Qualche settimana fa vi avevamo raccontato il bellissimo progetto “La gallina va in classe“, ideato e realizzato dall’associazione Maith Onlus (che si occupa di interventi assistiti con gli animali) in collaborazione con Omlet e il Club Italiano Moroseta e Razze Ciuffate.
“La gallina va in classe” è un progetto didattico in cui a fare da maestra ai bambini della scuola materna Toselli di Milano è, per qualche ora a settimana, Nerina, una splendida gallina ovaiola, insieme alle sue due colleghe, una Moroseta e un’Olandese ciuffata nana.
In questi mesi i bambini hanno imparato molto dal contatto diretto con le galline e gli operatori dell’associazione Maith Onlus (ci piace qui ricordare e ringraziare particolarmente Silvia Carlini) hanno avuto un’altra splendida idea: “utilizzare” le galline come trade unions per far incontrare bambini e anziani; una giornata di festa nel segno della “gallina ieri” (nella memoria degli anziani) e della “gallina di oggi” (nell’esperienza fatta dai piccoli studenti come animale da compagnia), una giornata di contatto, di parole, di scambio e di emozioni.
Il 9 maggio questo atteso incontro da entrambe le parti è avvenuto, e vediamo dunque come è andata, dal racconto fatto per noi da Silvia Carlini, presente all’evento.
Bambini e anziani, uniti per un giorno dalle galline!
Il 9 maggio è stata una giornata di festa!
La scuola Materna Toselli di Milano, con cui da gennaio abbiamo iniziato un percorso didattico di conoscenza delle galline in classe, ha incontrato i “nonni” e gli ospiti del CDD (Centro Diurno Disabili) dell’Istituto Mater Gratiae di Milano.
Un momento di gioia e condivisione, che ha coinvolto davvero tantissime persone:
i 23 bambini, una trentina circa di “nonni”, e una decina di persone del gruppo CDD dell’istituto, oltre ovviamente agli operatori e agli educatori.
La curiosità e la simpatia delle galline ha superato (e abbattuto) tutti i confini di età, conquistando grandi e piccini, dal primo all’ultimo.
Naturalmente la “rappresentanza avicola” era composta da Nerina, la gallina ovaiola, e dalle due sue “colleghe” di razza Moroseta, Piumino e Piumetta.
L’associazione Maith Onlus, che ha sviluppato il progetto educativo nella scuola materna ed organizzato poi l’incontro del 9 maggio con gli anziani, oltre agli operatori di pet-therapy certificati, era affiancata anche da due tirocinanti: uno dell’Università Bicocca, Facoltà di Sociologia, e una laureanda dell’Università di Padova in Scienze dell’Educazione, che svilupperà la sua tesi proprio su questo progetto di Hen Education.
La mattinata ha avuto inizio nel bel cortile ampio dell’istituto “Mater Gratiae”, dove abbiamo fatto un laboratorio di disegno con gli ospiti del CDD; compito da svolgere: colorare 3 sagome di galline! Le galline ovaiole le abbiamo colorate con il caffè, con Nerina che faceva da modella e intanto gironzolava tra le aiuole in cerca di semi e vermetti; le Moroseta, invece, le abbiamo riprodotte con batuffoli di cotone, per rendere al meglio il loro piumaggio bianco, morbido e setoso.
Due dei disegni realizzati i bambini li hanno poi regalati agli ospiti del CDD mentre uno lo hanno riportato a scuola per ricordo.
Terminato il laboratorio in giardino siamo entrati all’interno della struttura per incontrare gli anziani. I bambini hanno regalato ai “nonni” dei libretti con delle favole sulle galline inventate da loro e realizzati durante gli incontri precedenti fatti a scuola.
Poi è stato il momento della recita della filastrocca:
Co co co che c’è di nuovo?
La gallina ha fatto l’uovo. Co co co finché potrà
la gallina coverà. Co co co, che cosa è stato?
La gallina ha già covato. Tic tic tic un colpo secco
e lo rompe col suo becco.
Ecco aperto l’usciolino:
oh buondì signor pulcino!
Anche durante gli eventi svolti all’interno della struttura, noi operatori abbiamo girato tra gli anziani per far accarezzare le galline, mentre i “nonni” raccontavano le loro storie e aneddoti su quando, da piccoli, avevano anche loro il pollaio; la signora Emilia, ad esempio, originaria dell’appennino emiliano e che ha allevato nella sua vita tante galline, tacchini e altri avicoli, ci ha confidato di essere rimasta davvero molto stupita nel vederle così docili e affettuose… 🙂
Al termine della bellissima giornata (eravamo davvero tutti molto felici ed emozionati!) abbiamo rilasciato alle due strutture coinvolte un piccolo riconoscimento simbolico, un “diploma” che attesta la loro partecipazione all’evento.
Ringraziamo infine anche la Omlet che, con la donazione di materiali e gadget ci ha consentito di sviluppare al meglio il progetto sotto ogni aspetto.
Con l’incubatrice donataci abbiamo fatto nascere in classe i pulcini e ora i bambini hanno dato a tutti e 5 un nome: Principessa, Patatino, Matte, Tommy e Harley.