Le uova sono da sempre uno scrigno quasi magico che riserba grandissime, e a volte incredibili, sorprese. Sia le uova naturali, che con il loro contenuto ad altissimo valore nutritivo sono assai preziose per la nostra alimentazione, sia nel caso di uova artificiali, come possono esserlo ad esempio le uova di Pasqua, che non vediamo l’ora di scartare per scoprire il regalo nascosto al loro interno, o come lo sono anche, spostandoci su un piano più artistico, raffinato e prezioso, le uova Fabergé.
Il simbolismo dell’uovo è potentissimo; un elemento ancestrale, che ci accompagna dalla notte dei tempi, e che rimanda alla “vita prima della vita”, che prende forma e anima all’interno di questo sottile e delicato scrigno. Tornando all’arte, solo per fare un esempio tra i più famosi, basti pensare alla forza comunicativa ed evocativa enorme che ricopre l’uovo nel simbolismo e nelle opere di Salvador Dalì.
Mantenendo questo ideale ping-pong tra natura e arte, torniamo dunque alla prima, per scoprire che, in alcuni casi, seppur assai poco frequenti, se entrando nel nostro pollaio di galline ovaiole per andare a raccogliere le uova deposte in giornata, ci accorgiamo che stranamente ce n’è una molto più grande e più pesante del solito (e delle altre), questo dovrebbe farci insospettire sul fatto che, molto probabilmente, ci troviamo davanti ad un raro caso di egg inception.
Vi ricordate il film “Inception” del 2010, scritto e diretto da Christopher Nolan e con protagonista un grande Leonardo Di Caprio? No? Allora, a questo link trovate una delle tante scene memorabili di questa pellicola (che, se non avete visto, vi consigliamo assolutamente di vedere, magari acquistandolo in dvd), ma quello che a noi più interessa in questo momento è la parola del titolo: Inception.
Questa parola, in inglese ha il significato corrente di “inizio, cominciamento”, ma anche quello figurativo di “immettere (dentro la mente di un’altra persona) un pensiero/sogno a lui estraneo”. E il film è a sua volta un’avventura che trascina il protagonista ad indagare la psiche e il subconscio sprofondando sempre di più in strati profondi dell’attività onirica, che sono conformati come una grande matrioska, uno dentro l’altro.
Ecco dunque che adesso, alla luce di tutto ciò, la definizione “egg inception” ci appare molto più chiara, e assume in sé entrambi i significati della parola, quello naturale e quello figurativo.
Infatti si riferisce a qualcosa da cui tutto ha inizio (l’uovo appunto), e che custodisce dentro si sé un altro sé più piccolo, come una matrioska russa: è l’uovo dentro l’uovo. Ed è un fenomeno che scaturisce una sorpresa enorme quando capita. Guardate e ascoltate questo video qui sotto! 🙂
Il fenomeno dell’egg inception, ovvero dell’uovo più grande che custodisce al suo interno un altro uovo più piccolo assolutamente perfetto e commestibile, non è molto frequente in natura ma può accadere.
Un ragazzo inglese, alcuni anni fa, pensò che la sua gallina avesse deposto l’uovo più grande al mondo, ben 200 grammi, ma rimase molto stupefatto quando, aprendolo, ci trovò dentro un altro uovo.
In molti lo tacciarono di aver manomesso in precedenza l’uovo o che comunque si trattasse di un fake, una storia “montata ad arte”; ma invece, pur essendo raro, in natura “l’uovo dentro l’uovo” può accadere.
Alla base del fenomeno egg inception c’è un incontro, all’interno dell’ovidotto della gallina, tra un uovo che si sta formando, e che dunque è in fase di discesa verso l’uscita, e un uovo che invece, per motivi ancora non del tutto chiari (si pensa ad uno shock subito dall’animale) è in fase di risalita.
L’uovo già intero che sta risalendo al contrario, incontra quindi quello che si sta formando, e da esso viene inglobato, per poi essere espulsi entrambi ma sotto forma di un uovo unico più grande (e chissà con quale dolore per la povera cocca!).
(Per approfondire questo argomento ti consigliamo la lettura del seguente articolo: Deposizione delle uova: cos’è, come avviene e consigli utili.)
Ecco un altro esempio di egg inception sempre tratto da un video su youtube. Il secondo uovo, quello interno, è della dimensione normale (si sente infatti il commento inglese che dice: “this is a normal size egg!”); immaginatevi dunque quanto è grande l’uovo iniziale.
Questo evento, conosciuto anche con il nome di “uova doppie”, seppur raro, era già conosciuto anche in tempi antichi, e il primo riferimento documentato scritto che, con elevata probabilità, si riferisce proprio a ciò di cui stiamo parlando, è quello di un passo del “De Animalibus” di Alberto Magno, del 1250 d.c., ove si dice:
“Tuttavia già vidi un uovo di gallina che aveva due gusci, uno dentro l’altro, e tra i due gusci c’era dell’albume, e all’interno di quello che stava dentro l’altro non c’era che albume, ed era un uovo piccolo, completamente rotondo come una sfera. Ma questo apparteneva ad uno degli errori e delle anomalie della natura.”
Quindi, trattasi effettivamente di un caso di egg inception, anche se un poco differente da quello che abbiamo visto fino ad ora in questo articolo. Ed infatti dobbiamo dire che in natura si presentano differenti situazioni di “uova doppie”; oltre a quello da noi già analizzato (“uovo completo dentro a uovo completo”) e di cui negli annali avicoli è riportato anche l’incredibile caso di una gallina che nel 1945, in Inghilterra, ne depose ben 10 in circa 3 mesi, si può assistere anche a “uovo senza tuorlo dentro uovo completo”, “uovo completo dentro a uovo senza tuorlo”, e infine forse il più raro, che è anche quello descritto da Alberto Magno, “uovo avitellino dentro uovo avitellino” (ovvero, entrambe le uova senza tuorlo, ma solo con albume).
In riferimento a quest’ultimo, oltre alla descrizione presente nel “De Animalibus”, abbiamo anche un’altra testimonianza, quella a mano di Conrad Gessner, a pagina 422 della sua opera “Historia animalium”, del 1555:
“Io ho visto un uovo completamente sferico ricoperto da due gusci, uno dentro all’altro, con dell’albume acquoso poco denso che si trovava tra i due gusci e senza tuorlo, e con anche un secondo albume dentro al guscio più interno.” – [Vidi ego ovum prorsus sphaericum, duabus testis intectum, una intra alteram, cum albumine aquoso tenui inter utranque absque vitello, et altero etiam albumine intra interiorem testam.]
Ringraziamo il sito Summagallicana.it per questo ultimo riferimento bibliografico relativo all’egg inception e se volete approfondire vi segnaliamo questa pagina del loro sito: Ovum in ovo dove è anche riportato il “caso studio”, avvenuto nel 2006 in provincia di Perugia, di gallina ovaiola che ha deposto in sequenza uova doppie. Oltre al racconto dell’accaduto, corredato da foto esplicative, è possibile anche leggere l’interessante relazione scientifica fatta su questo dal veterinario Dr. Federico Comellini.
E a voi? E’ mai capitato di trovarvi davanti ad un caso di “uovo dentro l’uovo” o simili? Raccontatecelo nei commenti o su facebook!
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