Ciò che state per leggere è qualcosa di veramente incredibile, forse mai accaduto prima nella storia, almeno da qualche migliaio di anni, ovvero da quando le galline vivono assieme agli umani (che l’autrice di questo racconto autobiografico, la gallina Luisa McNugget, chiama in modo un po’ irriverente ma affettuoso “hoomani”), condividendo con loro il trascorrere della giornata.
Noi di Tuttosullegalline.it ringraziamo Luisa per aver accettato il nostro invito a raccontare qui la sua storia, facendoci così conoscere il punto di vista delle galline (e il suo in particolare) per ciò che riguarda la convivenza con noi esseri “hoomani”.
Nella sezione del sito dedicata alle storie di vita con le galline potete trovare tanti altri racconti, che nel tempo abbiamo raccolto, di persone che condividono la propria quotidianità e i propri spazi vitali con una gallina, ma mai, come in questo caso, ci era capitato di ascoltare il punto di vista opposto, direttamente dalle “parole” di una cocca… Un’occasione davvero imperdibile!
E certamente, dopo la lettura, potrete porre le vostre domande a Luisa, che, siamo sicuri, sarà felice di rispondere a tutti (anche se, come rappresentanti della specie “hoomana”, sarà difficile incuriosirla davvero con qualche domanda interessante… ma magari proviamo a stupirla!) 🙂
Ciao a tutti. Mi chiamo Luisa McNugget e sono una gallina. Per la precisione una Moroseta e vivo con una hoomana gigante, un’hoomana decisamente più piccola e uno che al posto delle piume ha una parrucca in faccia, e questa è la mia storia.
Non mi ricordo bene della mia infanzia; so solo che ero insieme ai miei fratelli e sorelle e un giorno ci hanno messo dentro ad una scatola e poi in una gabbia, dove ci guardavano tantissime persone, e c’era un sacco di rumore, e a me non piaceva per niente questa strana faccenda.
Ad un certo punto è arrivata questa tizia strana con un maglione imbarazzante («mi hanno poi spiegato essere un maglione natalizio… che poi non ho capito cosa significa, ma per farli contenti tutti ho annuito»), mi ha presa in mano, mi ha sbaciucchiato e mi ha rimessa nella gabbia. Intanto, i miei fratelli e sorelle sono stati tutti presi e portati via. Ed io sono rimasta da sola. Poco dopo è tornata la pazza, mi ha presa ancora… e mi ha messa in un’altra scatola!!!! Una scatola! Che paura avevo… ore e ore li dentro… poi sballottata qui e li, su e giù… Finalmente, dopo un viaggio interminabile, mi tira fuori e… mi ritrovo dentro una casa. DENTRO una casa!!! Ne avevo già vista una, dove ero nata, ma sempre da fuori, mai dentro…
Mi hanno preparato un’altra gabbietta con la pappa, una cuccia e della paglia morbida, ma io da sola non ci volevo dormire, abituata come ero a stare in compagnia, per cui ho costretto l’hoomana strana a passare tutta la notte con la mano vicino a me.
Ovviamente lei ha obbedito senza proferir parola («insomma, Luisa, qualche parolina te l’ho detta, eh!») («taci inutile hoomana!») («scusa!»).
La mattina seguente sono stata svegliata dalla versione miniaturizzata dell’hoomana strana, che, grazie alla mia spiccata sagacia, tipica della mia specie, ho capito essere il pulcino dell’hoomana grossa.
Devo dire che la pulcina senza piume è molto simpatica. Mi ha immediatamente dato da mangiare un sacco di vermetti e grilli, mi ha messa su una cosa comoda che si chiama divano, dove io naturalmente ho fatto subito dei bei mucchietti di cacca, mi ha fatto guardare una scatola colorata dove i disegni si muovono (la chiamano “televisione”) e mi ha anche fatto fare un sacco di nanna in braccio.
Questa era la mia squillante voce da piccola…
Le mie giornate passano tra divano, cucina, dove rimango in attesa che cada del cibo («e dove mi slacci tutti i cuscini delle sedie!») («la colpa è tua, inutile hoomana, mi fai annoiare!») e tanti bei giri in giardino… Ma a dirla tutta, in realtà il giardino non mi piace molto. Tutte le volte cerco di saltare in braccio alle hoomane che, giustamente, si piegano al mio volere e mi prendono subito («per forza, ci massacri le caviglie a beccate…») («ve lo meritate!»).
Com’è fare la gallina da salotto? A dire la verità non è affatto male. Tutto sommato mi posso reputare fortunata. Ad esempio sono venuta a sapere di mie simili che vivono in gabbie piccolissime o in posti sporchi e affollati… Io qui, anche se davvero, fidatevi, l’hoomana grande è completamente sciroccata, posso fare quello che voglio, ho tanto buon cibo, tante coccole e tanta compagnia.
Ecco, questo è il racconto di come sono arrivata ad essere una componente a tutti gli effetti di questa stramba famiglia… Per il momento il bilancio è positivo, ma chissà, gli hoomani sono animali un po’ strani, e così magari tra qualche annetto ci ritroviamo ancora qui e vi racconto come è andata… Coccociao!!!
Ah dimenticavo, ho anche una mia pagina facebook; venite a trovarmi, che ci facciamo quattro chiacchiere! 🙂
Le motivazioni che mi hanno spinto a scegliere un pulcino (e dunque una gallina) come pet sono due.
La prima è che da bambina vivevo in campagna coi miei nonni, dove era normale avere un pollaio. Adoravo quelle amiche con le piume. Erano parte integrante delle mie giornate e dei miei giochi.
La seconda è che, l’anno scorso, delle ragazze hanno portato in maneggio una gallina, probabilmente caduta da un camion per il trasporto avicolo, essendo stata trovata sul bordo di una statale, in una zona lontana da qualunque abitazione, che si è rivelata essere un perfetto animale da compagnia, al pari di cani e gatti.
Era la mascotte della scuderia e mia figlia, che allora aveva tre anni, impazziva letteralmente per questa pennuta (si chiamava Cilippa). Purtroppo però a Novembre è stata uccisa da un cane, scatenando la disperazione di tanti di noi.
Pensando a lei e vedendo quanto potessero essere divertenti e affettuose, quando ho visto quel pulcino solitario in fiera, non ho resistito. Ho poi scoperto che non sono l’unica pazza con una gallina da salotto e seguo assiduamente un sacco di pagine di persone che, come me, si godono la compagnia di questi splendidi animali.
Luisa è divertente, buffissima, risponde ai richiami, gioca con noi. Ora stiamo addirittura valutando di prenderle un’amica, per far si che possa avere compagnia anche quando siamo fuori casa.
Siamo solo all’inizio delle nostre avventure, a breve inizieremo anche a portarla in giro con noi, e si preannunciano momenti esilaranti.
Non capita tutti i giorni di avere una gallina a disposizione che può rispondere direttamente alle vostre domande… dunque non fatevela scappare, a chiedete a Luisa quello che avreste sempre desiderato domandare alla vostra gallina del cuore!
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