si ottiene quindi circa 260-390 ml. di acqua al dì).
Per “acqua fresca” si intende un temperatura ottimale tra i 10°C e i 15°C.
Bere acqua troppo fredda può causare un abbassamento della temperatura corporea delle nostre galline ovaiole con conseguente riduzione della deposizione di uova (nonché congestioni e gastroenteriti); bere acqua troppo calda può indurre ad un consumo eccessivo di acqua finalizzato a compensare l’inappagato senso di dissetamento.
E’ molto importante riempire quotidianamente la ciotola d’acqua (o l’abbeveratoio) e se possibile controllarla durante il giorno, per assicurarsi che le nostre galline non ne rimangano mai senza; questo controllo va fatto non solo in estate, per aumento del consumo e per evaporazione (che può essere ridotta ubicando l’abbeveratoio all’ombra), ma anche in inverno nel caso di acqua ghiacciata (ecco come gestire il pollaio in inverno).
Durante il giorno le galline si abbeverano in piccole quantità, ma molto frequentemente. Per “buttare giù” l’acqua devono piegare la testa all’indietro perché non sono altrimenti in grado di deglutire.
Per monitorare lo stato di salute delle nostre galline è bene tenere sotto controllo il quantitativo d’acqua bevuta (anche per questa ragione è consigliato che l’abbeveratoio sia realizzato in modo tale da non poter essere ribaltato). Ad esempio, un consumo eccessivo d’acqua potrebbe anche essere causato da un’alimentazione troppo ricca di sale e quindi, anche questo fattore, va assolutamente monitorato.
Se osserviamo per un lungo periodo consumi d’acqua non normali (molto ridotti o troppo eccessivi) potrebbe essere necessario consultare un veterinario.
Un buon rimedio naturale di antica tradizione (anche se non accertato e supportato da studi) consiste nell’aggiungere un cucchiaino di aceto di mele per ogni litro d’acqua nell’abbeveratoio (circa 3 ml. per ogni litro).
Così facendo non solo si riduce la formazione di batteri nell’acqua stessa, ma si forniscono sostanze utili al benessere della gallina (quali ad esempio zolfo e potassio), indispensabili a mantenere nel tratto digerente un ambiente naturalmente acido (abbassano il PH del tratto gastroenterico) e dunque in grado di bloccare lo sviluppo di batteri e funghi (è stato infatti riscontrato quale metodo efficace contro Candida, Pseudomonas e coccidiosi).
Eccedendo nella dose di aceto però, le galline potrebbero non più gradire il sapore dell’acqua e quindi, evitando di berla, prodursi dei danni; fare dunque molta attenzione alle dosi consigliate; inoltre in commercio esistono prodotti specifici, studiati proprio il consumo delle galline, a base di aceto di mele (ad esempio queste tanichette di aceto di mele).
L’aceto di mele aggiunto all’acqua viene assorbito dall’intestino nella quantità necessaria mentre la parte eccedente viene naturalmente eliminata con le escrezioni. E’ bene anche precisare che l’utilizzo di acqua e aceto di mele non induce alcun rischio di alterare la calcificazione dei gusci delle uova.
Al contrario, l’acqua acidulata con limone può invece ostacolare l’assorbimento del calcio a livello intestinale e quindi renderlo indisponibile per essere metabolizzato in ossa, gusci di uova (con conseguente deposizione di uova dal guscio molle), muscoli, nervi, ecc.
Se siete interessati ad altri rimedi naturali da mettere in pratica nel nostro pollaio e durante l’allevamento quotidiano, vi suggeriamo la lettura del seguente articolo: Rimedi naturali per il benessere delle galline.
E’ essenziale che la ciotola d’acqua sia posizionata o realizzata in modo tale da non poter essere rovesciata e che non ci possano entrare dentro le zampe. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di posizionare la ciotola d’acqua su una griglia in metallo che costringerebbe le zampe delle nostre galline a stringersi alla griglia e impedirebbe loro di stare su una zampa sola riuscendo con l’altra a ribaltare/sporcare la ciotola (metodo consigliato dal Dottor Maurizio Arduin).
La ciotola potrà essere in metallo, vetro, ceramica o plastica; l’importante è che sia pratico riempirla e pulirla. La ciotola dovrà essere ripulita sia dalle foglie cadute dagli alberi sia dalle alghette e larve di insetti che potrebbero venire a crearsi nel caso di acqua troppo stagnante.
Per mantenere la ciotola pulita si consiglia di utilizzare una spugnetta bagnata con acqua e aceto ed effettuare spesso il ricambio dell’acqua che, se sporca, potrebbe danneggiare sia la salute e il benessere della gallina sia la qualità e la salubrità delle uova.
Oltre alle normalissime ciotole (da realizzare anche con vecchie insalatiere, visto che riciclare non è mai male!) possono essere utilizzati abbeveratoi a precipitazione d’acqua.
Gli abbeveratoi di questo tipo possono essere a “precipitazione statica” (il cui principio di funzionamento si basa sulla “Legge di Stevino” e quindi su un gioco di equilibrio di pressioni idrostatiche tra la pressione atmosferica esercitata sull’acqua nel recipiente da cui le galline posso bere e la pressione esercitata dalla bolla d’aria interna al recipiente che la contiene) e tra i quali distinguiamo:
Oppure possono anche essere utilizzati abbeveratoi a “precipitazione dinamica”, nel caso in cui si voglia collegare l’abbeveratoio ad una fontanella-sistola d’acqua del nostro orto-giardino; anche in tal caso oltre ad abbeveratoi “fai da te” sono anche disponibili in commercio abbeveratoi automatici.
Altra possibile soluzione che riduce al minimo la possibilità che si generino alghe e batteri è l’utilizzo di un abbeveratoio per galline a goccia, sia “statico” (collegato ad un serbatoio, come il Brite Tap), sia “dinamico” ovvero collegato ad una fontanella-sistola (con appositi succhiotti-beverini o anche con appositi “bicchieri”).
E voi, come vi siete organizzati con gli abbeveratoi per non fare mai mancare l’acqua fresca alle vostre galline?
Se avete consigli o esperienze diverse da condividere, lasciate un commento all’articolo.
Adesso che sapete tutto sull’importanza dell’acqua fresca per le galline e quindi sul possedere un abbeveratoio funzionale, a meno che non siate appassionati del “fai del te”, potete scegliere e acquistare il vostro tra questi 10 migliori abbeveratoio più venduti.
Realizzati con serbatoio in plastica o in acciaio, variano nelle dimensioni da quelli con una capienza da pochi litri a quelli da 10, 30 o 50 litri. Molto comodi sono gli abbeveratoi per galline automatici a goccia direttamente collegati con tubo (e galleggiante) alla rete idrica dell’abitazione: l’acqua sarà sempre fresca, mai sprecata e non dovremo preoccuparci più di cambiarla (soprattutto in estate!).
Esistono kit di montaggio già comprensivi di tutto il necessario, oppure i più semplici e classici abbeveratoi a sifone.
Offrire alle nostre galline sempre acqua fresca e pulita è fondamentale per non indurle a cercare acqua a terra nel pollaio, cosa questa che spesso provoca malattie intestinali e altri disturbi portati da parassiti.
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Bellissimo articolo!!!
Grazie Carolina, siamo contenti che ti sia piaciuto e che ti sia stato utile. Continua a seguirci! :)
Un saluto e buona giornata!
Vorrei chiedere agli allevatori più "esperti" come si può fare per impedire che l'acqua nell'abbeveratoio ghiacci in inverno. Purtroppo ho un pollaio prefabbricato in legno e l'abbeveratoio sono obbligato a metterlo all'esterno. Alcuni dicono che si debba aggiungere all'acqua dello zucchero o dell'aceto per abbassare la temperatura di glaciazione ma non so se sia vero.
Grazie a chi mi sa dire qualcosa
Buongiorno Edoardo, potresti provare ad ovviare adattando per le tue galline una di quelle ciotole per cani riscaldate; ecco un esempio: https://www.amazon.it/CUHAWUDBA-Riscaldata-Multifunzionale-Alimentare-Mangiatoia/dp/B07YS34K57/ref=sr_1_8?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=AWZILGXK5RQW&keywords=ciotole+per+cani+riscaldata&qid=1575718115&sprefix=ciotole+per+cani%2Caps%2C177&sr=8-8
Oppure metodi empirici, come cambiarla spesso, o mettere all'interno dei sassi caldi... Un cordiale saluto e buona giornata.
Buongiorno,
vi ringrazio per il suggerimento che sarebbe ottimo se solo potessi avere una presa di corrente vicino al pollaio. Purtroppo essendo nel frutteto non ne dispongo.
Tenterò con dei rimedi empirici sperando che il gelo non sia troppo rigido.
Grazie comunque della risposta.
Edoardo
Buonasera! Una domanda a cui non riesco a trovare risposta: le galline devono avere a disposizione acqua e cibo anche durante la notte? Perché l'abbeveratoio è nel loro cortiletto e di notte le mettiamo all’interno di un pollaio di legno privo di acqua e cibo!
Attendo una risposta!
Buonasera, assolutamente no. Le galline di notte dormono, non hanno bisogno di nulla, se non di un pollaio sicuro, senza correnti d'aria, senza umidità e ben al buio. Al mattino devono trovare acqua e cibo. Un cordiale saluto.
Buongiorno ho letto che appena si prendono le galline per i primi 15 giorni al mattino devono stare chiuse all'interno del pollaio per non andare a cercare altri posti di ombra e abituarsi appunto al nuovo habitat, e farle uscire solo nel primo pomeriggio; in questo caso il mangiare e il bere dove lo metto?
grazie
Buongiorno Michela, di solito i pollai hanno una parte chiusa chiamata "corsa" dove le galline possono un po' sgranchirsi e camminare; può mettere lì l'abbeveratoio e la mangiatoia; in caso contrario dovrà preparare un piccolo spazio aggiuntivo adiacente al pollaio chiuso da rete. Un cordiale saluto.