Tuttosullegalline.it è un progetto editoriale che in primis piace ai suoi stessi autori, e non potrebbe essere altrimenti. Uno degli obiettivi primari del progetto è quello di interessare quante più persone possibili al fantastico mondo delle galline e dei pollai, troppo spesso dato per scontato, e che invece riserva sempre grandissime sorprese ed emozioni.
Ovviamente cerchiamo sempre di fornire informazioni utili su come gestire un pollaio o allevare al meglio galline ovaiole, nel caso desideriate approvvigionarvi di uova fresche e di qualità in modo autonomo e consapevole, e galline ornamentali; ma nostro forte desiderio è anche quello di veicolare il messaggio di galline come animali domestici da compagnia, capaci di interagire in modo intelligente e relazionarsi emotivamente con l’essere umano che si prende cura di loro.
Ed è per questo, che di tanto in tanto, ci piace raccontare anche storie vere di vita vissuta che portano alla luce esattamente questi aspetti meno noti (e proprio per questo ancora più fondamentali) della vita (complessa) delle galline.
Vi abbiamo già raccontato in passato della gallina Nina, di Simona che salva le galline dal macello, della gallina Monique che fa il giro del mondo in barca a vela e di Nicola Congdon che realizza maglioncini di lana per galline reduci da allevamenti in batteria.
Tutte storie, ovviamente ciascuna a modo proprio, in cui il rapporto uomo-gallina va ben al di là di quello che solitamente siamo soliti pensare, con una cosa che comunque le accomuna tutte, ovvero, che se le galline vengono stimolate e abituate a convivere con l’uomo (al di là più o meno innata propensione di ogni razza), queste, spinte anche dalla loro naturale curiosità, incrementano lo scambio di interazioni con chi sta loro vicino, spingendo l’asticella del rapporto sempre un pochino più in alto. Più riusciamo a dare loro in fatto di attenzioni e affetto, e più riceviamo. E’ una regola apparentemente semplice e che funziona generalmente in ogni rapporto tra esseri viventi.
Fatta questa doverosa introduzione, necessaria a delimitare il giusto contesto, oggi vi raccontiamo la straordinaria storia della gallina “Mumble”, un gallina purtroppo nata cieca ma che ha trovato, oltre all’affetto dei suoi padroni umani, anche tanta amicizia e supporto dagli altri animali della casa!
(Quanto segue è liberamente tradotto dall’articolo originale, pubblicato sul sito “Bored Panda” con il titolo: Chicken Born Without Eyes Cuddles With Other Pets, Because Her Owner Refused To Put Her Down)
La storia ha inizio il giorno in cui il nonno di Rebecca Cummings decide di regalarle un uovo, spiegandole come avrebbe dovuto fare per “covarlo” e farlo così giungere alla schiusa. Ma giunto il momento dell’uscita del pulcino dal guscio, con grande dispiacere Rebecca si accorge subito che il piccolo animale purtroppo è cieco. I familiari le dicono di sopprimerlo ma la ragazza lotta contro tutto e tutti per volerlo comunque accudire e mantenerlo in vita, e tenendo duro e non desistendo dalla sua convinzione, alla fine le viene concesso di prendersi cura del piccolo e sfortunato pulcino.
Rebecca ha chiamato la piccola gallina (di razza Bantam Mille Fleur) “Mumble”, e nel periodo iniziale, dopo averla curata e accudita per tutto il giorno, ogni sera – racconta lei stessa in un’intervista – aveva sempre paura di lasciarla per la notte, in quanto temeva al risveglio di ritrovarla morta. Ma la piccola “Mumble” aveva una gran voglia di vivere e con forza, nonostante la cecità, ha proseguito nel suo difficile percorso di crescita.
Trascorso un anno “Mumble” è diventata una bella gallina adulta e vive nella casa circondata dall’affetto di Rebecca e di tutti i suoi familiari, ma anche degli altri animali domestici (cani, gatti e un coniglio) e delle altre cocche; tutti insieme trascorrono felicemente le giornate nel casolare situato a North Somerset, nel Regno Unito e “Mumble” non disdegna neanche qualche giretto in auto.
“Mumble” ha anche una pagina su Facebook a lei dedicata – Mumble The Chicken – seguita da più di 50.000 fan, popolarità e notorietà che ha stupito la stessa Rebecca, che aveva aperto la pagina quasi per gioco, per il semplice piacere di condividere con amici e conoscenti le foto dolci e simpatiche della sua gallina, e mai avrebbe creduto che sarebbe diventata un simbolo della lotta contro l’abbattimento dei pulcini nati con una qualche disabilità.
Rebecca ha ammesso di essersi molto stupita del successo della pagina ma si è resa conto che le foto e i video postati sul social riuscivano a donare tanta gioia e tanta emozione a moltissime persone.
Dunque un’altra bellissima storia che ci racconta di quanto possa essere emozionante il rapporto tra uomo e galline se c’è l’amore e la volontà di volerlo coltivare giorno dopo giorno. E anche gli altri animali riescono a recepire nella convivenza quotidiana lo status “particolare” di “Mumble”, comportandosi con lei in modo diverso e più affettuoso.
E adesso, dopo tante parole, si è fatto tardi e gli animali protagonisti di questo racconto, si mettono a dormire…
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