Fare il punto fermo della propria filosofia aziendale quello di produrre uova di qualità garantendo il maggior benessere possibile per le galline ovaiole allevate. Nasce con questa idea di fondo il progetto di avicoltura “Uovo di Montagna”, di Mattia Cristoforetti e Giovanni Tava, che si presentano così:
“Due amici hanno il desiderio di produrre il miglior uovo sul mercato. Per ottenerlo, l’unica strada percorribile è garantire la massima qualità di vita alla gallina. Da qui nasce Uova di Montagna, realtà che punta alla produzione di uova d’eccellenza, valorizzando l’animale e il territorio nel quale è inserito, e garantendo standard qualitativi più elevati di quanto richiesto dalla normativa sul biologico”.
Mattia Cristoforetti e Giovanni Tava, rispettivamente impegnati nel settore marketing-comunicazione e nel settore ristorazione-pasticceria, hanno fuso insieme esperienze e aspettative per realizzare un ambizioso progetto, ovvero quello di realizzare un uovo eccellente per clientele eccellenti.
In una prima fase lo stimolo per arrivare a questa eccellenza sono state le attività turistiche di top di Riva del Garda (e del Lago di Garda); oggi però questi confini si sono allargati e “Uova di Montagna” rifornisce eccellenze della ristorazione e della gastronomia italiana da Verona a Padova, da Venezia a Milano.
Il benessere animale, il rispetto per la terra, e il rispetto del ciclo naturale sono i dogmi e gli ingredienti di questa esperienza.
L’uovo di montagna bio
I primi ad apprezzare la qualità delle uova provenienti da questo allevamento biologico sono stati gli chef di importanti realtà gastronomiche che, nel loro menù, prevedono l’uovo come elemento centrale della loro arte culinaria, tra tradizione e sperimentazione.
Gli stessi Mattia e Giovanni collaborano con i clienti della ristorazione per suggerire impieghi possibili delle loro uova nei menù e anche negli eventi, con un’attenzione particolare da “metodo sartoriale da boutique dell’uovo”.
Tra i clienti dell’Uovo di Montagna troviamo:
- El Molin – Cavalese (TN)
- Locanda Margon – Ravina (TN)
- Damini & Affini – Arzignano (VI)
- In.gredienti di Alajmo – Rubano (PD)
- Grancaffè Quadri di Alajmo – Venezia
- Riviera Venezia – Venezia
- Estro – Venezia
- Local – Venezia
- The Gritti Palace – Venezia
- Da Fiore – Venezia
- Cibo – Venezia
- Grigoris – Mestre (VE)
- Antica Salumeria Guarnieri – Padova
- Il Desco – Verona
- Tenuta San Leonardo – Avio (TN)
- Panificio Davide Longoni – Milano
- Pregiate Carni Piemontesi – Milano
- Macelleria Leoni – Milano
- Banco 23 – Milano
Il pollaio dell’allevamento biologico di galline ovaiole “Uovo di Montagna”
Il pollaio è ubicato a Valle San Felice in Val di Gresta (TN), a circa 600 m s.l.m., in area pedemontana tra castagneti centenari, alberi da frutto e campi coltivati.
Lo spazio del pascolo esterno prevede 6 mq per ogni gallina (e quindi va oltre lo standard dei 4 mq previsto in caso di allevamento biologico non estensivo). Lo spazio interno al ricovero è di 4 galline per mq (e quindi superiore allo spazio previsto dallo standard biologico di 6 galline per mq).
I pollai sono realizzati in legno e in ogni pollaio è previsto che alloggino non oltre 100 galline; questa attenzione consente alle galline di riconoscersi tra loro e di costruire un’ordine e un’organizzazione sociale tale da non sottoporle a stress.
Questa modalità garantisce anche la possibilità di allevare galline con il becco integro (non tagliato).
Questo elemento per Mattia e Giovanni rappresenta un aspetto determinante, sia per il benessere psico-sociale delle galline allevate (una selezione avicola della originaria gallina livornese), sia anche per la qualità delle uova prodotte; infatti, galline con il becco integro sono galline “vere”, ovvero in grado di razzolare nel pascolo di erbe spontanee e di approvvigionarsi naturalmente di tutti quei preziosi alimenti che solo il terreno può donare alla dieta degli animali per una loro corretta alimentazione (dalle erbe spontanee ai sassolini ai piccoli invertebrati o insetti dell’habitat in cui vivono).
Le galline allevate, oltre ad avere il becco integro, non hanno le ali tagliate, e hanno a loro disposizione bagni di sabbia per la pulizia del piumaggio e “divertimenti” (toys per galline) disseminati nell’area di pascolo.
Il progetto “Uovo di Montagna” ha tutte le caratteristiche per poter essere definito come “progetto pilota” anche per altre realtà in altri territori. E’ certamente un’esperienza d’eccellenza anche per le varie difficoltà che questo tipo di allevamento deve superare per poter conseguire la certificazione di prodotto biologico, tra cui:
- difficoltà di approvvigionamento iniziale di galline provenienti da un ciclo di vita biologico;
- difficoltà di approvvigionamento di mangimi biologici spesso disponibili con quantità e caratteristiche non costanti e quindi tali da provocare degli squilibri alimentari e dei cali di produzione anche significativi.
Con il moltiplicarsi (speriamo!) di esperienze di allevamento positive di questo tipo e con il crescere della sensibilità comune verso queste problematiche, forse il carico di difficoltà sulle singole realtà potrà andare ad alleggerirsi.
Auguriamo a Mattia e Giovanni di continuare su questa strada e anzi, di riuscire sempre a migliorare in ottica del benessere delle galline per tutto l’arco della vita, in modo da poter essere di esempio a tante nuove realtà intenzionate a percorrere la via dell’allevamento avicolo!
Ringraziamo infine il nostro lettore e amico Francesco Falleni per averci segnalato questa bella realtà e averci così permesso di dar loro spazio sul nostro sito!
Vi seguo sempre con molta attenzione e piacere……………………….mi fate arrossire!!!!!!!!!
Siete grandi!!!!!!!!
Grande Francesco! 🙂 Siamo felici che ci siano persone che ci seguono con così tanto interesse… è la cosa che ci ripaga di più del tanto lavoro!
Grazie, un salutone!