Le banderuole segnavento a forma di gallo, poste sulla sommità delle case di campagna, dei granai ma anche di qualche abitazione cittadina, racchiudono sempre un certo fascino che oggi, con questo articolo, cercheremo di approfondire comprendere.
Fin dall’antichità le banderuole segnavento vengono usate come semplice e pratico mezzo di rilevamento della velocità e direzione del vento, ovvero come strumenti anemoscopici.
Se oggi hanno una funzione strettamente decorativa, in passato furono addirittura essenziali per la sopravvivenza perché, dalla conoscenza della direzione del vento, era possibile non solo capire come muoversi al meglio (ad esempio in mare), ma anche cercare di fare previsioni meteorologiche di qualche giorno, e questo, soprattutto in caso di battaglie, poteva dimostrarsi un elemento vincente.
Forse proprio per questa ragione le banderuole segnavento furono simbolo di distinzione, potere e comando; addirittura, in epoca medievale, l’installazione delle banderuole era regolamentata da una serie di editti e solamente gli edifici più prestigiosi, appartenenti al rango benestante, potevano fregiarsene.
All’epoca dei Comuni l’uso di banderuole segnavento fu concesso anche alla più ricca borghesia mercantile e quindi si mantennero ancora emblema di appartenenza ad una classe sociale elevata (già nel IX secolo, i marinai vichinghi utilizzavano pale eoliche a forma di quadrante per navigare i mari nei loro viaggi d’esplorazione).
Soltanto nel Seicento i grandi proprietari terrieri di origine non nobile si ribellarono alla proibizione dell’installazione di banderuole segnavento sui loro tetti, e solo a partire dal Settecento furono introdotte leggi più permissive a questo riguardo che ne accelerarono la diffusione anche negli Stati Uniti e in Gran Bretagna.
La più antica banderuola segnavento di cui sia rimasta traccia scritta è quella del periodo ellenico (48 a.C.), posizionata ad opera dell’astronomo Andronico sulla Torre dei Venti ad Atene, riproducente Tritone (il dio del mare) .
Invece, la più antica banderuola segnavento tuttora esistente è il famoso Gallo di Ramperto posta a Brescia nell’820, per volere del Vescovo Ramperto, sul campanile romanico della Chiesa dei Santi Faustino e Giovita.
Sulle banderuole segnavento sono raffigurate solitamente le divinità dei venti, nonché grifoni, chimere, stemmi, insegne e altri emblemi, ma soprattutto i galli, e questa tradizione, secondo gli storici, ha inizio nell’XI secolo, quando Papa Niccolò I introdusse la consuetudine di collocare sul più alto pinnacolo di ogni cattedrale, abbazia o chiesa della cristianità, una banderuola segnavento a forma di gallo, in riferimento al Vangelo di Marco, in merito al tradimento del discepolo Pietro: «In verità ti dico: proprio tu oggi, prima che il gallo canti due volte, tu mi rinnegherai tre volte».
(Per dovere di precisione la sagoma del gallo fu messa a sormontare le banderuole già esistenti.)
I galli segnavento devono essere particolarmente resistenti agli agenti atmosferici per cui per la loro realizzazione devono essere utilizzati materiali quali il rame e l’acciaio trattato; materiali che dovranno resistere all’usura delle intemperie e anche a forti raffiche di vento.
La scelta delle dimensioni, come quelle dei materiali usati, dipende molto dalla posizione che dovrà occupare la banderuola, ossia se dovrà essere posta in cima al tetto (sia esso della casa, di un fienile o anche di un bel pollaio) oppure all’interno del giardino come complemento d’arredo.
La manutenzione, inoltre, è ridotta ai minimi termini, se si escludono sporadiche pulizie per quel che riguarda i galletti da posizionare in giardino.
Vi lasciamo con una carrellata di banderuole segnavento a forma di gallo disponibili oggi in commercio ed acquistabili con un click anche su Amazon.
Finalmente tornano i Campionati Italiani di Avicoltura! Un evento che, prima del Covid e di…
Pollai per Galline: scegli subito tra i più venduti Qui sotto trovi subito una selezione…
La settimana scorsa abbiamo parlato delle galline ovaiole, razze molto richieste in quanto, chi decide…
I pulcini, che per definizione sono i piccoli di gallina appena nati, ovvero usciti dall'uovo,…
EVENTO ANNULLATO! Scopri qui: Campionati Italiani di Avicoltura 2023 - 9 e 10 Dicembre a…
Le migliori galline ovaiole sono quelle che riescono ad assicurare all'allevatore la deposizione di uova…
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.