Silvia Amodio, giornalista e fotografa milanese, laureata in filosofia con una tesi svolta alle isole Hawaii sulle competenze linguistiche dei delfini; ha collaborato come giornalista freelance con settimanali e mensili di vario genere, scrivendo sempre di animali e accompagnando gli articoli con le sue foto.
Ha lavorato anche all’Enciclopedia sul gatto della De Agostini. Negli ultimi tempi la fotografia d’autore è divenuta la sua occupazione principale.
A Luglio 2016 è nata la pagina facebook ‘La Nina’, che racconta le avventure della sua gallina La Nina, con la quale, da alcuni mesi, convive.
Silvia Amodio ha sempre amato gli animali e ne ha sempre avuti, li ha pure studiati, ma la convivenza con la sua gallina Nina le ha posto interrogativi inattesi e le ha svelato un mondo incredibile.
La Nina non alloggia in pollaio ma vive libera in un appartamento, accompagna Silvia Amodio al parco e mentre lei legge un libro La Nina si appollaia tranquillamente sulla panchina. Silvia scrive: “Adora farsi coccolare, soprattutto verso sera, riconosce perfettamente il suo nome e mi viene incontro come un cane quando la chiamo. Accoglie gli ospiti che suonano alla porta e vuole sempre stare al centro dell’attenzione. Non ha odore e si prende cura delle sue penne in continuazione. Un giorno sì e uno no mi scodella un uovo.”
Da questa esperienza di convivenza Silvia Amodio ha voluto approfondire i meccanismi cognitivi delle galline data l’intelligenza della sua “amica gallina” e a tal scopo ha interpellato il professore di Neuroscienze all’Università di Trento Giorgio Vallortigara (autore del libro “Cervello di Gallina”), che studia i processi cognitivi di questi animali.
Gli studi di Vallortigara sono mirati ad indagare l’origine della conoscenza, ovvero come essa si struttura a partire dalla nascita prima e dell’influenza dell’esperienza poi (in altri termini lo studio è mirato ad indagare che cosa c’è nel cervello “allo stato di partenza”).
A tal scopo, lo studio esamina in parallelo i processi di pensiero nei pulcini di galline domestiche e nei neonati umani; l’impiego dei pulcini di galline domestiche è dovuto al fatto che «si tratta di animali cosiddetti precoci, cioè che appena usciti dall’uovo possiedono un repertorio di comportamenti motori e di abilità sensoriali già molto sviluppato».
D’ora in poi non si potrà più dire “cervello di gallina” a mo’ di insulto: il loro, come quello degli altri uccelli, se pur piccolo, è in realtà molto attivo e sviluppato.
Infatti, nel recente Maggio 2016, i ricercatori della Vanderbilt University, guidati da Suzana Herculano-Houzel, sulla rivista dell’Accademia americana di scienze (PNAS), hanno documentato che il “cervello di gallina” (come quello degli altri uccelli) contiene un numero di neuroni superiore a quello di diversi mammiferi e addirittura di alcune specie di primati, e dunque tutti i comportamenti della gallina Nina non sono altro che una conferma di queste recenti scoperte.
Totalmente condivisibile il pensiero di Silvia Amodio, che vede nella sua amica-gallina il ruolo dell’ambasciatrice e della portavoce di chi voce non ce l’ha, ovvero gli “animali da reddito”, troppo spesso considerati e trattati come oggetti puramente da produzione. La gallina può diventare davvero l’animale da compagnia del prossimo futuro!
La Nina in tal senso è “una metafora, rappresenta ciò che di bello abbiamo sotto gli occhi ma che non riusciamo a vedere”.
Purtroppo, e con tanto dispiacere, il 20 giugno 2018 La Nina ha lasciato questo mondo a causa di un malore improvviso. Qui sotto il commovente post con cui Silvia Amodio le da (pubblicamente) il suo amorevole saluto…
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Da una decina d'anni allevo galline da compagnia, di varie razze e passo molto tempo con loro. Ho notato diversi comportamenti e abitudini, alcune con molta predisposizione a stare con l'umano. Mi piacerebbe tanto che fossero portate nelle scuole o nei ricoveri x anziani. Possibile che nessuno mi possa aiutare per portare avanti questo progetto! Spero tanto di poter portare avanti questo mio desiderio. Speranzosa vi saluto. Graziela.
Ciao Graziella, siamo molto felici della tua vita con le galline come animali da compagnia, e ti possiamo dire che anche in Italia ci sono già molte scuole che hanno "adottato" un pollaio, che fanno schiudere le uova in classe tenendo un'incubatrice, e ci sono anche alcuni progetti di pet therapy con l galline sia per i bambini che per gli anziani. Prova a fare qualche ricerca anche sul nostro sito e vedrai che trovi diversi articoli. Un caro saluto!