Da quando abbiamo aperto il blog, circa tre anni fa, abbiamo portato alla vostra attenzione alcuni progetti molto interessanti, realizzati da alcuni Comuni italiani, e riguardanti la possibilità di allevare alcune galline ovaiole nei giardini urbani: alla famiglia che decide di mettere un piccolo pollaio familiare nel proprio giardino viene applicato uno sconto sulla tassa dei rifiuti (alcuni esempi sono riportati nei seguenti articoli: Con “adotta una cocca”, fino a 4 galline anche nei centri urbani e L’iniziativa “adotta una cocca” del Comune di Latronico).
Il progetto di cui vi parliamo oggi prende sempre il nome di “adotta una gallina”, ma funziona in modo un po’ diverso, e soprattutto è stato ideato e realizzato da due ragazzi fiorentini, Francesco e Niccolò. Andiamo a conoscerli meglio e a scoprire qualcosa di più su questa loro iniziativa che sta riscuotendo davvero molto successo.
Loro si chiamano Francesco Cigna e Niccolò Robucci, rispettivamente di 37 e 30 anni, e da alcuni anni hanno dato vita alla Fattoria del Rocio, in un appezzamento di terreno situato in centro a Firenze, in zona “Le Cure” (Via della Piazzola), nei pressi dello stadio.
(Precisiamo che sia Francesco che Niccolò hanno già una loro professione, rispettivamente nell’ambito delle relazioni pubbliche e come architetto paesaggista, e dunque la Fattoria è un impegno a cui si dedicano durante il tempo libero.)
Il progetto parte innanzitutto da un passione di entrambi per la “terra” e i frutti genuini che essa può donare; realizzato (con duro lavoro) un bellissimo orto, questo è stato suddiviso in piccoli appezzamenti poi dati in affitto alle famiglie del quartiere interessate a portare sulla propria tavola frutta e verdura a km. 0, fresca e assolutamente sana.
“Orti in affitto” funziona esattamente così: Francesco e Niccolò coltivano (e sudano, ma sempre con il sorriso!), e gli “affittuari” passano dalla fattoria una o due volte la settimana a raccogliere i frutti del lavoro.
«Alcuni contadini ci hanno svelato i segreti del mestiere e insegnato le tecniche per un buon raccolto, dopo abbiamo suddiviso il terreno in ventiquattro strisce e lanciato l’invito tramite social. E’ stato subito un successo, nel giro di due settimane non ci è rimasto nemmeno uno spazio libero.»
Fatta esperienza con l’orto, Francesco e Niccolò decidono di mettere su anche un pollaio di circa 20 galline (prevalentemente isa brown più qualche ciuffata), che convivono armoniosamente anche con pavoni ed esemplari di gazzi fiorentini.
Prende il via così, in parallelo, anche “adotta una cocca”: Francesco e Niccolò pensano all’allevamento e alla cura delle galline e le famiglie del quartiere possono adottarne una per poter ricevere le “sue” uova fresche in cambio. L’adozione ha un costo di 20 euro al mese e in pochi giorni tutte hanno trovato una loro famiglia, principalmente tra quelle che già avevano un appezzamento di orto in affitto.
Le galline possono razzolare libere quando almeno uno dei due ragazzi è presente in fattoria, per evitare che insalate, pomodori e altre piante coltivate sia letteralmente ridotte a piccoli arbusti senza più neanche una foglia. In aggiunta vengono fornite erba fresca, granaglie e mangimi di alta qualità, per assicurare la deposizione di uova dalle ottime proprietà organolettiche.
La famiglia che ha adottato la gallina ha la responsabilità di darle un nome (ci sono già, tra le altre, Papocchia, Carlotta, Rosita e Belen), che verrà poi impresso su un piccolo anello di cuoio legato a sua volta attorno ad una delle zampe della cocca, in modo assolutamente impercettibile per l’animale e che non lo disturba in alcun modo.
Molte delle famiglie adottanti hanno anche dei bambini, che non vedono l’ora di recarsi alla Fattoria per stare con le galline, accarezzarle, andare nel pollaio e conoscerle da vicino. Un’attività a nostro parere fondamentale per chi nasce in città e ha davvero poche opportunità di fare esperienze del genere, legate alla terra e agli animali.
(Francesco, durante la telefonata, ci ha confidato che molti bambini hanno idee un po’ strampalate sulle galline; ad esempio, una che gli era rimasta particolarmente impressa, è che un bambino pensava che l’uovo uscisse dalla bocca…)
Ma ovviamente non solo bambini; ci sono persone di tutte le età, studenti e professionisti, tutti incuriositi dal poter stare a contatto con le galline: «si tratta di persone attente all’ambiente e al bio, che vogliono riempire i propri frigoriferi con cibi genuini e che, soprattutto, hanno voglia di voler trascorrere più tempo a contatto con la natura».
Ogni mattina le uova vengono raccolte e messe in apposite ceste, dentro agli armadietti dei proprietari, che poi, circa due volte a settimana, passano a ritirarle insieme alla verdura, magari per preparare una bella e gustosa frittata di cipolle, per uno zabaione, o per tante altre ricette con le uova, alimento importantissimo e fondamentale durante la crescita.
Ringraziamo Francesco e Niccolò per la disponibilità e invitiamo tutti i fiorentini ad andare a conoscerli di persona presso la loro fattoria, un’occasione rara di ritrovare anche in città quel contatto con le nostre radici che troppo spesso manca! #adottaunagallina
Buon lavoro e un caro saluto!
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