Insieme alla frittata e alle crêpes, l’omelette è una delle ricette con uova più semplici e veloci da realizzare, sia per una colazione nutriente che per uno spuntino pomeridiano, oppure come piatto unico per pranzo o cena.
Molto spesso viene fatta un po’ di confusione tra omelette, frittate e crêpes, quasi come fossero la stessa cosa; ma non lo sono affatto, e sarebbe bene sapere esattamente in che cosa si differenziano.
A volte, mentre prepariamo una ricetta, capita di farsi “rapire” dagli ingredienti e dai profumi, in sogni ad occhi aperti sui luoghi dove il piatto ha avuto origine… E per quanto riguarda le omelette, sicuramente la nostra fantasia non avrà difficoltà a condurci tra i tavolini di un elegante caffè parigino, per una colazione da divorare prima con gli occhi e poi con il palato, con, in sottofondo, qualche allegra canzone francese degli anni ’30.
Omelette, origini francesi della ricetta
L’omelette (talvolta italianizzata in “omeletta”) è una ricetta di origini francesi che pare risalire addirittura al 1300.
La preparazione, a base di uova sbattute e cotte con burro e poi ripiegata a libro, non ha subito grossi cambiamenti da come era realizzata in origine.
Sull’etimologia della parola omelette, due sono le teorie che vanno per la maggiore:
- da “amelete” o “amelette”: dal diminutivo di “anima” (âme) in riferimento all’anima dell’uovo, ovvero tutto ciò che è all’interno al suo involucro calcareo (dunque albume e tuorlo);
- da “alumele” o “alumete”: riferito al termine utilizzato nel XIV° secolo per indicare una lamina (“alumelle” o “alemete”), in relazione alla forma dell’omelette che è piatta come una lamina; secondo questa teoria, dunque, l’etimologia sembra essere una corruzione di “alumete” o “alemete”, originata dall’antica forma “alumele” o “alumete”.
Questo studio etimologico della parola omelette è contenuto nel celebre testo di “economia domestica” del 1393, “Le Ménagier du Paris” (al capitolo II, 5).
Per quanto riguarda l’omelette dolce, essa potrebbe anche essere di origini ancora più antiche rispetto a quella salata, infatti potrebbe far pensare all’ “ova mellita” descritta da Apicio e preparata dai romani proprio con uova sbattute e miele (e cotta poi nel forno).
Omelette, la ricetta
Come abbiamo già visto per altre nostre ricette con uova (da quelle più semplici e conosciute come l’uovo sodo, l’uovo in camicia o le uova strapazzate, a quelle più complesse dei grandi Chef come l’uovo fritto di Carlo Cracco), per realizzare gustose omelette fatte in casa gli ingredienti sono pochissimi e determinante è seguire la giusta tecnica di preparazione.
L’uovo nella ricetta delle omelette
Un uovo di qualità è sicuramente l’ingrediente base per ogni omelette che si rispetti; è l’uovo che ne caratterizza il sapore e la consistenza.
Poter realizzare squisite omelette con le uova del proprio piccolo pollaio domestico è certamente una grande soddisfazione.
Nelle omelette si utilizza l’uovo completo, sia tuorlo che albume: indicativamente con 2 uova avremo un’omelette per uno spuntino sostanzioso, mentre con 3 uova un’omelette per un pasto completo.
Difficoltà:
Molto facile.
Ingredienti per una omelette di 2 uova
Per la farcitura salata:
- alcuni ciuffi di erba cipollina (oppure 2 cipollotti freschi, oppure 4 funghi champignon, oppure 4 asparagi coltivati o altre verdure di stagione, ma anche formaggio o affettati o frutti di mare);
- un cucchiaio di olio evo;
- sale q.b..
Per la farcitura dolce:
- 1 mela (oppure una pera, o una pesca, o delle fragole, ma anche formaggi morbidi o frutta secca);
- una noce di burro;
- zucchero q.b.;
- limone;
- cannella in polvere q.b..
Per la base:
- 2 uova fresche, possibilmente delle nostre galline (a temperatura ambiente);
- una noce di burro;
- sale q.b.
Preparazione dell’omelette
La caratteristica più importante della preparazione dell’omelette è tutta legata alla sua tecnica di cottura, che prevede la cottura da un solo lato e la piegatura a metà con ingredienti di farcitura al suo interno.
E’ quindi determinante, per prima cosa, preparare la farcitura e poi lasciarla da parte fino a quando non avremo preparato la base pronta ad essere piegata e richiusa su se stessa.
Procediamo quindi prima a definire la preparazione della farcitura e di seguito della base.
La farcitura dell’omelette
Sia nelle omelette salate che in quelle dolci, la farcitura non è altro che l’assemblaggio di ingredienti brevemente rosolati, stufati o caramellati, da unire eventualmente ad altri ingredienti crudi e/o ad alcune spezie:
- nel caso di farcitura salata: rosolate le verdure tagliate a rondelle o a julienne, salandole a piacimento ed aggiungendo erbe aromatiche o spezie. Parte di questa farcitura potrà anche essere tenuta a parte ed essere utilizzata come guarnizione;
- nel caso di farcitura dolce: procedete a caramellare la frutta fresca di stagione tagliandola a fette e mescolandola con succo di limone, e poi cuocendola brevemente nel burro fuso in padella, con l’aggiunta di un po’ di zucchero (fino a quando non si formerà un a caramellatura pallido).
Alla cottura potrebbero essere aggiunte spezie quali la cannella in polvere, ma anche zenzero, cardamomo o anice stellato. Parte di questa farcitura può anche essere tenuta a parte per essere utilizzata come guarnizione. Una spolverata di zucchero a velo potrebbe poi concludere e impreziosire l’impiattamento.
La base dell’omelette
Sbattete leggermente le uova in una ciotola con una forchetta (per non far incorporare troppa aria al composto) aggiungendo un pizzico di sale (anche nelle versioni dolci).
Scaldate una padella (meglio in ferro) e una volta calda imburratene tutta la superficie interna, facendo sciogliere velocemente la noce di burro.
Versate l’uovo sbattuto e cuocete finché il composto non comincia a rapprendersi sul fondo. Con una spatola (non in metallo) create delle piccole aperture per far scendere l’uovo sbattuto in superficie a contatto con il fondo; continuare a far rapprendere l’uovo fino a quando rimarrà soltanto poco composto non ancora rappreso.
E’ determinante riuscire a valutare il giusto grado di cottura del composto prima di ripiegarlo e farcirlo; in generale l’omelette non deve essere troppo secca, ma deve avere una cottura uniforme, con la parte interna morbida e cremosa (baveuse).
Raggiunta la cottura desiderata, disponete la farcitura preparata su una metà del composto e procedete poi a ripiegare l’altra metà chiudendola a libro.
Fate scivolare l’omelette sul piatto ed eventualmente guarnite anche sopra con parte della farcitura avanzata.
Le omelette sono ottime servite calde, ma si possono conservare in frigorifero anche per 3/4 giorni, oppure nel freezer, avvolte con pellicola o in appositi contenitori.
Omelette: varianti salate e dolci
Praticamente le omelette si possono realizzare dando spazio alla propria fantasia senza alcun limite; di seguito riportiamo alcuni abbinamenti fra i più classici:
Omelette salate (con verdure e formaggi):
- omelette ai funghi: utilizzando funghi champignon tagliati a fette (quando è la stagione magari utilizzate funghi porcini o cantarelli) saltati con olio o burro, e poi aromatizzati con prezzemolo o timo;
- omelette al formaggio: utilizzando fette di gruyère, di brie, o anche formaggio fresco di capra o pecora, semplicemente posizionato sulla metà dell’omelette su cui effettuare poi la chiusura a libro (a piacimento potrebbero essere aggiunte erba cipollina o olive tagliuzzate);
- omelette Lionese: utilizzando come farcitura una patata tagliata a cubetti e saltata nel burro insieme con una cipolla tagliata finissima (ottima con la classica macinata di pepe nero);
- omelette con punte di asparagi e salmone: utilizzando punte di asparagi (coltivati) brevemente scottati e poi saltati nel burro e quindi tagliuzzati con salmone affumicato;
- omelette con peperoni e acciughe: utilizzando peperoni leggermente stufati nell’olio (con aglio e timo) e acciughe sottolio aromatizzate con aglio e timo;
- omelette con cozze, panna e timo: utilizzando le cozze (cotte con vino bianco e timo) di cui ultimare la cottura nella panna da cucina e nell’acqua di cottura fino ad ottenere un composto denso.
Omelette dolci:
- omelette Normande: è la classica omelette farcita con mele a fettine caramellate nel burro e zucchero;
- omelette con frutta secca, ricotta e miele: utilizzando come farcitura ricotta zuccherata e frutta secca (uvetta, mandorle e noci), poi guarnita con miele a filo;
- omelette con marmellata o crema al cioccolato: accompagnata da marmellata, crema, salsa al cioccolato, cosparsa di zucchero a velo o cacao in polvere.
Omelette, video con esempi di preparazione
Infine, un paio di video sulla preparazione delle omelette, in versione salata e dolce.
E voi come preparate le vostre omelette? Le preferite dolci o salate? Raccontateci nei commenti qui sotto la vostra personale ricetta!
“Egg Chef”, le 12 TOP ricette da fare con le uova del tuo pollaio
Interessato a realizzare sane e genuine ricette con le uova del tuo pollaio?
A parte tutte le idee sfiziose (e anche a volte insolite) che vi suggeriamo ogni settimana, queste a seguire sono le preparazioni con le uova più famose e cliccate sul web.
A voi la sfida di confrontarvi con ognuna di loro, facendo attenzione che per raggiungere la perfezione, anche quella in apparenza più semplice può in realtà nascondere diverse insidie:
- Uovo alla coque;
- Uova in camicia;
- Uova sode;
- Uova strapazzate;
- Pasta alla carbonara (o spaghetti alla carbonara);
- Maionese (fatta in casa);
- Frittata (in tantissime varianti e anche di soli albumi);
- Zabaione (fatto in casa e varianti);
- Crema pasticcera e Crema diplomatica;
- Tiramisù (classico e varianti più famose)
- Crêpes (salate e dolci).
Quando vanterete ottimi risultati in ognuna di queste 12 TOP ricette con le uova (che vanno dal primo al secondo, per finire con il dolce), potrete davvero definirvi degli Egg Chef stellati, in grado di servire un intero pranzo (o cena) a base di uova, un vero superfood che ci accompagna in tavola da migliaia di anni.